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Buon Compleanno Riccardo Fogli

Di anni ne compie 73 oggi, 21 ottobre, il leonino Riccardo Fogli.. e leonino ovviamente non perché sia nato sotto il segno del Leone, è ovvio, piuttosto in questo senso è un bilancino. Leonino da capigliatura effervescente, qual è la sua, bella anche nella sua purezza, sempre più bianca. 73 anni portati benissimo e soprattutto sicuramente sostenuti, se non rivitalizzati, dalla reunion con i Pooh, di cui tutti noi sappiamo avvenuta nel 2015. Dopo 42 anni di assenza è rientrato in quella che è sempre stata la sua Famiglia, dalla quale si separò per motivi che elencherò più avanti.

Una emozione grande per lui e per il pubblico. Guardate questo video, da brivido, amore negli occhi di tutti e un rientro nel gruppo, simbolico. Interpretando tra l’altro un brano, “Pensiero”, che ha segnato proprio la separazione tra lui e la rock band più longeva d’Italia.

Erano i primi anni ’70 e già Riccardo viveva una certa insofferenza dovuta soprattutto al fatto che, interessato ad altri percorsi paralleli, aveva perso nel gruppo il ruolo di frontman a favore di Dodi Battaglia. Il loro produttore, il celebre Giancarlo Lucariello aveva affidato infatti a quest’ultimo l’esecuzione vocale di “Tanta voglia di lei” il brano tra l’altro che segnò l’entrata ufficiale dei Pooh nel mondo dorato delle star. A Riccardo invece affidò l’esecuzione appunto, proprio di ‘Pensiero’.

E’ un tuffo nella storia di milioni di persone, ormai è certo, ripercorrere le tappe del nostro festeggiato e sarebbe davvero molto più semplice programmare un video dietro l’altro per lasciarsi andare a pensieri, ricordi, spesso a quella voglia di tornare indietro nel tempo per riassaporare attimi persi o consumati troppo velocemente.

L’aspetto forse più inedito di storie talmente conosciute e comunicate come possono essere quelle di Riccardo Fogli e quelle dei Pooh, è quello riservato agli esordi, una fetta di vita che spesso rimane nell’ombra.

Fogli esordisce giovanissimo con una piccola band locale, di Pontedera, sua città natale, i Jet, per poi passare agli Slenders che presero il nome di “The Slenders & Tony Rio”, quest’ultimo il nome d’arte che si era scelto. Con la rock band nel 1966 riesce ad ottenere una scrittura per esibirsi al Piper, il noto locale romano dal quale transitarono tutti quelli che sarebbero diventati i big beat della musica italiana ed è proprio lì che fa la conoscenza con i Pooh, con il loro primo acerbo nucleo che includeva ancora Valerio Negrini e Mauro Bertoli. L’aggregazione al gruppo si accompagna ad un brano “Nel buio” che porta Riccardo, pur essendo una cover.

Ma non fu subito la voce della band, passò del tempo prima che quel ruolo diventasse a tutti gli effetti suo. E’ comunque proprio di quel periodo i primi indimenticabili successi, da “Piccola Katy” a “In silenzio

Come su scritto il suo essere frontman del gruppo inizia ad incrinarsi all’inizio degli anni ’70. Esattamente nel 1970 esordisce da solo con il singolo “Zan Zan i 10 comandamenti dell’amore” con lo pseudonimo di Renzo. Insieme a lei Virginia, ciò Viola Valentino che era diventata sua moglie.

Tutti questi elementi portano Riccardo ad uscire malamente dai Pooh nel 1973, nel pieno di un tour per l’album “Alessandra”. Intanto nella vita di Fogli era già comparsa Patty Pravo che ebbe un buon rilievo anche in questo divorzio professionale, oltre a portare a quello privato dalla Valentino. Le previsioni per la nuova coppia che destò grande scalpore all’epoca, era quella di un Riccardo Fogli veleggiare di successo in successo nel suo viaggio in solitaria. Ma non fu così. Prima di arrivare ad un successo definito tale, si aspettò ben 3 anni, con la pubblicazione di “Mondo”

Da quel singolo si apre per Riccardo un periodo di successo che si concretizza con l’album “Alla fine di un lavoro” anticipato dal singolo “Ti amo però” nel 1980

Nel 1981 a consacrare definitivamente Riccardo Fogli come indiscusso interprete della canzone italiana arriva l’album “Campione” da cui viene estratta un’altra hit, “Malinconia”

per raggiungere il suo apice al Festival di Sanremo  l’anno seguente (1982) e vincerlo con “Storie di tutti i giorni

e guadagnarsi così la partecipazione all’Eurovision Song Festival.

Ma quello se da una parte è stato l’apice del suo successo personale, dall’altra ha segnato anche l’inizio di una sorta di declino perché nonostante le buone critiche e i vari premi e riconoscimenti, popolarità e vendita di dischi si sono andati spegndosi sempre più. Sono trascorsi così praticamente tutti gli anni ’90 in cui comunque il nostro festeggiato ha sempre mantenuto attivo il suo percorso, producendo perciò buona musica. Ma per tornare a godere ancora appieno della sua vitalità si deve aspettare che entri il nuovo millennio. Insieme agli anni 2000 arrivano le partecipazioni a programmi tv e reality di varia natura che sono serviti comunque a rinfrescare la sua immagine e la sua musica. Ciliegina sulla torta come scritto in apertura, la reunion con i Pooh, per il loro fine carriera, che, diciamocelo, è stato entusiasmante e si sperava non finisse mai. Riccardo ha partecipato a tutte le date del tour rivivendo i loro migliori successi, come questa

oppure come “Chi fermerà la musica

Infine il 31 gennaio 2017, conclusasi questa spettacolare parentesi con i ritrovati Pooh, Riccardo Fogli ha pubblicato “Un uomo che ha vissuto- Storie di tutti i miei giorni” la sua autobiografia e il 3 novembre sempre dello stesso anno è uscito l’album “Insieme” cha ha realizzato con Roby Facchinetti. Insieme hanno partecipato al Festival di Sanremo 2018 con “Il Segreto del Tempo”

Patrizia Santini

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