Home app Eurovision 2026: lascia anche l’Islanda, a rischio il Portogallo

Eurovision 2026: lascia anche l’Islanda, a rischio il Portogallo

Anche l’Islanda ha detto no all’Eurovision Song Contest, che si terrà a Vienna dal 12 al 16 maggio. Dopo la conferma della partecipazione di Israele dopo l’assemblea dell’European Broadcasting Union (EBU), che organizza il festival e riunisce tutte le reti nazioni europee, Spagna, Irlanda, Paesi Bassi e Slovenia si sono ritirate dalla prossima edizione.

Ora anche l’Islanda ha deciso di non partecipare e nel comunicato rilasciato da RÚV si legge: “Abbiamo deciso di non participare all’Eurovision Song Contest di Vienna, in Austria il prossimo anno. La partecipazione del broadcaster israeliano KAN al concorso ha creato divisioni sia tra i membri della European Broadcasting Union, sia tra il pubblico. Partecipare non sarebbe né una fonte di gioia, né un messaggio di pace”. Inoltre nel comunicato si spiega che la questione “ha già danneggiato la reputazione del Contest e dell’EBU”.

E ora sarebbe a rischio anche il Portogallo. Il paese seleziona i cantanti che andranno all’Eurovision tramite il Festival da Canção, ma 11 partecipanti su 16 hanno firmato un comunicato congiunto in cui dichiarano che si rifiuteranno, in caso venissero selezionati, di rappresentare il Portogallo se Israele sarà presente: “Non accettiamo di essere complici della violazione dei diritti umani”, si legge nella nota stampa.

L’Italia invece assicura la sua partecipazione al festival canoro: “In qualità di membro dei Big Five (con Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, ndr), l’Italia è da sempre tra i Paesi che hanno creduto e investito nell’Eurovision Song Contest, contribuendo in modo significativo, anche economicamente, al suo sviluppo e al suo successo internazionale. Negli ultimi anni il nostro impegno è cresciuto costantemente, a testimonianza del valore che attribuiamo a un evento che rappresenta la più longeva manifestazione musicale internazionale, capace di unire culture diverse in una celebrazione comune. L’impegno di Rai all’interno della competizione è conferma della volontà di rafforzare il ruolo dell’Italia nella promozione di musica, cultura e spettacolo a livello internazionale. In questa ottica Rai, nel dibattito all’interno di EBU, ha sostenuto la partecipazione del broadcaster pubblico israeliano Kan alla prossima edizione”, si legge nel comunicato della Rai.

Come già comunicato, l’EBU annuncerà la lista ufficiale dei paesi partecipanti prima di Natale. Ci saranno altri boicottaggi?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here