Home app Sequestrati 5 cuccioli che vivevano tra escrementi e rifiuti: denunciato il proprietario

Sequestrati 5 cuccioli che vivevano tra escrementi e rifiuti: denunciato il proprietario

Cinque cuccioli di pochi mesi, che vivevano nel cortile di un magazzino, in condizioni igienico sanitarie pessime, tra escrementi e rifiuti, sono stati sequestrati. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’Oipa di Milano, le cui Guardie Zoofile sono intervenute,  congiuntamente ai veterinari di ATS Milano, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale, per soccorrere gli animali.

L’azione – scrive Oipa Milano nella nota – è scattata a seguito di una segnalazione urgente; al loro arrivo, gli agenti hanno trovato 5 cuccioli di pochi mesi di cani di taglia maxi (3 pastori del Caucaso e 2 Kangal) che vivevano nel cortile di un magazzino, ridotto in condizioni aberranti. Il pavimento era completamente ricoperto da uno strato di feci, che rendevano l’aria irrespirabile; i cuccioli avevano a disposizione solo acqua sporca e cibo sparso in terra insieme alle deiezioni. I cagnolini erano completamente sporchi e uno manifestava palese sofferenza: il cucciolo, infatti, perdeva sangue da una zampa e guaiva continuamente.
Il proprietario/detentore, risultato al momento fuori città, è stato denunciato per maltrattamento e detenzione incompatibile di animali. È stato quindi predisposto un sequestro penale d’urgenza di tutti i cuccioli: vista l’urgenza, sono stati contattati i Vigili del Fuoco, che hanno segato le sbarre del cancello per permettere agli operatori il recupero dei cani, subito ricoverati al canile sanitario competente.

Anche se interveniamo spesso per salvare animali in condizioni terribili -, puntualizza Fabio D’Aquila, Coordinatore Nucleo Guardie Zoofile OIPA di Milano – questo sequestro ci ha toccato particolarmente: questi cuccioli, tutte femmine, erano abbandonate a se stesse in un ambiente difficile perfino da descrivere, per quanto era sporco e maleodorante. Adesso riceveranno le cure di cui hanno bisogno e avranno sicuramente una seconda possibilità, ma è doloroso pensare che abbiano già patito così tanto, nonostante abbiano solo pochi mesi”.

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