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Giorni di Vinile: 3 luglio, muore Jim Morrison, ma qualcuno continua a sostenere che sia ancora vivo sotto mentite spoglie, quelle di Barry Manilow


Era il 1971 quando il leader dei Doors venne trovato senza vita nella vasca da bagno dell’abitazione di Parigi che condivideva con la compagna Pamela Courson, la stessa a fare la macabra scoperta. La morte prematura del “re lucertola”, come amavano chiamarlo, lo fece entrare nel triste Club 27, un’espressione giornalistica che si riferiva alla morte avvenuta in circostanze misteriose di una serie di rock star ‘scomode’, di 27 anni e tutte con la lettera J nel nome. Nella lista finirono le morti di Brian Jones, Jimi Hndrix e Janis Joplin.

Forse non tutti sanno che il nome ‘Doors’ fu scelto proprio da Morrison, noto anche per la sua attività poetica, la stessa che lo aveva condotto a Parigi, dove morì. Erano i primi di marzo del 1971 quando Jim raggiunse Pamela, quella che lui considerò sempre come la ‘compagna cosmica’ e con cui ebbe la relazione più costante e duratura e che risultò essere la sua unica erede nel testamento. Purtroppo anche lei, segnata da una vita borderline, morì appena tre anni dopo, il 25 aprile 1974.

Ma tornando al significato del nome della celebre band “The Doors” (Le Porte), Morrison citò così i versi di una poesia di William Blake nel suo “The Doors of Perception” sugli effetti di una sostanza allucinogena: “If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it is: infinite”, cioè “Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all’uomo com’è: infinita”.

Come su accennato, l’artista si trasferì a Parigi per dedicarsi alla poesia e staccarsi conseguentemente dalla band. Purtroppo ad avere la meglio su di lui, la depressione mischiata all’abuso di droghe e super alcolici. Della morte fu data notizia solo i 9 luglio. In occasione della sepoltura che avvenne si dice molto frettolosamente la mattina del 7 luglio presso il ‘ Père-Lachaise’, celebre cimitero degli artisti a Parigi, Pamela recitò i versi finali del poema composto proprio da Jim Morrison ‘Celebrazione della Lucertola’

‘…Ora sono tornato
Nella terra del giusto, del forte e del saggio
Fratelli e sorelle della pallida foresta
o bambini della notte
Chi tra voi vuole correre con la caccia?

Ora la notte arriva con la sua legione viola
Ritirati ora nelle tue tende e nei tuoi sogni
Domani entriamo nella mia città natale
voglio essere pronto’

La sua tomba, negli anni, è diventata un vero e proprio santuario, una meta costante di pellegrinaggio di fan.

La dinamica della morte di Jim Morrison, si è prestata nel tempo a molte ipotesi e navigando nel web c’è davvero di che perdersi attraverso testimonianze di ogni genere, voci che si alternano ipotizzando, colorando un evento tragico con elementi in qualche caso anche esoterici, alcuni invece da vero giallo.

In questo senso faccio fede al programma tv “Almost True” di Carlo Lucarelli che nel 2012 sulle reti Rai accompagnava i telespettatori alla scoperta del lato oscuro dei miti della musica e dello spettacolo. La puntata di martedì 24 gennaio fu dedicata tutta alla “scomparsa” di Jim Morrison (suggerisco la visione del video clip) in cui Lucarelli, noto scrittore e giornalista italiano particolarmente dedito al ‘noir’, suggerisce una versione ‘nuova’ di quella che potrebbe essere una ‘non morte’ del giovane rocker, ma una ‘fuga’ se non una ‘reincarnazione’, dopo una dovuta operazione di plastica facciale.


Questo è il sunto della puntata che copio e incollo per maggiore chiarezza

Anni ’70. I cantanti  con il nome che comincia per J e hanno 27 anni sembrano bizzarramente fare tutti una brutta fine. Jim Morrison sa di essere nel mirino: dietro a questa catena di morti non c’è il caso, ma la CIA. Ma suo padre è un ammiraglio della Marina, con contatti nella CIA. Jim scappa a Parigi e simula la propria morte. Ma il richiamo della musica è troppo forte: accetta di cambiare volto, genere e repertorio e dal nulla nasce una nuova stella: Barry Manilow. E a svelarcelo è proprio il misterioso killer del J 27”

Infine un accenno al dopo Jim Morrison per i Doors. Il gruppo, orfano del suo carismatico leader, realizzò altri due album ‘Full Circle’ e ‘Other Voices’, ma nel 1972, quindi appena un anno dopo dalla morte del cantautore poeta, si sciolse definitivamente.

A 10 anni dalla sua scomparsa, nel 1981 la Warner Bros produsse un docufilm su di lui “A Tribute to Jim Morrison”, mentre a 20 anni di distanza, nel 1991 il regista Oliver Stone firmò un film in sua memoria.

https://www.youtube.com/watch?v=IERQmR2qESU

In concomitanza con lo stesso anniversario, uscì anche una raccolta live, ‘In Concert’

Patrizia Santini

https://www.youtube.com/watch?v=lzowKqBZUyI

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