7 agosto 2019 – La Siberia continua a bruciare.
Non è la prima volta che in questa zona si verificano incendi ma ora la situazione è fuori controllo: sono andati in fumo finora quattro milioni e mezzo di ettari con numerosi animali in fuga o morti. Una superficie grande quanto la Lombardia e il Piemonte messe insieme. Nei giorni scorsi, dopo diverse proteste, il Presidente Russo Vladimir Putin ha inviato l’esercito a sostegno dei vigili del fuoco e dei forestali.
L’aumento delle temperature di questo periodo sta ulteriormente complicando la situazione: nella zona interessata dai roghi, le temperature sono state di 8 e 10 gradi più alte rispetto alle medie registrate tra il 1981 e il 2010. Gli ambientalisti locali parlano di vera e propria catastrofe ecologica.
La situazione potrebbe diventare potenzialmente pericolosa anche per le popolazioni locali, poiché gli incendi potrebbero svilupparsi in maniera imprevedibile, avvicinandosi anche alle zone abitate.
I dati rilevati da un satellite della NASA mostrano come i fumi degli incendi dall’Artico siano arrivati addirittura fino alle regioni sud-occidentali degli Stati Uniti e al Canada.
Tutto il Pianeta potrebbe risentire di quanto sta accadendo in Siberia.
(nella fotografia tratta dal sito internet greenpeace.ru gli incendi boschivi nel territorio di Krasnoyarsk)