Home Magazine Buon Compleanno Vip Buon Compleanno Bruce Springsteen

Buon Compleanno Bruce Springsteen

70 anni tondi tondi, oggi, 23 settembre per Bruce Springsteen‘The Boss’ e.. ‘come non averli’.. Riuscendo ad esibirsi costantemente da vero animale da palcoscenico. Lui le divora quelle tavole, le vive, le fa vivere al pubblico, le suda, le ama.

E il 2019 lo ha dimostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno: album nuovo, singoli a raffica oltre a lavorare per un nuovo tour che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno, nel 2020.

Il nuovo album “Western Stars” è uscito il 14 giugno scorso ed è così che lo aveva anticipato

Un album, il 19esimo, che si riconosce per due aspetti, il primo è il fatto di essere marcatamente intimista tanto che lui stesso lo descrive come un “ritorno alle registrazioni da solista, accompagnate da potenti arrangiamenti“.

Secondo aspetto, proprio a sottolineare la diversa natura musicale dell’album, l’assenza della sua storica band, la E Street Band. Un’assenza che però non è la rappresentazione di un rottura tra il musicista e il suo grande e fantastico gruppo musicale, bensì solo una delle tante tappe in un percorso, in una professione, che dura ormai da oltre quarant’anni. Tanto è vero che il rocker statunitense si dice sia già al lavoro con la band per un nuovo tour che partirà il prossimo 2020.

Ma tornando a “Western Stars“, oltre alla pubblicazione del video del brano omonimo, altri tre singoli sono stati estratti prima della sua uscita. Il 26 aprile, infatti è stata la volta di “Hello Sunshine“, il 14 maggio di “The Goes My Miracle” e il 30 maggio di “Tucson Train”

Ora, invece di fare una carrellata sulla sua vita che quasi tutti ormai conoscono, anche se in linee generali, mi piacerebbe mettere in evidenza alcuni aspetti che potrebbero essere punti di forza per i giovani che si affacciano al mondo della musica. E’ costruttivo scoprire che anche personaggi del calibro di ‘The Boss’ (come comunemente viene chiamato) hanno vissuto una lunga gavetta.

Ho scoperto, leggendo tante sue note biografiche che uno “degli eventi più significativi nella sua carriera artistica, avvenne il 9 maggio 1974. A Cambridge, nel Massachusetts, durante un concerto di Bonnie Raitt a cui Bruce e la sua band facevano da spalla, il pubblico decretò un capovolgimento dei ruoli, richiamando sul palco l’artista del New Jersey alla fine dello spettacolo e chiedendogli di esibirsi nuovamente. E questa fu la prima grande soddisfazione. La seconda arrivò alcuni giorni dopo quando Jon Landau noto critico musicale di ‘Rolling Stone’, scrisse sul settimanale The Real Paper di Boston:

Giovedì scorso al teatro di Harvard Square, ho visto balenarmi davanti agli occhi i miei trascorsi rock ‘n’ roll. E ho visto qualcos’altro: ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen. In una sera in cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la primissima volta.» Era il 22 maggio 1974

Qualche anno prima invece, nel novembre 1971, affrontò la sua prima vera prova, un’audizione importante, che non andò come avrebbe voluto, ma anziché demotivarlo, lo rafforzò di più. Accadde che Springsteen grazie al suo allora manager ‘Tinker’ West ottenne l’incontro con Mike Appel e Jim Cretecos, due parolieri,  che volevano ingrandire il loro business discografico

L’audizione fu breve e deludente – leggo da note biografiche –  ma Springsteen domandò ad Appel una seconda opportunità. Il nuovo provino ebbe luogo nel febbraio del 1972 e questa volta il musicista, che nel frattempo aveva composto un gran numero di nuovi brani, suscitò l’approvazione dei due impresari, i quali gli fecero firmare un contratto e fondarono la Laurel Canyon, una società interamente dedicata alla promozione della sua carriera

Un altro evento importante per il grande musicista è legato alla sua giovinezza. All’età di 15 anni la mamma, colpita dall’impegno che il figlio stava mettendo nella musica, passione nata già all’età di 6 anni, gli regalò una chitarra elettrica Kent e un amplificatore per un costo di 60 dollari che si fece prestare (perché la famiglia Springsteen ha spesso vissuto crisi economiche) e che restituì con rate mensili.

A questo dono, Bruce dedicò una delicatissima canzone “The Wish”, ‘Il desiderio’. Se si segue il testo è facile capire che questo ‘desiderio’ aveva in quel momento per lui un doppio valore “una chitarra seria” come si potrebbe dire e “il desiderio di omaggiare la mamma ballando con lei una volta diventato famoso”. Cosa che accadde, come questo video ci racconta…..

E con un balzo gigante arriviamo ai giorni nostri, alle news che lo riguardano. Ha infatti recentemente pubblicato un nuovo album dal vivo, un concerto storico, quello che si è tenuto a Chicago il 30 settembre del ’99, ovvero il tour di reunion con la E Street Band, dopo un decennio di pausa dai palchi.

Oggi le voci che si rincorrono sul nostro festeggiato riguardano un suo probabile nuovo tour mondiale, in cui potrebbe essere inserita anche l’Italia.

Bruce Springsteen è da qualche tempo fuori dal ritmo delle torunée, scegliendo la metodologia del ‘residency’, esibirsi nello stesso luogo per un lungo periodo. Infatti a fine 2018 ha terminato la sua esperienza live nel teatro newyorkese dove si è esibito ininterrottamente per oltre un anno.

Patrizia Santini

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here