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Buon Compleanno Bruce Springsteen

71 anni tondi tondi, oggi, 23 settembre per Bruce Springsteen‘The Boss’ e.. ‘come non averli’.. Riuscendo ad esibirsi costantemente da vero animale da palcoscenico. Lui le divora quelle tavole, le vive, le fa vivere al pubblico, le suda, le ama.

E dallo scorso anno non si è più fermato, un album nuovo targato 2019, e uno  nuovo per questo 2020. Due produzioni totalmente diverse

Western Stars”, uscito il 14 giugno 2019 è caratterizzato da due aspetti importanti:  il primo quello  di essere marcatamente intimista tanto che lui stesso lo descrive come un “ritorno alle registrazioni da solista, accompagnate da potenti arrangiamenti“.

Il secondo, proprio a sottolineare la diversa natura musicale dell’album, l’assenza della sua storica band, la E Street Band. Un’assenza che però non è la rappresentazione di un rottura tra il musicista e il suo grande e fantastico gruppo musicale, bensì solo una delle tante tappe in un percorso, in una professione, che dura ormai da oltre quarant’anni. A sostenere questo il nuovo album “Letter to you” che uscirà il prossimo 23 ottobre, un mese esatto dopo il suo co0mpleanno e che al contrario di “Western Stars” Bruce Springsteen lo ha realizzato con la sua E Street Band. Questo, è ovvio, ha determinato un suono decisamente diverso. “Letter to You” ci fa riassaporare quel rock pieno, ruvido, inconfondibile di Bruce con la mitica E Street Band. Inoltre la maturità da ambo le parti sembra aver regalato a Springsteen forti emozioni. E’ lui stesso a raccontarle

“Amo l’essenza quasi commovente di “Letter To You” e amo il sound della E Street Band che suona completamente live in studio, in un modo che non avevamo quasi mai fatto prima, senza nessuna sovraincisione. Abbiamo realizzato l’album in soli cinque giorni, e quella che ne è venuta fuori è una delle più belle esperienze di registrazione che io abbia mai vissuto”

L’attesa è stata spezzata però dal singolo omonimo, ascoltatelo e ve ne innamorerete

Mentre è così che ha ricordato l’uscita sul profilo Instagram

 

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New album #LetterToYou featuring the E Street Band coming October 23. Pre-order the album and watch the in-studio video for “Letter To You” now.

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Un album composto da 12 tracce, 3 di queste inedite, composte negli anni ’70 e mai pubblicate. Ma i fan accaniti, loro sì, le conoscono. Si tratta di “Janey Needs a Shooter,” “If I Was the Priest,” e “Song for Orphans”.

Ma tornando a “Western Stars“ (2019), oltre alla pubblicazione del video del brano omonimo, altri tre singoli sono stati estratti prima della sua uscita. Il 26 aprile, infatti è stata la volta di “Hello Sunshine“, il 14 maggio di “The Goes My Miracle” e il 30 maggio di “Tucson Train”

Ora, invece di fare una carrellata sulla sua vita che quasi tutti ormai conoscono, anche se in linee generali, mi piacerebbe mettere in evidenza alcuni aspetti che potrebbero essere punti di forza per i giovani che si affacciano al mondo della musica. E’ costruttivo scoprire che anche personaggi del calibro di ‘The Boss’ (come comunemente viene chiamato) hanno vissuto una lunga gavetta.

Ho scoperto, leggendo tante sue note biografiche che uno “degli eventi più significativi nella sua carriera artistica, avvenne il 9 maggio 1974. A Cambridge, nel Massachusetts, durante un concerto di Bonnie Raitt a cui Bruce e la sua band facevano da spalla, il pubblico decretò un capovolgimento dei ruoli, richiamando sul palco l’artista del New Jersey alla fine dello spettacolo e chiedendogli di esibirsi nuovamente. E questa fu la prima parte di grande soddisfazione. La seconda arrivò alcuni giorni dopo quando Jon Landau noto critico musicale di Rolling Stone, scrisse sul settimanale The Real Paper di Boston:

Giovedì scorso al teatro di Harvard Square, ho visto balenarmi davanti agli occhi i miei trascorsi rock ‘n’ roll. E ho visto qualcos’altro: ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen. In una sera in cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la primissima volta.» Era il 22 maggio 1974

Qualche anno prima invece, nel novembre 1971, affrontò la sua prima vera prova, un’audizione importante, che non andò come avrebbe voluto, ma anziché demotivarlo, lo rafforzò di più. Accadde che Springsteen grazie al suo allora manager ‘Tinker’ West ottenne l’incontro con Mike Appel e Jim Cretecos, due parolieri,  che volevano ingrandire il loro business discografico

L’audizione fu breve e deludente – leggo da note biografiche –  ma Springsteen domandò ad Appel una seconda opportunità. Il nuovo provino ebbe luogo nel febbraio del 1972 e questa volta il musicista, che nel frattempo aveva composto un gran numero di nuovi brani, suscitò l’approvazione dei due impresari, i quali gli fecero firmare un contratto e fondarono la Laurel Canyon, una società interamente dedicata alla promozione della sua carriera

Quella che vi propongo è una piccola chicca. Sempre in quell’anno, 1972, Live 1972 at The Gaslight Club – Henry Boy

Un altro evento importante per il grande musicista è legato alla sua giovinezza. All’età di 15 anni la mamma, colpita dall’impegno che il figlio stava mettendo nella musica, da quella passione nata già all’età di 6 anni, gli regalò una chitarra elettrica Kent e un amplificatore per un costo di 60 dollari che si fece prestare (perché la famiglia Springsteen ha spesso vissuto crisi economiche) e che restituì con rate mensili.

A questo dono, Bruce dedicò una delicatissima canzone “The Wish”, ‘Il desiderio’. Se si segue il testo è facile capire che questo ‘desiderio’ aveva in quel momento per lui un doppio valore “una chitarra seria” come si potrebbe dire e “il desiderio di omaggiare la mamma ballando con lei una volta diventato famoso”. Cosa che accadde. Commovente questo ricordo

 

E con un balzo gigante arriviamo ai giorni nostri, alle news che lo riguardano. Ha infatti recentemente pubblicato un nuovo album dal vivo, un concerto storico, quello che si è tenuto a Chicago il 30 settembre del ’99, ovvero il tour di reunion con la E Street Band, dopo un decennio di pausa dai palchi.

Bruce Springsteen è da qualche tempo fuori dal ritmo delle torunée, scegliendo la metodologia del ‘residency’, esibirsi nello stesso luogo per un lungo periodo. Infatti a fine 2018 ha terminato la sua esperienza live nel teatro newyorkese dove si è esibito ininterrottamente per oltre un anno.

Patrizia Santini

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