Alcuni fan di Morgan hanno lanciato una petizione online su Change.org, per avere il loro cantante preferito in Rai a condurre un programma tv musicale. In pochi giorni, la campagna “La RAI affidi a Morgan un programma tv musicale” ha totalizzato 691 firme, con l’obiettivo di arrivare a mille.
Nella petizione rivolta ai direttori e membri del consiglio di amministrazione Rai, si legge: “chiediamo che venga dato un programma televisivo musicale a Morgan, in quanto riteniamo che sia la figura più idonea e competente in materia.
Negli ultimi dieci anni non è mai stato realizzato dalla RAI un programma televisivo musicale condotto da Morgan, e tutti gli spazi musicali sono stati affidati a persone dalle inferiori doti sia dal punto di vista dell’intrattenimento che della preparazione. Morgan ha puntualmente dimostrato, nelle varie occasioni in cui è stato ospitato, di eccellere in quel ruolo, surclassando i conduttori e gli altri interpreti sia nel gradimento che nei dati di ascolto. Nonostante sia risaputo che egli si è più volte messo a disposizione dell’azienda pubblica di comunicazione radiotelevisiva, non è stato mai accettato un suo progetto e nemmeno gliene sono stati affidati in un qualsiasi formato preesistente.
Non vogliamo sapere il perché di questo ma chiediamo a gran voce che finalmente si produca lo show televisivo che grande parte dei telespettatori desidererebbe guardare ovvero lo spettacolo che abbia Morgan come protagonista e soprattutto narratore di musica, arte in cui dimostra padronanza e competenza, incontrando il gusto ed il favore del pubblico”.
Già anni fa si era tentata un’operazione simile, ma questa volta per lasciar condurre a Morgan un programma radiofonico sulla storia della canzone italiana. L’ex leader dei Bluvertigo è venuto a sapere dell’iniziativa e ha rilanciato il messaggio sui suoi canali social: “Ho appreso dell’iniziativa di raccolta di firme per spronare la Rai ad affidarmi uno spazio televisivo di divulgazione musicale. Ringrazio le persone che l’hanno lanciata e la condivido sui miei canali ufficiali, pur non essendone promotore, perché concordo con il testo e con le motivazioni addotte, e mi sorprende piacevolmente constatare che ci siano “telespettatori e cittadini contribuenti appassionati di musica” che levano la voce per chiedere ciò che un servizio pubblico dovrebbe fornire a tutti gli utenti, ovvero rispetto e competenza. Mi unisco, sia in qualità di contribuente telespettatore che di oggetto della questione, affermando che se mai potesse succedere che questa proposta venga concretamente ascoltata, dovrò riconoscere il merito al pubblico e di quella gratitudine non farò solo tesoro, ma lavoro e impegno”.