Non è un segreto che Elisa ha a cuore l’ambiente e, a maggior riprova, ha presentato quello che sarà il primo concerto totalmente all’insegna del green. Per la sua prima volta a San Siro, il prossimo 18 giugno, l’artista propone una produzione a impatto ridotto utilizzando materiali riciclabili, biocombustibile e una campagna di sensibilizzazione.
Elisa ha spiegato: “Mi piacerebbe che i protocolli adoperati per il nostro concerto diventassero normali. La situazione nel nostro Paese la vediamo, poi sembra diabolico, ma la parola sostenibilità suona astratta e pare pericoloso parlarne perché costa, ma costa ancora di più se a farla siamo in pochi: il momento del dispendio maggiore è all’inizio, poi torna tutto indietro anche in termini economici… Oggi parlare di sostenibilità e ambiente solo con le intenzioni, di fronte al troppo negazionismo che viene anche da capi di governo influenti, non basta. La situazione è talmente grave, ci sono affermazioni così irresponsabili che la risposta deve essere concreta”.
Il live sarà l’occasione per rivivere tutta la carriera di Elisa, dagli esordi a fine anni ’90, passando per la sua vittoria al Festival di Sanremo con “Luce”, fino all’ultimo singolo, “Nonostante tutto”, con Cesare Cremonini che salirà insieme a lei sul palco di San Siro. Tutto lo spettacolo sarà creato apposta per consentire all’artista di raccontarsi oltre che cantare i suoi più grandi successi. “Un concerto lungo, almeno sulle tre ore, senza battere Claudio Baglioni: lui è l’infinito”, ha svelato con un sorriso.
Il concerto sarà l’occasione per sperimentare soluzioni ecosostenibili a partire dalla promozione della mobilità sostenibile con il potenziamento dei mezzi pubblici in occasione dell’evento, la raccolta differenziata all’interno e fuori dallo stadio San Siro con il supporto dell’azienda dei servizi ambientali di Milano, l’utilizzo di biocombustibile Hvo al posto del gasolio, con una riduzione stimata del 70% delle emissioni, e una campagna di riuso dei vestiti.
Il progetto però non termina con lo spettacolo, ma a pochi chilometri da San Siro, su un’ex cava, sorgerà Plantasia: un parco urbano che nascerà grazie alla fito-bonifica. “Abbiamo avviato una raccolta fondi con il supporto di Fondazione Cariplo, che raddoppierà quanto verrà raccolto. Sarà un parco vero, con alberi che assorbiranno le tossine del terreno. Ma sarà anche un parco sonoro: diffonderà musica classica, perché le piante rispondono positivamente a certe frequenze. Lo chiameremo Plantasia”, racconta Elisa e conclude: “Ci è sembrato perfetto: questo parco nasce proprio per restituire qualcosa alla terra e alla città”.
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