Home Magazine “Liquidatore” di Chernobyl guarda la fiction sul disastro nucleare e si suicida

“Liquidatore” di Chernobyl guarda la fiction sul disastro nucleare e si suicida

16 luglio 2019 – Rivive i tragici fatti di Chernobyl, guardando la serie che ricostruisce quanto accaduto, e non riuscendo a sostenere il carico emotivo e il dolore di quei ricordi, si suicida. A raccontarlo è la figlia 25enne di Nagashibay Zhusupov, uno dei “liquidatori” che dopo la maledetta esplosione del reattore 4, avvenuta il 26 aprile del 1986, lavorarono eroicamente per metterlo in sicurezza.

Zhusupov, che a giugno scorso si è buttato dal quinto piano di un edificio ad Aktobe in Kazakistan, secondo la figlia, si sarebbe tolto la vita dopo avere guardato la serie Hbo “con le lacrime agli occhi”. Contadino del Kazakistan, 61enne, venne precettato dal governo come “liquidatore” e inviato sul sito dell’incidente nucleare. La donna ha riferito al quotidiano britannico Daily Mail che la fiction ha risvegliato ricordi estremamente dolorosi e che il padre si è sentito profondamente umiliato: nonostante compromise fortemente la propria salute per limitare le conseguenze del disastro, quando tornò in patria non venne nemmeno ricompensato con uno degli appartamenti popolari messi a disposizione dei veterani dell’operazione Chernobyl. Invece di essere trattato come eroe venne sistemato in un dormitorio con la moglie e cinque figli. A questa umiliazione si aggiunse la pensione, appena 39 euro a settimana.

Anche il presidente dell’associazione che riunisce i liquidatori di Chernobyl, Bakitzhan Satov, secondo quanto riferisce il Daily Mail, sostiene con forza la tesi del suicidio.

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