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Buon Compleanno Fabri Fibra

“Auguri alieno!” così una sua fan su Instagram. Sono oggi, 17 ottobre, 44 anni. In tanto tempo è stato il ‘Caso Fibra’ o il ‘Fenomeno’ (dal titolo dell’album uscito il 7 aprile 2017).

Tra i pezzi più apprezzati, senza dubbio è stato “Stavo pensando a te”

Mentre il 25 ottobre dello scorso anno (2019) è uscita la sua prima raccolta, “Il Tempo Vola”. Come apripista il rapper marchigiano aveva scelto “Come mai” uscito una decina di giorni prima ( l’11 ottobre) e realizzato con Franco 126, un altro rapper italiano. Ma c’è un’altra firma del rap nostrano che ha collaborato al disco, Calcutta

La particolarità, invece, dell’album è che si tratta, come su scritto, del primo greatest hits per Fabri Fibra. Come lui stesso aveva comunicato sui social preannunciandolo, all’interno c’è tutta una serie di brani, dalle prime uscite fino a quelle più recenti. Anche degli inediti, delle rarità e outtakes (parti inedite di composizioni rimosse dalla versione definitiva delle stesse, durante il processo di editing e quindi non incluse nel prodotto finito, n.d.r.)”

E come al solito, prima di fare un “back to the past”, focalizziamo sul presente. In questo 2020 Fabri Fibra festeggia anche i 10 anni di un album “Controcultura”, il suo sesto e che è diventato un vero simbolo nel genere. Infatti come leggo e riporto “può essere definito l’anello di congiunzione tra la dimensione degli anni 2000 del rap italiano e il nuovo mercato nazional popolare, che si è adattato cioè alla corrente pop e dance per ampliare il bacino dei fan

Un album che si è arricchito oltre che della collaborazione di altri rapper, tra tutti Marracash, e per quanto riguarda il brano “Tranne te” anche di una collaborazione francese, per la produzione

mentre per quanto riguarda “Le Donne” l’ispirazione, come lui stesso ha spiegato, è arrivata dagli Stati Uniti.

Ma torniamo ‘to the roots’:

Di certo non si può dire che Fibra abbia avuto vita tranquilla, senza doverci includere le due occasioni in cui è stato dichiarato morto in un incidente stradale. La prima volta nel 2006, poi nel 2013. Per meglio comprendere una forte personalità e una firma certa del rap italiano, un’intervista, in cui l’artista ha, tra una risposta e l’altra, dato definizioni importanti su se stesso, come quella di riconoscere che il suo approccio alla musica avvenne con la separazione dei genitori “La musica arriva quando in famiglia c’è un vuoto” ma sostiene anche che “Se hai una famiglia felice, a posto, vivi la musica superficialmente. E’ il contorno di qualcosa che non funziona. Se c’è un buco – continua nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere – o una crepa invece, le storie vissute con la musica ti aiuteranno a riempire il vuoto, anche raccontando a tua volta te stesso”

E sembra che sia proprio la musica alla base della rottura col fratello minore Nesli, lui stesso cantautore e rapper, oltre che produttore musicale. Dopo una iniziale collaborazione avvenuta nei primi due album ‘Turbe giovanili’ del 2002 e ‘Mister Simpatia’ nel 2004, nel 2008 avviene lo strappo tra i due fratelli. Fabri Fibra affermò di essersi sentito attaccato da Nesli come musicista “Quindi attacca la mia persona – ha commentato – solo quando riuscirà a scindere l’aspetto professionale da quello personale forse potremo tornare a comunicare

Di fatto Fabri Fibra è considerato il rapper che ha sollevato più scalpore con la sua musica, sempre ruvida e che affonda a piene mani nelle zone d’ombra della vita, della sua, ma anche di ognuno di noi. E’ così che attraverso i suoi testi ha trattato temi fortemente delicati con terminologie molto forti, linguaggi espliciti (come d’altronde il rap richiederebbe). Ha ‘parlato’ di problemi di relazione verso la nuova società e il disprezzo che prova per lei, il rapporto tra le persone, il risentimento e l’amarezza per la scena hip hop italiana e altro ancora oltre ad essere stato  accusato negli anni anche di misoginia e di omofobia.

Sempre nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere ha rivelato che spesso è stato spinto a dire cose molto forti per avere una voce e un ruolo nel mercato. E rivolgendo la sua attenzione ai giovani, ai ragazzi “Credo che i ragazzi ascoltino il rap proprio perché noi cerchiamo di raccontare qualcosa di vero delle loro vite.. Lo spirito critico non gli viene di sicuro guardando in tv *********” (citando qualche conduttrice/conduttore)

Patrizia Santini

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