Home Magazine Buon Compleanno Vip Buon Compleanno Loredana Berté e Mia Martini

Buon Compleanno Loredana Berté e Mia Martini

Loredana Berté – Mia Martini, un legame unito, curiosamente, anche dallo stesso giorno di nascita, il 20 settembre.

Loredana oggi di anni ne compie 69, Mia ne avrebbe compiuti 73.

A dividerle solo 4 anni, ma, una vita di relazione tra loro, spesso combattuta, tanto da portarle per anni ad una frattura totale. A riunirle, un evento doloroso che ha visto protagonista Loredana. L’11 aprile 1992 fu ricoverata per un collasso da stress, si dice, a seguito della fine dell’amore tra lei e il secondo marito, il tennista Bjorn Borg. Ma l’anno prima era già stata ricoverata per un tentato suicidio, a distanza di due anni da quello di Borg. A salvarlo, in quell’occasione fu proprio la Berté.

Poche righe per comprendere lo spessore drammatico in cui le sorelle hanno vissuto e che, possiamo dirlo, magistralmente sono riuscite a trasferire in musica. Una vita amata, subita, morsa, persa o vinta. Solo dopo la morte di Mimì, è la stessa Bertè a confessare in una lunga intervista quanto la situazione familiare in cui erano vissute, abbia inciso nelle loro vite e nella disperazione di molte sue fasi. Loredana parlò della presenza di un padre violento e una madre assente. Genitori anaffettivi, si direbbe oggi, che imponevano alle figlie (quattro) una disciplina molto severa almeno sino alla loro separazione avvenuta nel 1962.

La più grande rock pop star italiana”, così l’ha definita Fiorella Mannoia in occasione di uno dei loro recenti duetti.

 

Ed è esattamente così, iconografica, con una storia alle spalle che forse poche artiste italiane possono vantare ed è un vero peccato che probabilmente molti giovani ne siano assolutamente all’oscuro.

In questo spazio vorrei riempire, se possibile, alcuni spazi vuoti della memoria per riconoscerle il genio di una Grande Artista,.. bizzarra, bizzosa, estrosa,.. forse, certo, ma di indiscussa qualità.

Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è avvenuto attraverso la recitazione e il ballo. Infatti agli inizi degli anni ’60 sarà il celebre ‘Piper Club’ di Roma ad offrirle ingaggi come ballerina. Ed è proprio in quel contesto che incontrerà Renato Fiacchini, più noto oggi come ‘Renato Zero’. Ha fatto parte del corpo di ballo di Rita Pavone agli ‘ordini’ di registi come Gino Landi e coreografici come Don Lurio. Forse non tutti sanno che è in un viaggio in Messico, al seguito di ‘pel di carota’, Rita Pavone, che conosce e si innamora del musical ‘Hair’, tanto che tornata in Italia decide di partecipare alle audizioni per la versione italiana. Casting che supera e ottiene il ruolo di Jeanie. Un ruolo che le permette di mettere in bella vista sia il suo corpo  (in una scena appare completamente nuda), ma anche la sua vena ribelle, per l’epoca e senza tabù.

Sarà proprio quel musical che la porterà verso la musica. Infatti Loredana parteciperà alla realizzazione del disco sia come corista che come solista in un brano. Ad accorgersi di lei e spingerla ad intraprendere la strada del canto il noto compositore statunitense Bill Conti. A lui si devono le sigle più famose dei serial tv come Dynasty o Falcon Crest, senza dimenticare le colonne sonore di film indimenticabili. Perciò se era lui a sostenere questa sua entrata nel mondo della musica, c’era da credere che ci fosse una gran stoffa nell’irruente giovane e bellissima Bertè.

Gli anni ’70 sono per lei un vero laboratorio e fucina di esperienze. Oltre a far parte del coro nella realizzazione di alcuni dischi tra cui anche alcuni della sorella Mia, torna a teatro e ancora in un musical “Ciao Rudy” di Garinei e Giovannini. Reciterà a fianco di mostri sacri del cinema italiano, Mastroianni, Lionello, Paola Borboni.

Nel 1972 sarà anche una delle due narratrici della prima opera rock italiana ‘Orfeo 9’ diretta da Tito Schipa Jr.

L’esperienza della commedia musicale continua per Loredana. Nel ’74 partecipa a due di queste e anche in questo caso si trova a dividere lo spazio con grandi artisti come Lando Buzzanca e Minnie Minoprio. E’ il periodo in cui i giornali impazziscono per la sua storia d’amore con Adriano Panatta e sarà lo stesso periodo in cui poserà nuda per PlayBoy.

Sono anni, gli anni ’70, continuamente sollecitati da un certo rigore di base e allo stesso tempo da tutto ciò che era esattamente l’opposto. Fu proprio in quel periodo, che a causa della sua esuberanza fisica (fu questa la motivazione) la Rai le preferì Mita Medici come soubrette di quella Canzonissima condotta da Pippo Baudo.

Il vero debutto come cantante però avviene nel 1974 con l’album “Streaking” pubblicato nel 1974 per la CGD.

Un ‘buongiorno’ che ha scosso notevolmente, non per la qualità del prodotto musicale, anche se alcuni testi trattavano tematiche ‘piccanti’ utilizzando termini molto forti per l’epoca, ma quanto per la copertina (o meglio sarebbe dire, le varie copertine) giudicata talmente osé da provocarne la censura da parte della RAI e il ritiro dal mercato.

Intanto partiamo dal titolo “STREAKING” termine che indica la pratica esibizionista di irrompere completamente nudi in manifestazioni ad alto tasso di pubblico. Il progetto grafico poi, firmato dal fotografo Mauro Balletti (che l’anno prima aveva immortalato la grande Mina diventando per lei un punto di riferimento, tanto da far nascere tra i due una sorta di sodalizio artistico) fu il vero pomo della discordia. La confezione era costituita da una busta contente il vinile, per aprirsi poi in dodici facciate delle dimensioni del disco, come fossero 6 copertine. Le facciate esterne mostravano la copertina e i testi, quelle interne invece il ritratto di Loredana Bertè senza veli, completamente nuda.

Pochissime furono le copie che si vendettero prima della censura, alcune delle quali sono finite all’asta nel web.

“Streaking” fu ristampato una volta nel ’92 su cd ed ora torna all’origine. Infatti il 28 febbraio scorso (2019) è uscita la ristampa in vinile per Ibis. Il vinile è giallo, come il tema dominante appunto del disco originale. Ma non è solo il colore a riportare indietro le lancette del tempo, perché anche la stessa copertina sarà apribile.

Dopo aver scandalizzato il pubblico, arriva al successo invece l’anno seguente con “Sei Bellissima” che porta firme importanti e mette in risalto tutte le sue caratteristiche

Distinguere la vita professionale di Loredana dalla sua vita privata è quasi impossibile, perché ogni relazione ha prodotto emozioni che poi si sono riversate in canzoni indimenticabili, oppure sono state relazioni che hanno inciso professionalmente come nel caso del cantautore Mario Lavezzi, oppure le hanno segnato il cammino come nel caso del tormentato amore che l’ha legata al grande tennista Bjiorn Borg, sposato poi in seconde nozze. Finì che lasciò il mondo della musica per seguirlo, disinteressandosene tanto da rischiare forti penali e vivendo nel frattempo una vita burrascosa costellata anche, come detto all’inizio, da due tentati suicidi e un ricovero per forte stress.

La coppia si conosce nel 1988 grazie all’ex della Bertè, Adriano Panatta, si sposa nel 1989 e si separa in maniera pessima nel 1992.

Ma nell’arco di tempo che va dagli inizi degli anni ’70 al 1988, accadono un’infinità di cose alla nostra festeggiata. L’ho anticipato, la sua vita è davvero una storia intensa sotto tutti i punti di vista. Da trarne un interessante copione per realizzare un film, celebrandola.

In quegli anni lavora in tre film, dopo aver rotto la relazione con Panatta si lega brevemente a Red Canzian dei Pooh, poi incontra Lavezzi che sarà determinante per la sua carriera. Formeranno infatti per lungo tempo anche un sodalizio artistico fortunato.

Recita in un varietà televisivo scritto da Costanzo e diretto dal grande Antonello Falqui e negli anni ’77,’79,’82,’85,’86 viene eletta miglior interprete pop femminile. Sono anni d’oro.

Sarà nel 1978 che però riuscirà con il successo di “Dedicato” ad entrare definitivamente nell’élite musicale italiana

Sono i tempi d’oro dei grandi successi. Arriva “E la luna bussò” dopo un viaggio in Giamaica. Leggo e riporto la sua testimonianza: “E’ tutto merito della curiosità. Come uscii dall’aeroporto vidi un fiume di persone con i dredlocks. Le seguiii finendo in uno stadio: su un palco c’era Bob Marley. Ancora in Italia non lo conosceva nessuno, ma io mi comprai tutti i suoi dischi per studiarli a fondo

Sempre a firma Lavezzi arriva anche “In Alto Mare”

Uno dei successi che poi condividerà più recentemente su grandi palchi insieme a altre grandi voci femminili del panorama musicale italiano, una fra tutte Fiorella Mannoia.

Firmata invece da Pino Daniele l’altra bellissima “Buongiorno anche a te

Ma il suo vero manifesto sarà “Non sono una signora” a firma di Ivano Fossati. E siamo sempre nei suoi fantastici anni ’80, precisamente era il 1982 quando al Festival di Sanremo presentò questo stesso brano sollevando, che lo stiamo a dire, forti polemiche per l’abbigliamento scelto per la performance, un abito da sposa

E che dire del brano presentato l’anno successivo firmato da Enrico Ruggeri? “Il mare d’inverno”? Tutti brani must, diventati un culto nell’universo musicale italiano

 

In tutto questo Loredana viaggia attraverso il mondo e continua a fare esperienze, a collaborare con importanti musicisti e a registrare alcuni suoi lavori negli Stati Uniti. Lo stesso l’album ‘Jazz’ che inserisce il pezzo nelle sue tracce, è stato registrato tra Londra e New York. E il brano che ha dato il titolo all’LP è stato interpretato e tradotto dai Manhattan Transfer

 

Nel frattempo Loredana trova anche il tempo di innamorarsi e sposarsi. Risale infatti al 1983 il primo matrimonio con Roberto Berger, figlio del miliardario fondatore dell’industria del Caffe Hag e proprietario delle acque Sangemini. Si sposarono nelle Isole Vergini ma dopo soli 4 anni l’unione naufragò. Secondo le accuse della Bertè il marito non adempiva agli obblighi coniugali.

Ci sarà però spazio nella vita musicale di Loredana, dopo il reggae, anche per la musica brasiliana. Dopo aver subito il fascino del Paese sudamericano pubblica un album intitolato ‘Carioca’ che include la più nota “Acqua”, un brano pacifista che sarà scelto come sigla di apertura del Festivalbar di quell’anno. Era il 1985.

Arriverà poi il ciclone Bjion Borg che travolgerà, come già detto, anche la carriera della Bertè. Un rapporto burrascoso che si concluderà lasciando provatissima l’artista, ma alla fine sarà proprio questa sua sofferenza a far ritrovare il dialogo con la sorella Mia. Un rinnovato sentimento che sigillano nel brano “Stiamo come stiamo”. Era il 1993

Gli anni 2000 saranno difficili, nonostante siano intercalati da nuove esperienze e partecipazioni. Seguirà un periodo molto buio per lei dal quale riuscirà a riscattarsi e a riprendersi la popolarità che merita grazie alle sue partecipazioni speciali a vari talent tv. La sua prorompenza, la sua preparazione, le sue esperienze, la sua storia, arriveranno anche ai giovanissimi che scopriranno in lei ciò che la generazione dei loro genitori aveva già conosciuto.

Lanciandoci da un trampolino virtuale arriviamo direttamente ai nostri anni più recenti che hanno visto e stanno godendo del rinnovato successo di Loredana, portandola ai vertici delle classifiche.

Al Festival di Sanremo quest’anno ha proposto, quello che è poi è diventato un altro tormentone estivo “Cosa ti aspetti da me”

E poi un’estate in giro per l’Italia con il suo “LiBertè Tour Teatrale”. E’ stata nostra ospite alla data di Modena del Radio Bruno Estate, il 29 luglio 2019.

Per ricordare Mia Martini, in tutta la sua intensità, lo spazio più adeguato è stato e sarà quello in occasione dell’anniversario della sua morte, il 12 maggio.

Questo non toglie che non si festeggi comunque Mia Martini. Infatti a Milano sabato prossimo, 21 settembre, al Teatro Nuovo, si svolgerà un evento proprio dedicato alla sua memoria.

“Buon Compleanno Mimì” quest’anno giunge alla settima edizione.

Organizzato dall’Associazione Culturale Minuetto e Leda Bertè, con la Direzione Artistica di Vincenzo Adriani e Giancarlo Del Duca, sarà presentato da Luisa Corna.

“Buon Compleanno Mimì” festeggia una delle voci più belle, importanti e significative della musica italiana attraverso l’interpretazione delle sue canzoni da parte degli artisti ospiti Michele Placido, Rita Pavone, Giordana Angi, Alessio Bernabei, Tricarico, Syria, Silvia Salemi, Luisa Corna, Giulia Luzi, Luna Vincenti, Pierdavide Carone e i Dear Jack, Valerio Scanu, Mariella Nava, le Deva e Martina Attili.

Per concludere ho scelto appunto questo omaggio, questa interpretazione di Mariella Nava, per tornare ad emozionarci su uno dei brani più belli di Mimì

Patrizia Santini

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here