Si è fatto calare nelle acque del fiume Hoogly a Calcutta con le braccia e le gambe incatenate, bloccate da sei lucchetti come Harry Houdini. Ma lo spettacolo del mago Mandrake ha avuto un esito tragico: l’uomo infatti non è più riemerso davanti allo sbigottimento degli spettatori presenti. E’ accaduto ieri.
L’illusionista 42enne Chanchal Lahiri non è più riuscito a risalire e dopo ore di ricerche la polizia oggi ha confermato l’annegamento del mago, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto a 2 chilometri di distanza dal luogo dell’incidente. L’uomo è infine stato identificato dai suoi familiari. Un ufficiale della stazione di polizia di North Port ha riferito che il mago aveva le mani libere, mentre le gambe erano ancora legate. Secondo i media indiani, il mago Mandrake non aveva adottato le adeguate misure di sicurezza.
L’illusionista indiano tentò un’impresa simile già nel 2013 quando si fece rinchiudere in una gabbia di vetro sigillata, gettato nelle acque dello stesso fiume. In quell’occasione, Lahiri riuscì ad uscire in appena 29 secondi, ma venne accusato di aver utilizzato una porta laterale.
