Home Magazine Buon Compleanno Vip Buon Compleanno Jovanotti

Buon Compleanno Jovanotti

Di fronte ad un totem della musica italiana, come lui, una domanda sorge spontanea: “da dove partire e dove arrivare, ma ancora e soprattutto, come farlo?”

Oggi, 27 settembre, il nostro effervescente artista, romano di nascita, toscano di radici famigliari, compie 54 anni e alla sua faretra, un ventaglio di frecce, colorate come lo è lui, ma di varia natura. Jovanotti infatti può essere considerato cantautore, rapper, dj, atleta, attivista nell’ambito ambientale, appassionato di popoli e loro culture musicali, viaggiatore del mondo. Facile o difficile vivergli accanto? Snervante forse? Magari molto appagante.. A dirlo dovrebbe essere la sua famiglia, la moglie Francesca sposata a Cortona nel 2008 a cui ha dedicato un inno all’amore come “A te”

e la figlia Teresa Lucia, nata nel 1998 a cui ha dedicato “Per te”, entrambi brani di grande successo

Secondo le cronache rosa sembra essere fortunatamente una famiglia molto unita e serena.

Anzi, per scoprire alcuni aspetti importanti della sua vita, del suo modo di essere e percepire la vita, propongo l’ultima visita ai nostri studi. Eh sì, anche Jovanotti è un caro amico di Radio Bruno

Un’intervista in cui ha raccontato episodi poco noti e anche l’origine del suo nome che curiosamente avrebbe dovuto essere Joe Vanotti, poi diventato Jovanotti per un errore di tipografia. Ma il risultato gli piacque a tal punto da preferirlo alla prima scelta.

La storia professionale di Jovanotti, pseudonimo di Lorenzo Cherubini, inizia molto presto e non si ferma quasi più. Subisce solo un falso stop che, all’epoca, aveva allarmato non poco i suoi fan e aveva fatto dire anche agli addetti ai lavori che la sua carriera fosse finita. Accadde tra il ’90 e il ’91 quando l’artista dovette assolvere al servizio militare.

Fu invece quella un’occasione per approfondire i suoi obbiettivi e i suoi interessi, iniziando un percorso di evoluzione e trasformazione che lo ha condotto sino ad oggi.

Gli esordi come tutti sappiamo sono avvenuti a metà degli anni ’80 quasi esclusivamente come dj, prima in radio private, poi in discoteche. Fu in una di queste  che l’ex moglie di Claudio Cecchetto lo notò e sottopose il suo nome all’allora marito. Quello, il vero inizio di tutto.

Prima ancora di ‘ripassare’ alcuni step, c’è una nota che ritorna costantemente a dimostrazione di quanto sensibile sia, come uomo e come artista. Ad ogni persona a lui cara in maniera speciale, ha dedicato un brano, partendo dal padre, Mario, con il pezzo omonimo inserito nell’album ‘Lorenzo 1994’

per passare poi alla mamma Viola a cui dedicò “Le tasche piene di sassi

Al fratello Umberto, il più grande dei grandi fratelli, deceduto il 22 ottobre 2007 in un incidente aereo (era istruttore di volo), dedicò “In orbita”

Per raccontare Jovanotti, scorrendo le pagine della sua biografia, la scelta migliore sarebbe ascoltare le sue canzoni o vedere i suoi video. Quasi tutti successi conclamati e ‘parlanti’ di spaccati di vita, di rivoluzioni interiori, di cambiamenti o svolte musicali. E’ tutto lì, non si è mai nascosto a noi fan, al contrario si è sempre ampiamente raccontato.

E’ del 1987 l’esordio ufficiale con il singolo “Walking”

Mentre il vero successo arriva con Cecchetto e l’uscita nel 1988 del singolo “E’ qui la festa?”, titolo che ancora oggi si utilizza nello slang quotidiano

In copertina campeggia il nome di Gino Latino. Un vezzo per Jovanotti che si è proposto nel tempo anche con due altri alias, uno è stato appunto ‘Gino Latino’. Il secondo che ha utilizzato è stato ‘Jeronimo’.

Da queste prime performance è evidente il calibro artistico del giovanissimo dj che attraversa con leggerezza più ritmi compreso il funky, tanto in voga in quegli anni.

E per lui sono gli anni della relazione con Rosita Celentano, che compare anche nel video di ‘La mia moto’

Del ’90 un altro grande successo dal ritmo spensierato indimenticabile, “Ciao Mamma”

Video ancora in embrione rispetto ai prodotti attuali, ma di certo, già dai suoi primi, non si può che notare la sua abilità da intrattenitore, un vero animale da palcoscenico, uno che sa coinvolgere le persone.

E’, come su scritto, dopo quel falso stop tra il ’90 e il ’91, che ha inizio la svolta più impegnata, almeno sotto l’aspetto del pensiero e dei testi, per Lorenzo.

Un esempio è il brano “Cuore” pubblicato nel ’92 dopo l’uccisione del magistrato Giovanni Falcone

L’album è ‘Lorenzo 1992” e include pezzi diventati storici come “Non m’annoio” e “Ragazzo fortunato

Ma quello che stava cercando e che evidenziò subito dopo, è il suo forte interesse per la world music e forse anticipatore è stato il successo de “L’ombelico del mondo” nel 1995. Al suo fianco sempre Saturnino, polistrumentista, compositore e produttore discografico italiano

Una passione che lo porta in giro per il mondo, viaggi che ha sempre documentato, sia musicalmente che attraverso produzioni video.

Si diceva anche del suo essere attivista, sia sotto l’aspetto ambientale che umanitario. Proprio sotto questa spinta, nel 1999 si unisce ad un progetto comune con Piero Pelù e Luciano Ligabue “Il mio nome è mai più”, il cui video porta la firma di Gabriele Salvatores. Erano gli anni della guerra in Kosovo

Ma tante altre le testimonianze del suo impegno a favore dell’umanità.

Impossibile poi seguire passo passo la sua carriera costellata di fatti, successi, premi, collaborazioni, partecipazioni, esperienze. Una vita, la sua, professionale e privata, in continua evoluzione e approfondimento.

Ad arricchire questo già ‘tanto di tutto’ anche cinema e tv, con brani e partecipazioni o camei. Nel 1998 per esempio, l’inizio del suo servizio di leva, porta alla composizione di “Asso” che diventerà la colonna sonora della serie tv “Classe di ferro”

Una tribù che balla” invece è stato inserito nel film “Un boss sotto stress” con Robert De Niro. Era il 2002

Nel 2010, come non ricordare il suo “Baciamo ancora” colonna sonora dell’omonimo film di Muccino. Il pezzo vince il David di Donatello come ‘Migliore Colonna Sonora’

L’accoppiata Muccino-Jovanotti si è ritrovata nel 2016 per il film “L’estate addosso” per cui Lorenzo firma la colonna sonora.

Avvicinandoci a tempi sempre più vicini, nell’ottobre del 2017 Jovanotti edita “Oh, Vita”, quello che ad ora è il suo ultimo album in studio in ordine cronologico

Nel 2018 invece per concludere in bellezza la fine del tour “Lorenzo Live 2018” fa uscire il quarto singolo che in breve, come per moltissime altre sue ‘creature’ diventa un inno, un inno alla vita, “Viva la libertà”. Un’energia esplosiva quella di Jovanotti sul palco, con cui desidero chiudere questo breve viaggio sulle sue tracce

Patrizia Santini

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here