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Buon Compleanno Biagio Antonacci

57 saranno le candeline da spegnere sulla sua torta oggi, 9 novembre e mentre lo scorso anno eravamo qui a festeggiarlo citando nuove uscite di singoli, album, date di svariati live, quest’anno, in questo 2020, è inutile dire che il panorama è totalmente cambiato. Tra l’altro è lo stesso Biagio che nel corso di un’intervista ha spiegato come ha vissuto questi mesi, in particolare quelli del lockdown, e cosa questo periodo di isolamento ha ‘prodotto’ più in lui che discograficamente.

 

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Buon compleanno al Biagio che è in me 🙏🏻 #9novembre #2020 #biagio #birthday

Un post condiviso da Biagio Antonacci (@biagioantonacci) in data:

“In questi mesi mi sono soffermato ad ascoltare quello che succedeva. Io non riesco a lavorare per me stesso. Quando sento tanta energia negativa intorno, sofferenza, non chiarezza, la parte di artista viene un po’ a mancare. Viviamo per comunicare e quando senti che c’è un blocco non ti va di scrivere. Ti va di suonare e di farti compagnia, non di sviluppare idee o di costruire. In questi mesi la nostra solitudine ha creato una forma di intimità incredibile, ma l’uomo che di fronte ha dei muri riesce a volte a sprigionare reazioni eccezionali”.

In effetti l’ultimo album è quello uscito il 29 novembre dell’anno scorso (2019) “Chiaramente visibili dalla spazio”, anticipato il 15 novembre dall’uscita del singolo “Ci siamo capiti male”

Dal 4 settembre scorso (2020) è stato pubblicato invece un nuovo singolo, sempre dallo stesso album, “L’Amore Muore”


Un titolo e un testo che, sinceramente, sembrano pienamente calzanti al periodo che stiamo vivendo. “L’Amore Muore” infatti “rimanda una visione preoccupata della realtà con una vita alla deriva nella quale l’uomo non ha più una cura”.

Sempre nel corso dell’intervista a cui ho fatto riferimento più sopra, Biagio ha anche ricordato i lavoratori dello spettacolo fortemente colpiti dalle restrizione a contrasto della pandemia

Il settore dello spettacolo è bloccato; la confusione crea confusione anche alla speranza. Io penso sempre alle famiglie dei lavoratori dello spettacolo. Per i più fortunati il blocco può essere un passaggio ma per chi lavora sul campo tutti i giorni è veramente un problema. Come lo è in tanti settori. Ma non dobbiamo fare distinzioni o discriminazioni

Ovviamente anche il tour di Biagio è stato rimandato slittando al 2021.

A questo proposito c’è un suo post su Instagram dove alcuni suoi fan hanno scritto anche di questo

E ora riavvolgiamo il nastro dei ricordi. Risale al 1989 il suo primo contratto discografico e quindi il prossimo anno saranno 30 anni di carriera, tutta tra l’altro costellata di grandi successi e in numerosissime occasioni di brani diventati veri tormentoni o canzoni immancabili in play list personali. Per descrivere Biagio e la sua musica utilizzo la motivazione di uno dei tanti premi ricevuti, il Premio Lunezia per i testi, nel 2001. “Biagio fa la rivoluzione con i sentimenti. E ci insegna che il passato non deve mai fermarci, che la memoria, i ricordi, sono soltanto un punto di partenza – ha spiegato il Patron della manifestazione Stefano De Martino –  Non c’è retorica nelle sue parole, ma solo la grande lezione dei cantautori che parlano d’amore, come Gino Paoli e Luigi Tenco del quale Antonacci può ereditare lo spirito libero”.

Il suo primo album che risale appunto al 1989 dal titolo “Sono cose che capitano” conteneva quello che è stato il singolo che gli ha permesso di farsi notare, di mettere in evidenza il suo valore come musicista e ancor prima come autore ‘Fiore

Grande amico di Radio Bruno è stato innumerevoli volte ospite ai nostri microfoni, ma l’anno scorso, era il 5 marzo, Biagio Antonacci è stato anche ‘Dj per una sera’, conducendo uno spazio tutto suo di un apio di ore in fase preserale. Mentre questa estate, in luglio, è tornato a farci visita insieme alla sua Amica del Cuore, Laura Pausini

Laura Pausini e Biagio Antonacci a Radio Bruno, alla vigilia dell’atteso concerto di Bologna

Come capita quando ci si trova di fronte a veri front man, come lo è Biagio Antonacci da sempre, molto si è scritto e raccontato. Ma tra le sue note biografiche ho trovato un suo aspetto che forse non tutti conoscono o ricordano ed è quello legato alla sua attenzione verso il sociale. Come è noto, appunto, Biagio è un grande appassionato di calcio e grazie anche al suo fisico prestante e decisamente atletico è entrato presto a far parte della Nazionale Italiana Cantanti. Organismo, realtà, squadra o società come la si voglia riconoscere, si è sempre attivata a sostegno di cause sociali, con scopi benefici e di solidarietà. Ed è proprio grazie a questo impegno che ha conosciuto don Pierino Gelmini e la sua impegno nel recupero di giovani emarginati. Biagio Antonacci, colpito da tale realtà, ha deciso di impegnarsi attivamente con le iniziative  relative alla comunità.

La nostra macchina del tempo però ora torna al presente. Come molti di voi ricorderanno nel corso di questo 2019 Antonacci si è imbattuto anche in una causa civile per presunto plagio che aveva intentato il musicista Lenny De Luca. I due pezzi interessati dalla querelle sono stati “Mio Fratello” pubblicato nel 2017 nell’album “Dediche e manie” e “Sogno d’amore” scritta da De Luca nel 2005.

Secondo quest’ultimo, si poteva riscontrare “la coincidenza di ben 8 battute e in particolare del ritornello”. A causa della questione in corso la Siae aveva deciso di sospendere la distribuzione dei diritti d’autore, maturati e maturandi, della canzone “Mio fratello” di Biagio fino alla risoluzione definitiva della controversia tra il cantante e il musicista Lenny De Luca. Poi il 17 settembre (come riportato anche da un nostro post) la Siae ha sbloccato i diritti d’autore sul brano e lo ha reso noto con una nota stampa: “Il Consiglio di Gestione Siae, su proposta del direttore generale, accertato che la propria delibera dello scorso 28 maggio con la quale veniva deciso l’accantonamento risultava emessa in assenza dei presupposti necessari alla concessione di tale provvedimento, ne ha disposto la revoca”.

Nel comunicato si sottolinea anche che il Consiglio di Gestione, “ha espresso il proprio rammarico per la diffusione di tale informazione imprecisa e fortemente lesiva dell’immagine del maestro Biagio Antonacci, considerato che la stessa era coperta da privacy, in quanto destinata unicamente agli interessati”.

Patrizia Santini

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