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Antonello Venditti presenta “Tortuga”

 

Antonello Venditti ha appena pubblicato il suo nuovo album, “Tortuga”, subito balzato in vetta alla classifica dei dischi più scaricati da iTunes.
Il cantautore è stato ospite nei nostri studi per parlarci di quello che è il suo diciannovesimo lavoro.
Guarda l’intervista condotta da Clarissa Martinelli e Marco Marini.

TORTUGA

TRACKLIST

• COSA AVEVI IN MENTE
• NON SO DIRTI QUANDO
• TIENIMI DENTRO TE
• NEL MIO INFINITO CIELO DI CANZONI
• I RAGAZZI DEL TORTUGA
• TI AMO INUTILMENTE
• ATTENTO A LEI
• L’ULTIMO GIORNO RUBATO
• TORTUGA

Scopri le date del tour!

“Tortuga”, il nuovo album di Antonello Venditti, il diciannovesimo album di studio, non è un disco qualsiasi. No, Venditti questa volta ha dato fuoco alle polveri della sua creatività, dei suoi sentimenti. E c’è più verità in queste canzoni che in molte di quelle che vi può capitare di ascoltare ogni giorno nel nostro paese, “Tortuga” è uno di quei dischi per i quali già dal primo ascolto si ha la sensazione di sentire qualcosa di diverso. No, non è “avanguardia”, non ci sono sorprese se non quella di un’assoluta, totale, definitiva qualità musicale. Questo è il mainstream pop più preciso, definito, completo della musica italiana di oggi. Ed è fantastico che a mettere i suoni e i toni giusti sia Antonello, classe 1949, e non un giovane dell’era digitale, un cantautore che ha scritto alcune delle più belle pagine della canzone d’autore italiana e che ancora oggi, come dimostra con “Tortuga”, è in grado di mettere a segno brani di straordinaria forza.
Provate a prestare attenzione ai testi “In amore vince solo chi aspetta/L’ho imparato sulla mia pelle/E mentre ammetto alzo le spalle/Rassegnato come il sole/Dopo l’ennesimo temporale”, canta in “L’ultimo giorno rubato”, ed è difficile non immaginare che si tratti di vita vissuta in prima persona. Come in “I ragazzi del Tortuga”, dove Venditti torna a cantare le strade della sua città, Roma, prima di confessare il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato, non per sfuggirgli ma per riconnettersi con la sua storia. Venditti canta quello che sente, quello che prova, quello che ha vissuto e quello che vede. E lo fa come non lo faceva da tempo, senza fingere, senza furbizie.
Non c’è modo di sfuggire alla malia di Venditti, l’amore viene celebrato con sincerità e passione, con quel tanto di ovvietà per la quale ognuno può riconoscersi nelle canzoni dell’album, e con quella necessaria poesia che rende ogni canzone di Antonello un perfetto insieme di sentimenti e melodia. “Tortuga” è magnificamente ancorato al suono di Antonello, le canzoni sono scolpite nella roccia dello stile del cantautore romano. E al tempo stesso, pur nella familiarità di un suono e di uno stile perfettamente riconoscibile, c’è un Venditti nuovo, fresco, sorprendente. In grado di fare una cosa che pochi altri oggi sanno o possono fare: realizzare un disco che non conosce un momento di noia, che non prevede pause nell’ascolto, che mantiene con incredibile costanza un altissimo livello d’emozione e di forza espressiva. Sono canzoni perfette, una sola delle quali sarebbe bastata ad altri artisti per mettere a fuoco una stagione, un momento. E invece Venditti non si è accontentato, ha inanellato nove canzoni che possono vivere ognuna da sola e che insieme compongono un mosaico affascinante, divertente e colorato. E moderno. Si, “Tortuga” è l’album di Venditti più aderente ai tempi, perfettamente calato nella realtà di oggi, nei suoi ritmi, nei suoi suoni, nelle sue immagini. E non tragga in inganno il “divertimento” di “Ti amo inutilmente”, dove Venditti dimostra che è in grado di tenere il ritmo digitale anche con una mano sola, prendendosi in giro e prendendo in giro la moda di mettere insieme canzone e edm: Venditti considera la canzone una cosa seria, da trattare con rispetto e amore, considera il pop un’arte raffinata e difficile, per la quale vale la pena soffrire e faticare. In questo lavoro, in questa obbiettiva rinascita, Antonello ha avuto alcuni compagni di strada fondamentali. Uno, Alessandro Centofanti, recentemente scomparso, è stato molto di più di un compagno di strada per Venditti, è stato un musicista fondamentale nella carriera del cantautore, un amico in grado di capire le sfumature delle canzoni, di colorarle e animarle come nessun’altro, e anche in questo caso il suono del suo organo hammond è fondamentale nel definire l’universo sonoro dell’album. L’altro è Alessandro Canini, multistrumentista, autore, produttore, seduto al mixer e alla programmazione, alter ego di Antonello in tutto il percorso che ha portato alla realizzazione di “Tortuga”, specchio sonoro nel quale Venditti si è riflesso e dal quale ha preso spunto per volare più in alto, per rischiare di più, per mettere a fuoco meglio ogni brano di questo lavoro. Ma sono in molti ad aver collaborato a dare vita alle canzoni di Tortuga, da Danilo Cherni a Angelo Abate, da Adriano Lo Giudice a Maurizio Perfetto, da Amedeo Bianchi ai fratelli Corvini, da Gianni Savelli a Luca Vicini, musicisti che hanno saputo trovare sempre la nota giusta per interpretare i sogni musicali di Venditti e rendere ogni canzone un momento musicale unico.

“Tortuga” è un album da ascoltare con attenzione, senza dubbio una delle più belle collezioni di canzoni firmate da Antonello Venditti.

BIOGRAFIA COMPLETA

Nato a Roma (sotto il segno dei Pesci) l’8 Marzo 1949, Antonello Venditti si avvicina alla musica sin da giovanissimo. Dopo un primo periodo trascorso a prendere lezioni di pianoforte, Antonello matura un approccio più personale e inizia a scrivere canzoni, la prima delle quali è “Sora Rosa”. E’ lui stesso a presentarla agli amici del Folkstudio, il prestigioso ritrovo romano dell’allora nascente circuito folk impegnato giovanile come Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori.
Con loro Venditti inizia ad esibirsi in pubblico e a fare i suoi primi giri di concerti e con Francesco De Gregori nel 1971 realizza l’album THEORIUS CAMPUS (IT), nel quale ognuno dei due artisti ha a disposizione una facciata.

Dopo il successo di “Roma Capoccia”, Antonello Venditti si trasferisce a Milano per incidere il suo primo vero album come solista, L’ORSO BRUNO (1973, IT).
Segue il primo cambio di etichetta della sua carriera, che lo porta dalla IT alla RCA, allora un porto d’approdo per tutti i cantautori più innovativi della scena musicale italiana.
E proprio per la RCA Venditti incide in due giorni e due notti uno dei suoi album migliori, LE COSE DELLA VITA (1973, RCA), che prende il titolo da una delle sue più belle canzoni.
A quel disco segue un album decisamente più difficile e poco premiato come QUANDO VERRA’ NATALE (1974, RCA), nonostante la presenza di buone canzoni come “Campo De’ Fiori”, “A Cristo”, “Marta” e la title-track.
Ma in quell’anno Venditti pubblica un’altra canzone che si rivelerà cruciale per la sua carriera: si tratta di “Roma”, un brano romanista più che romanesco, che si presta comunque ad essere interpretato come una dichiarazione d’amore (e del resto non sarà né la prima né l’ultima) del cantautore alla sua città.

Per un nuovo album bisogna invece aspettare fino all’anno successivo quando esce LILLI (1975, RCA) disco fortunatissimo che arriva al numero uno in classifica. Nel 1976, all’ICMESA di Severo si verifica una fuga di gas altamente tossico, la diossina: il disastro ecologico e la tragedia umana che ne seguirono provocarono in Venditti una reazione che finì nell’album ULLALLA’ (1976, RCA), forse quello dai toni più arrabbiati e sgradevoli. L’album chiude la fase artistica che lo lega discograficamente alla RCA e inaugura un periodo di ripensamento e di silenzio.
Il ritorno sulle scene discografiche avviene con un nuovo contratto discografico ed un nuovo album SOTTO IL SEGNO DEI PESCI (1978, Philips), che lo riporta in vetta alla classifiche.
L’anno successivo esce BUONA DOMENICA (1979, Philips) è l’album che rispecchia un momento di travaglio personale con canzoni amare come “Donna in Bottiglia” e “Stai con me”, accanto a nuovi classici della produzione di Antonello come la canzone che dà il titolo all’album e “Modena”, forse una delle sue migliori di sempre con Gato Barbieri al Sax.

Nel 1982, arriva nei negozi SOTTO LA PIOGGIA (1982, Heinz) l’album che segna il debutto dell’etichetta discografica di Venditti, la Heinz Music, e di un sodalizio musicale – quello con il produttore Alessandro Colombini – che dura ancora oggi. I due producono una serie di album fortunatissimi e Venditti gode di una popolarità più vasta mai avuta che aumenta ancora, nel 1983, quando la Roma vince il campionato di calcio e tutta la città festeggia lo scudetto al concerto gratuito che Venditti per primo tiene al Circo Massimo. Da quell’ incredibile esibizione nasce il primo live della sua carriera CIRCO MASSIMO (1983, Heinz), che contiene uno splendido inedito “Grazie Roma”, un nuovo omaggio alla sua città e alla sua squadra. L’anno successivo per i fans di Venditti arriva CUORE (1984, Heinz) album impreziosito da canzoni come “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami”, “L’Ottimista” ecc.
Dopo un anno è la volta di una colonna sonora, quella per il film “Troppo Forte” di Carlo Verdone e di nuovo album di studio, VENDITTI E SEGRETI (1986, Heinz). Il percorso musicale prosegue con un album molto fortunato, “IN QUESTO MONDO DI LADRI” (1988, Heinz) che vende oltre 1.300.000 copie e che contiene, oltre alla title-track, un altro classico di Venditti, “Ricordati di me. Il fortunato decennio si chiude con una compilation, intitolata significativamente GLI ANNI ’80 (1990, Heinz). Ma Venditti non si ferma un attimo e torna sulle scene con BENVENUTI IN PARADISO (1991, Heinz), album che bissa il grande successo del suo predecessore vendendo quasi un milione e mezzo di copie.

“DA SAN SIRO A SAMARCANDA” (1992, Heinz) è il live che fa il punto sulle due anime di Antonello, quella del musicista di successo (San Siro come simbolo di tutti i concerti) e quella dell’uomo coinvolto nel sociale (Samarcanda era il titolo del programma tv di Michele Santoro che si collega in diretta al concerto).
Passano tre anni di silenzio prima di rivedere Antonello Venditti in azione con un nuovo album di studio “PRENDILO TU QUESTO FRUTTO AMARO” (1995, Heinz) che contiene la Hit “OGNI VOLTA.
Dopo il tour, per Antonello è ora di realizzare un sogno che accarezza da molto tempo: incidere le proprie canzoni accompagnato da un’orchestra sinfonica.
Nasce così ANTONELLO NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (1997, Heinz), rilettura dei suoi principali classici insieme alla Bulgarian Simphony Orchestra di Sofia, diretta dal maestro Renato Serio.

L’8 Marzo 1999 Antonello Venditti festeggia il suo cinquantesimo compleanno insieme agli studenti dell’Università di Roma “La Sapienza”, con un incontro concerto organizzato da Enrico Menduri, ordinario della cattedra di Sociologia. E’ l’occasione per ritirare il diploma di laurea in Giurisprudenza che Venditti aveva conseguito nel 1973 ma mai ritirato. E’ un periodo di profonde riflessioni e intuizioni per l’artista romano che scrive altre canzoni per un nuovo album. Il 24 Settembre del 1999 esce così GOODBYE NOVECENTO (1999, Heinz), un album che affronta le principali tematiche di fine millennio, rispondendo a dubbi e perplessità con la passione e la fiducia negli uomini da sempre care a Venditti.
Nel Novembre 2000 Antonello Venditti pubblica per la prima volta un disco che raccoglie tutte le sue più belle canzoni d’amore, intitolato SE L’AMORE E’ AMORE…(2000, Heinz) record di vendite nelle compilation (oltre 500.000 copie).

Nel Giugno 2001 Antonello Venditti raduna oltre un 1.700.000 persone (dato della Questura) in occasione del suo nuovo concerto al Circo Massimo, organizzato per celebrare e festeggiare il terzo scudetto della Roma (che fa segnare il record italiano delle presenze per un evento live). Da quella straordinaria giornata di gioia e di musica nasce l’album live CIRCO MASSIMO 2001 (2001, Heinz) che balza subito in testa alle classifiche di vendita.

Ad Ottobre 2003 Venditti pubblica dopo circa quattro anni un nuovo album da studio “CHE FANTASTICA STORIA E’ LA VITA”, otto nuovo brani più una long version del brano che dà il titolo al cd contenente un magistrale “solo” di Gato Barbieri che torna a collaborare con Antonello e un duetto con Francesco De Gregori (“Io e mio fratello”).

Il 24 Novembre 2006 esce “DIAMANTI”, la raccolta più completa e ricca (46 brani in 3 cd) della lunga serie di successi del cantautore romano che ad oggi ha superato le 250.000 copie vendute.

Dopo un anno dall’uscita di DIamanti, nel novembre 2007 I fans di Venditti si vedono regalare un nuovo studio album DALLA PELLE AL CUORE.
Nove canzoni scritte dal cantautore romano con ospiti speciali come Gato Barbieri al sassofono e Carlo Verdone alla batteria. La scaletta include “Dalla pelle al cuore” singolo e video di grande successo, “Piove su Roma”, “Scatole vuote”, “Indimenticabile” (il cui videoclip vede la partecipazione speciale del figlio di Antonello, Francesco Venditti, stimato giovane attore del cinema italiano di questi anni) , “Giuda”, “Tradimento e perdono”, “La mia religione”, “Regali di Natale”, “Comunisti al sole”.

Il 2009 è un anno importante per Antonello che celebra la sua straordinaria carriera quarantennale e il suo sessantesimo compleanno con uno special doppio CD, collezione delle sue canzone più famose tutte dedicate alle donne.
Oltre ai suoi grandi classici, LE DONNE contiene le versioni originali di alcune delle hit che sono state raramente suonate dal vivo o incluse in altre raccolte: “Sora Rosa” (la primissima composizione di Antonello), “Donna in bottiglia” ( per la primissima volta inclusa in un suo greatest hits), “Una stupida e lurida storia d’amore” (da uno dei primi album), “Lilly” ( una canzone che sottolinea il talento poetico e interpretativo di Antonello rispetto a temi drammatici) , “Settembre” e “Le cose della vita”, due brani in cui il cantautore è accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sofia.

Ad ottobre 2011 il singolo “Unica (Mio danno ed amore)” anticipa l’uscita, il 29 novembre, dell’omonimo album. L’8 (giorno del suo compleanno) e il 9 marzo 2012 inizia dal Palalottomatica di Roma l’Unica tour 2012, che fa una tappa speciale il 9 luglio all’Arena di Verona.

Durante il 2013 Antonello viene premiato da UNIMARCHE per “alti meriti artistici”, nell’ambito della manifestazione Musicultura dove si esibisce dal vivo allo Sferisterio di Macerata.

Nel 2014 il cantautore parte per il tour di 18 date “70.80 Ritorno al Futuro” dove ridà voce ai suoi brani più amati composti tra gli anni ’70 e ’80, ad accompagnarlo sul palco una band ristretta formata da Alessandro Centofanti (organo, tastiere e pianoforte), Danilo Cherni (tastiere), Alessandro Canini (batteria, basso e chitarra acustica) e Amedeo Bianchi (sax). Alla fine del tour, il 10 giugno 2014, esce il doppio cd live intitolato proprio ” 70.80 Ritorno Al Futuro” e che include cinque brani suonati l’8 e il 9 marzo a Roma in due serate intitolate “La Festa”, in occasione del suo 65º compleanno. Questi cinque brani sono stati suonati insieme al suo vecchio gruppo, Stradaperta, composto da Renato Bartolini (chitarra acustica, mandolino e chitarra elettrica), Rodolfo Lamorgese (chitarra acustica e armonica), Claudio Prosperini (chitarra elettrica) e Marco Vannozzi (basso).

L’8 marzo 2015, giorno del suo 66º compleanno, il singolo “Cosa avevi in mente” anticipa la pubblicazione dell’album “Tortuga”, in uscita il 21 aprile. Grande è inoltre l’attesa per il ritorno live del cantautore, il 5 settembre 2015, allo Stadio Olimpico di Roma.

 

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