Svolta nel ‘giallo’ della morte di una 70enne indiana, deceduta lunedì 4 agosto all’Ospedale Maggiore di Parma, dove era stata trasportata dopo essersi sentita male nella propria abitazione di Polesine Zibello.
I Carabinieri, dando esecuzione a un decreto emesso dal Pubblico Ministero della Procura di Parma, hanno fermato il figlio della donna, indiano di 51 anni, indagato con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Il fermo dell’uomo è giunto dopo 36 ore di indagini, avviate a seguito della comunicazione da parte della direzione sanitaria dell’Asl di Parma, avvenuta intorno alle 18.30 circa di lunedì, del decesso della donna per “emorragia cerebrale con segni di traumatismo esterno”. Si attendono gli esiti dell’autopsia che verrà eseguita a breve per chiarire i punti ancora suscettibili di approfondimenti dal punto di vista medico-legale.
Dalle indagini, condotte dai Carabinieri, sarebbe emerso un quadro di frequenti liti, anche violente, tra l’uomo, spesso sotto l’effetto di alcol, e la madre, tanto che la donna, in Italia da circa 10 mesi, avrebbe espresso il desiderio di ritornare in India perché aveva paura.
L’aggressione, l’origine del successivo decesso, sarebbe avvenuta il 2 agosto, quando la donna sarebbe stata colpita in maniera violenta al capo, riportando lesioni poi fatali.
Il fermo del 51enne si è reso necessario per scongiurare il pericolo di fuga dal momento che l’uomo, dopo il decesso della madre, avrebbe raggiunto un conoscente, lasciando l’abitazione e la provincia di Parma. (fotografia di repertorio)