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Damiano David a Milano con Cremonini: “L’Italia è l’unico posto che ancora mi fa tremare”

Ieri sera Damiano David ha incantato l’Unipol Forum di Milano, nel primo dei tre concerti italiani previsti nel suo “Funny Little Fears World Tour”, mentre sabato 11 e domenica 12 ottobre sarà in scena al Palazzo dello Sport di Roma.

Davanti a oltre 10mila fan, Damiano ha provato a spiegare perché ha scelto la carriera da solista, dopo le polemiche nate dai commenti fatti sul palco di Londra, e che l’amore per i Maneskin non è finito.

“Posso dire che l’Italia è l’unico posto che mi fa cagare sotto? Ci tengo a fa’ bella figura”, ha esordito l’artista dopo aver intonato le prime canzoni in scaletta. “La mia carriera è iniziata cantando cover per strada mi piace farle”, ha proseguito annunciando “Locked Out of Heaven” di Bruno Mars. Ma la cover che ha emozionato il pubblico è stata quella di “La nuova stella di Broadway”, con l’arrivo a sorpresa di Cesare Cremonini sul palco.

Damiano ha poi voluto spiegare come è stato strutturato lo spettacolo, diviso in più parti: “La prima rappresenta i primi anni di carriera, dove è stato tutto bello e facile, la cosa più bella che la vita potesse darmi. Poi sono cresciuto e qualcosa si è rotto, ho capito che non potevo essere capito per come volevo essere capito. E questo sentimento non ha niente a che fare con gli altri componenti della band, era mio. E per poterlo risolvere non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo, non perché l’amore è finito o ci odiamo, ma perché solo io potevo risolverlo”, allontanando così i dubbi riguardanti litigi interni ai Maneskin.

Infine ha spiegato come è nato il suo album, “Funny Little Fears”: “Questo disco mi ha fatto capire che ero triste perché la mia vita era perfetta ma non era la mia idea di perfezione, era di qualcun altro. E non degli altri componenti della band, ma di un me stesso più giovane, molto meno maturo, che non aveva una cazzo di idea su cosa voleva fare nella vita. E ancora non ce l’ho, ho 26 anni e sto provando cose. Mi piace vivere la mia seconda vita iniziata con questo disco perché ho capito tante cose e adesso è qualcosa di molto vicino alla mia idea di perfezione”.

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