Home Magazine Giorni di vinile 13 Luglio 1968, i Black Sabbath si esibiscono per la prima volta

13 Luglio 1968, i Black Sabbath si esibiscono per la prima volta

Sono rimasti nella memoria almeno della generazione che li ha vissuti, si può dire, e sempre presenti anche nelle generazioni che sono seguite non solo per un passa parola tra genitori e figli, soprattutto invece perché sono stati tra i primi gruppi heavy metal della storia della musica contribuendo anche allo sviluppo di sotto generi come lo stoner rock e il doom metal. Molto chiara l’affermazione di Peter Steel leader dei Type O Negative:

A mio parere i Black Sabbath sono coloro che hanno dato vita a ciò che siamo soliti considerare heavy metal e non c’è una band in giro oggi che non sia influenzata, in una qualsivoglia misura, dal gruppo di Tony Iommi”

Tra il 1970 e il 2010 hanno venduto la bellezza di 100 milioni di dischi e nel 2006  sono stati inseriti nella ‘Rock and Roll Hall of Fame”

Di loro ci sarebbe da raccontare davvero parecchio anche perché la band dopo l’uscita definitiva di Ozzy Osborne nel 1979, praticamente cacciato dai compagni coi quali si erano creati attriti insanabili a causa della sua forte dipendenza da droghe e alcol, non presentò più una formazione stabile.

Perciò la mia scelta cade sull’avvio della loro carriera e sulla fine.. col botto! Un tour mondiale.

È sempre interessante conoscere le dinamiche e le motivazioni che portano gli artisti ad incontrarsi e, come in questo caso, a unirsi in una band.. un matrimonio professionale con tutto quello che, come la storia ci insegna, comporta.

E anche la coesione dei Black Sabbath non ha smentito i pronostici che spesso si fanno sulla longevità delle band.

Il primo seme del gruppo inglese vide la luce nel 1966 ad Aston, vicino Birmingham quando il chitarrista Tony Iommi e il batterista Bill Ward lessero un annuncio in un negozio di dischi: “Ozzy Zig cerca gruppo. Possiede amplificazione propria”. Il primo passo verso l’irrequieto Ozzy Osborne che nel gruppo portò altri due musicisti, i chitarristi Geezer Butler e Jimmy Philips.

Prima però di riconoscersi sotto il nome Black Sabbath, il gruppo si diede altri nomi e anche musicalmente subì cambiamenti ed evoluzioni. Non fu subito haevy metal, addirittura il loro punto di starter fu caratterizzato dal blues, per passare al folk europeo e poi incontrare tonalità sempre più scure. A questo proposito il nome con il quale arrivarono alla notorietà internazionale lo scelse Butler grande appassionato di film horror, con un film in cima alla sua ‘black-list’, “I tre volti della paura” di Mario Bava che uscì nel 1969. Il titolo nella versione inglese era proprio ‘Black Sabbath’.

Il 13 febbraio 1970 uscì il loro primo album, omonimo che ebbe subito un gran successo. All’interno brani diventati capisaldi come “N.I.B.” o “The Wizard

Questa la musica nelle discoteche, ma fu effettivamente con il secondo album che entrarono a testa bassa nei luoghi di culto del ballo. L’LP “Paranoid” è rimasto il loro successo commerciale più importante a livello internazionale. “Paranoid”, il singolo, impazzava nelle discoteche

Nello stesso album anche l’intramontabile “Iron Man”

Concludo la prima triade di album con il loro terzo, “Master of Reality” uscito nel 1971. E’ forse questo il più buio e introspettivo del gruppo inglese. Quello che ha mantenuto maggiormente le caratteristiche precedenti è stato “Children of the Grave”

Ci furono periodi poi davvero bui legati a un uso smoderato di sostanze stupefacenti, in particolare da parte di Osborne e di Ward, tanto che si arrivò ad un vero viale del tramonto per Ozzy e al suo allontanamento dal gruppo

«Nessuno di noi pensava più alla musica. Ricordo che ogni singolo giorno ero fatto o ubriaco. » terribile questa affermazione che Ozzy fece parlando dei Black Sabbath durante gli anni dal ’76 al ’78)

Fu proprio l’anno seguente infatti che avvenne lo strappo definitivo tra lui e il resto della band. Ma negli anni a seguire altre defezioni seguirono la sua. Per rivedere insieme il gruppo originario si è dovuto aspettare il 1985, quando si la band si riunì per il LIVE AID

https://www.youtube.com/watch?v=rixsC0TioYE

E a proposito di reunion, con un salto di svariati anni, si arriva all’11 novembre la band ha comunicato l’intenzione di riunirsi per un tour mondiale, l’anno successivo e l’incisione di un album.

Dietro l’angolo però ad attenderli una nuova uscita dal gruppo. Questa volta a lasciare fu il batterista Bill Ward che il 3 febbraio 2012 si chiuse la porta alle spalle e di conseguenza non partecipò al tour conclusivo. Al suo posto suonò Tommy Clufetos. Ad attenderli un insperato e grandioso successo che si materializzò nel giugno 2013 con l’uscita di un nuovo album “13” anticipato il 19 aprile dal singolo apripista “Gold Is Dead?” con cui vinsero il secondo Grammy Awards come “Migliore performance metal”

 

Il successo discografico venne sostenuto da un fastoso tour mondiale che iniziato nel 2012 si concluse nel 2014. Non soddisfatti, anzi forse maggiormente stimolati da questo ritorno di fiamma, il 30 settembre 2015 i Black Sabbath hanno annunciato il loro tour mondiale d’addio “The End“, sul palco Ozzy Osborne, Tony Iommi e Geezer Butler. Nemmeno in questa occasione si riunì al gruppo l’ex batterista Bill Ward

Il tour ha avuto inizio il 20 gennaio 2016 e ha visto come unica tappa italiana l’Arena di Verona il 13 giugno 2016.

 

In occasione del tour fu pubblicato un nuovo ultimo album, intitolato, ovviamente “The End” venduto però solo durante i live.

L’ultimo concerto si svolse, quasi in maniera catartica, nello stesso luogo dove tutto ebbe inizio, nella loro città d’origine, Birmingham.

Patrizia Santini

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