Home Magazine Giorni di vinile 21 Aprile 2016, Prince viene trovato morto in un ascensore

21 Aprile 2016, Prince viene trovato morto in un ascensore

E’ morto per una overdose di oppiacei, in particolare di ‘Fentanyl’, un oppiaceo per l’appunto, sintetico che l’artista avrebbe ingerito di sua iniziativa, secondo il medico legale.

Questo il risultato dell’autopsia disposta dopo il ritrovamento del corpo senza vita dell’artista, al tempo 57enne, in un ascensore della sua abitazione a Minneapolis. Erano le 10.07 ora locale statunitense, quando Prince fu dichiarato morto. I funerali si svolsero il 15 maggio e in seguito il corpo fu cremato.

Quest’anno in occasione della ricorrenza la CBS trasmetterà “Let’s Go Crazy: The Grammy Salute To Prince”, il concerto tributo che si è svolto lo scorso 28 gennaio al Los Angeles Convention Center. L’evento, voluto e realizzato dall’organizzazione che raggruppa gli addetti ai lavori dell’industria discografica statunitense, andrà in onda negli stati uniti questa sera alle 21, in Italia alle 2 della notte.

L’evento è riuscito a radunare sul palco una lunghissima lista di artisti tra cui Alicia Keys, John Legend, Usher, Beck, Foo Fighters, il frontman dei Coldplay Chris Martin e Juanes e gli Earth Wind & Fire

Prince, un nome apparentemente d’arte, era al contrario quello vero, il suo reale, ma che subì offuscamenti continui nel corso della carriera del ‘folletto di Minneapolis’, nomignolo con cui lo si amava definire per via della sua piccola statura, appena un metro e 58 centimeri.

Leggendo e svogliando, ricercando su di lui, ho scoperto addirittura una ‘legenda’ che ripercorre gli anni di carriera abbinati ai vari nomi. Prince, infatti nel 1980 si chiamò Joey Coco, poi dal 1981 al 1984 lasciò spazio a Jamie Starr and The Starr Company. Nel 1984 si fece chiamare Alexander Nevermind. Nel 1986 Christopher, dal 1993 al 2000 ha usato Tafkap acronimo di The Artist Formerly Known as Prince ovvero ‘L’artista Precedentemente conosciuto come Prince’. In seguito scelse semplicemente di essere The Artist.

A questo proposito è giusto ricordare la poliedricità del musicista che ha attraversato molti stili, a volte facendo del crossover tra loro. Alcuni riferimenti per lui sono stati James Brown, gli Earth Wind & Fire, Steve Wonder, Jimi Hendrix e Frank Zappa.

Il più grande musicista rock-and-roll di sempre” così definì Prince nel 1988 Robert Christgau, un famoso critico musicale di Village Voice.

«È stato uno showman camaleontico e appariscente, che non ha mai smesso di rinnovarsi. Prince è stata una delle superstar più enigmatiche del mondo della musica: ha celebrato un edonismo sfrontato, ha cantato di cuori spezzati e desideri spirituali ed ha avuto una personalità misteriosa, che sfuggiva le facili definizioni» così ancora il Washington Post «Era un virtuoso delle chitarre, delle tastiere e delle batterie ed è stato un grande creatore di musica funk, rock, R&B e pop».

Una curiosità di rilievo che è stata sottolineata dai critici musicali, proprio legandola al fatto che Prince fosse un polistrumentista. Suonava lui infatti buona parte degli strumenti utilizzati nelle sue canzoni e, come è stato fatto notare dal New Yorker,  su quasi tutti i suoi dischi c’era scritto: «Prodotto, arrangiato ed eseguito da Prince».

Per concludere mi piacerebbe abbracciare virtualmente il cerchio della sua carriera, quindi l’esordio e la conclusione.

Il battesimo discografico avvenne nel 1978 con “For You” poco dopo la firma con la Warner Bros.Records

Ma il grande successo arrivò con “Purple Rain” nel 1984, la sua produzione migliore insieme a “Parade” che pubblicò l’anno seguente.

Il suo ultimo disco uscì l’anno prima della sua morte, nel 2015 “Hit n Run”. Fu pubblicato in streaming e in due parti

Dopo la sua morte invece, nonostante nulla bissò il successo di ‘Purple Rain’, i suo album registrarono vendite record, toccando le oltre 7 milioni di copie.

Il primo album pubblicato dopo la sua morte, sempre nel 2916, il 22 novembre fu “4Ever” che includeva un brano inedito “Moonbeam Levels” registrato nell’82 durante le registrazioni di “1999

Il 21 aprile 2017, ad un anno di distanza dalla morte di Prince è uscito invece un EP la cui pubblicazione non è stata mai approvata dai suoi eredi, intitolato “Deliverance” in cui sono stati inseriti sei pezzi registrati dal musicista tra il 2006 e il 2008. A completare il lavoro Ian Boxill, il tecnico del suono co produttore dei pezzi insieme a Prince.

Ancora il 17 agosto 2018 sono stati pubblicati in digitale tutti e 23 gli album post Warner Bros “Anthology: 1995-2010”. 37 i brani presenti

Infine il 21 settembre sempre dello stesso anno, il 2018, la proprietà di Prince pubblica il primo album “Piano a Microphone 1983” con materiale d’archivio.

Patrizia Santini

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