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Attacco hacker che trasforma il cellulare in microspia: a rischio un miliardo di dispositivi

16 settembre 2019 – Grave attacco ai cellulari e non solo: attraverso un sms viene installato un virus che di fatto trasforma i telefonini in vere e proprie microspie. E’ la prima volta che viene messo a segno un attacco simile o perlomeno che viene smascherata una tale vulnerabilità.

A scoprirlo l’azienda di sicurezza informatica irlandese, Adaptive Mobile Security.
Il virus, denominato Simjacker, si insinua attraverso un messaggio contenente istruzioni dirette per la sim card.
A rendere possibile tale attacco è il software S@t Browser: grazie a questa funzione il codice raccoglie dati come la posizione o il numero seriale del dispositivo per poi inviarli all’hacker.
Il proprietario del cellulare non si accorge di nulla e tra i messaggi non rimane alcuna traccia delle comunicazioni inviate o ricevute.

Ad oggi pare che non sia possibile difendersi da tale attacco, come sottolineato direttamente dall’AMS, dal momento che vengono colpite direttamente le sim.
La speranza è che si possa creare quanto prima uno scudo capace di difendere la funzione S@t Browser da minacce di questo tipo.
I ricercatori dell’AMS hanno osservato che il S@T Browser è utilizzato da operatori di rete mobile di almeno 30 paesi, interessando in questo modo complessivamente oltre un miliardo di dispositivi. Non si esclude tuttavia che anche altri operatori sfruttino questo software per altre SIM card specifiche.
S@T Browser è un’applicazione pre-installata sulla maggior parte delle SIM, comprese le eSIM, e permette agli operatori telefonici di fornire servizi base e supporto.

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