Home Magazine Buon Compleanno Vip Buon Compleanno Tina Turner

Buon Compleanno Tina Turner

Senza esagerare direi che è un Sagittario puro sangue e, seppur non conoscendo il suo tema natale, dalla sua inconfondibile capigliatura, sarebbe perfetto che avesse l’ascendente in Leone, vista la criniera maestosa.

Anna Mae Bullock, in arte Tina Turner, è nata infatti il 26 novembre e oggi festeggia con grande vigore i suoi 81 anni. Due sono le definizioni che nel tempo l’hanno accompagnata, la prima quella di essere la Regina del rock ‘n roll, la seconda di avere le gambe più belle dell’universo musicale femminile. Una tonicità e una bellezza, che in effetti, ha mantenuto inalterate nel tempo.

Come spesso mi capita quando mi preparo a scrivere di grandi star di cui tutto o quasi si conosce, l’esercizio che più mi dà soddisfazione è quello di raccontare quella parte della loro vita che il più delle volte rimane in sordina, quella degli esordi alla carriera, i primi passi, i primi incontri, i primi successi. Spesso tutte fasi strettamente legate alla sfera personale, che col tempo e il successo diventano sempre meno interconnesse.

Tra l’altro Tina Turner, come forse saprete, non ha avuto una vita facilissima, al contrario è stata costellata di violenze e abusi in ambito domestico e gravi malattie.

L’avreste detto guardando il suo splendido sorriso?

Però voglio dare il là con un brano simbolo, per lei, visto che ha intitolato alla sua citta natale, Nutbush, una pezzo pieno di grinta, uscito nel 1973

Un altro elemento che forse manca ai più, il fatto che la Tina internazionale è di nazionalità svizzera, ottenuta nel 2013 dopo aver vissuto lì oltre un ventennio col compagno con Erwin Bach. Il 24 ottobre di quell’anno, ha addirittura rinunciato alla doppia cittadinanza, scegliendo quella svizzera.

Il debutto discografico è avvenuto nel 1958 con Boxtop e sotto lo pseudonimo di Little Ann

Aveva già incontrato il musicista Ike Turner, sposato nel 1960 e che si dimostrò essere stato negli anni il suo aguzzino. Come la stessa Turner racconterà in un libro, furono anni di continui abusi verbali e fisici, aggravati dall’uso di droghe da parte di Ike. Tina Fuggì da lui al culmine di un’ennesima aggressione nel 1976 e nel 1978 venne sancito il loro divorzio.

Ma cosa accadde musicalmente sino a quel periodo?!

Intanto il primo singolo con cui si presenta con il nome Tina Turner è uscito nel 1960, “A Fool in Love”

Diversi I successi inanellati in coppia, come per esempio ‘Proud Mary’ cover dei Creedence Clearwater Revival

Un’altra fase difficile però la attendeva nel momento in cui ha avviato la sua carriera da solista che inizia nel 1974. Deve pazientare sino alla fine di quel decennio prima di tornare in vetta alle classifiche e questo grazie, appunto ad un incontro fortunato, quello con Roger Davies, già manager di Olivia Newton-John. Sarà lui a gestire la sua carriera a partire dal 1980, con un punto fermo, più live, tanti live, tanti palchi, anche in condivisione o in qualità di guest star, come è avvenuto ad esempio nel caso di Rod Stewart

Ma la vera consacrazione, definitiva, perciò permanente, è arrivata con all’album “Private Dancer”. 20 milioni le copie vendute

e un singolo apripista che ha sbaragliato la concorrenza “What’s Love Got to Do with It” con cui conquista un Grammy Award

Di lì in poi entriamo in quella fase che perdura tutt’ora di un meritato successo. Di certo ricorderete anche “Goldeneye” brano portante della colonna sonora per uno dei film su James Bond. Era il 1995, la firma sul pezzo è quella di Bono e The Edge degli U2.

Poi ci fu cinema, ma non come cantante, bensì come attrice e i risultati furono anche in quel caso, molto gratificanti.

E ancora duetti, due in particolare con artisti italiani. Il primo nel 1998 con Eros Ramazzotti in “Cose della vita”, il secondo nel 2006 con Elisa nella bellissima “Teach me Again

Il singolo, come leggo e riporto testualmente “è stato inserito nel film corale ‘All the Invisible Children’, che denunciava la situazione dei bambini lavoratori in varie parti del mondo. I proventi del brano furono destinati al sostegno di progetti dell’Unicef per combattere la malnutrizione infantile in Africa”

Come accennato in apertura, la vita di questa straordinaria artista, è stata scossa anche da gravi malattie. Nel 2013 solo poche settimane dopo il matrimonio con lo svizzero Erwin Bach è stata colpita da un ictus. Per tornare a camminare, alla normalità, ha dovuto sottoporsi ad un periodo molto lungo di riabilitazione. Esattamente tra anni dopo, nel 2016, le è stato diagnosticato un tumore intestinale, ma sembra che i rimedi da lei scelti abbiamo provocato danni ai reni e quindi un’insufficienza renale. A salvarla dalla dialisi il marito che le donò un suo rene.

Nel 2018 muore suicida suo figlio di 59 anni avuto ad appena 18 anni da un musicista della sua band e che fu adottato da Ike Turner quattro anni dopo, con il matrimonio.

A quanto racconta poi lei stessa, anche nel corso di varie intervista, ciò che le ha permesso di superare tanti momenti bui, aiutandola a resistere a tali difficoltà, è stata la pratica buddista di Nicheren Daishonin. L’ingresso nella sua vita nel 1973 di Nam Myoho Renge Kyo, il mantra alla base del buddismo del monaco giapponese, l’ha resa più forte e capace di essere felice. Nel 2018 in un’intervista rilasciata al World Tribute afferma che durante i momenti più difficili praticava il buddismo sostenuto dalla Soka Gakkai, per quattro ore al giorno.

Concludo proprio con la conclusione che l’artista ha dato alla sua carriera. Nel 2008 per festeggiare i 50 anni di attività ha sostenuto un lungo tour, il “Tina! 50th Anniversary” uno dei più visti della storia della musica.

L’anno seguente, nel 2009, si ritira definitivamente dalla sua attività dal vivo. Quelli sono stati i suoi ultimi concerti.

Patrizia Santini

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here