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Cashback: si va verso lo stop a luglio?

La proposta, partita da Claudio Durigon, sottosegretario al ministero dell’Economia Claudio Durigon, è incentrata a risparmiare quasi 3 miliardi che potrebbero essere utilizzati per rafforzare le proposte del Decreto Sostegni. Ancora non è stato deciso nulla in merito sul programma di rimborsi sviluppato per incentivare i pagamenti elettronici.

Era stata una delle proposte del governo Conte e ora potrebbe vedere la fine dopo i primi sei mesi di utilizzo o, nel caso migliore, un forte ridimensionamento. Il Cashback, operazione partita a gennaio dopo una sperimentazione nel periodo natalizio, prevede un rimborso del 10% se si utilizzano carte di credito, prepagate, carte di debito, bancomat e app di pagamento negli acquisti di tutti i giorni. Il massimo rimborso previsto è di 300 euro l’anno, fino a 150 euro ogni semestre a chi ha effettuato almeno 50 pagamenti, con un massimo rimborso di 15 euro per ogni transazione.

Per ora si sta ipotizzando la chiusura del programma a luglio e, come alternativa, solo la chiusura del Super Cashback (misura riservata solo ai primi 100.000 cittadini con più transazioni, con un rimborso di 1.500 euro ogni semestre). Fino ad ora hanno aderito al Cashback oltre 8 milioni di italiani, con più di 318 milioni di transazioni elaborate.

1 commento

  1. Qualsiasi persona sana di mente capisce che, vista la situazione (un milione di poveri in più!), il Cashback andrebbe semmai ampliato, altro che eliminato!!!

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