Home app Arriva a Bologna per una truffa telefonica: 16enne arrestato dai Carabinieri

Arriva a Bologna per una truffa telefonica: 16enne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato il presunto responsabile di una tentata truffa. È successo in via Francesco Roncati: la Centrale Operativa dei Carabinieri ha ricevuto la telefonata di una donna che chiedeva aiuto per una truffa che si stava consumando proprio in quel momento.

In particolare, la donna riferiva ai Militari che entrando in casa, aveva sorpreso il marito impegnato in una doppia telefonata (telefono fisso e smartphone) in modalità vivavoce, con due interlocutori che, spacciandosi per Carabinieri, chiedevano una cauzione per evitare il carcere al figlio, rimasto coinvolto in un incidente stradale. Resasi conto che il marito era al telefono con dei truffatori, la donna, per non farsi sentire, si è allontanata e ha telefonato ai Carabinieri, quelli veri, raccontando loro quello che stava accadendo. I Militari si sono precipitati a casa della donna per fermare il presunto truffatore: il finto Carabiniere addetto al ritiro della cauzione. Nella tecnica del finto incidente stradale, infatti, dopo la telefonata col primo truffatore che non è in zona, entra in scena il secondo che si presenta fisicamente davanti alla porta per ritirare la cauzione richiesta. Il copione è sempre lo stesso e fortunatamente, grazie alla campagna di prevenzione delle truffe, avviata dall’Arma dei Carabinieri, molti cittadini non ci cascano più. Così, quando si è presentato alla porta della famiglia di via Roncati, è stato “accolto” dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile che lo avevano preceduto, aspettandolo in casa.

L’entusiasmo per l’arresto in flagranza di reato è stato ridimensionato dall’età del presunto responsabile che ha sorpreso anche i Militari: si tratta infatti di un 16enne, residente al Sud. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il 16enne, arrestato dai Carabinieri, è stato accompagnato in una struttura della giustizia minorile, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In seguito, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità. (fotografia d’archivio del Comando Provinciale Carabinieri Bologna)

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