Home Magazine Giorni di vinile 7 ottobre 1992, muore Augusto Daolio, leader dei Nomadi. Ecco come lo...

7 ottobre 1992, muore Augusto Daolio, leader dei Nomadi. Ecco come lo racconta Beppe Carletti

Mi ha legato a lui l’infanzia trascorsa insieme e poi il diventare adulti. Penso che sia una cosa bellissima, condividere quotidianamente la vita, perché la musica è vita, poi lui mi ha lasciato. Purtroppo la sua morte ha tolto una parte di me perché 30 anni insieme non sono 2 giorni, non è qualcosa che passa. E’ al contrario qualcosa  così lascia sempre dei segni, segni profondi che non verranno più via. Ancora quando mi preparo a produrre la nostra musica mi chiedo sempre cosa potrebbe pensarne lui. Il mio timore infatti era di rovinare tutto quello fatto insieme, che avevamo costruito in 30 anni. Io sono convinto di avere rispettato prima di tutto lui, poi le persone che negli anni hanno seguito i Nomadi. E’ infatti il nostro un pubblico che si rinnova continuamente e ci sta sempre vicino, nel nome di Augusto chiaramente

E alla mia domanda se avesse un aneddoto da raccontarci, ha subito ricordato quella volta che nel corso di un viaggio (“noi viaggiavamo sempre insieme”) Augusto gli ha detto “Pensa Beppe che bello sarebbe un giorno, quando io e te non ci saremo più, che i Nomadi potessero proseguire nella strada della musica

Scomparso ad appena 45 anni, Augusto ha riempito di sé la scena musicale italiana dal 1963 sino alla sua scomparsa, perché oltre ad essere cantante, era soprattutto un artista a tutto campo oltre che attivista.

I suoi testi infatti, con l’andare degli anni, hanno assunto sempre più un carattere politico. Ma anche la pittura ha avuto un ruolo importante nella sua vita. Dopo la sua prima mostra allestita nel giugno 1991 a Novellara, ancora oggi vengono spesso esposti in mostre organizzate con il Patrocinio dell’Associazione “Augusto per la Vita” fondata dalla sua compagna Rosanna Fantuzzi. La finalità è sempre stata quella di aiutare la ricerca oncologica e la formazione di medici specializzati. Augusto infatti morì a causa di un tumore ai polmoni.

Indimenticata la versione italiana di un pezzo di Elton John “Sixty Years On”, che divenne “Ala Bianca” uscita nel 1981

Ma torniamo indietro al 1972. Forse non tutti sanno che Augusto incise un 45 giri da solista “Una ragazza come tante” colonna sonora del film ‘La ragazza di via Condotti’

Una carica vocale quella di Augusto che si ritrova più compatta nelle registrazioni in studio, più posata, mentre erano i live che facevano emergere tutta la sua anima rock e in questi due primi video che ho proposto ne sono la dimostrazione.

Il 1972 fu però anche l’anno di “Io Vagabondo”, il brano che divenne l’inno della band, la canzone simbolo e quella in cui gli stessi Nomadi si riconoscevano, in primis Augusto che amava spiegare “Per me è istintivo alzarmi e cominciare a camminare, cominciare a muovermi. A scuola ad esempio avevo un sacco di problemi, perché non riuscivo a stare fermo e seduto oltre un determinato tempo. Questo è il mio sintomo di fuga alla ricerca di luoghi migliori” 

Dopo la sua morte i giornalisti musicali Styefano Ronzani e Fausto Pirito, in sua memoria, istituirono il Premio ‘Tributo ad Augusto’ che viene assegnato da allora nel corso del ‘Nomadincontro’, musica e appuntamenti che vede protagonista Beppe Carletti e i Nomadi nel week end più prossimo alla data del compleanno di Augusto. Come sottolineato in apertura infatti, il ‘Nomadincontro 2019’ si è concluso proprio ieri tra applausi e una folla incredibile accorsa da tutta Italia perché i Nomadi con la  loro musica continuano ad essere amati da un pubblico oltre che eterogeneo, anche numerosissimo. Una vera carovana di gente che segue i musicisti di tappa in tappa, una famiglia, come è stato detto in più occasioni.

Il premio “Tributo ad Augusto” è proseguito sino al 2017 con la consegna ad Enzo Iacchetti. Dallo scorso anno il Premio ha cambiato veste e si è trasformato in Premio “Augusto Daolio” dedicato ai giovani. Infatti quest’anno è stato consegnato a Marco Sorana.

Patrizia Santini

4 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here