Dal caffè all’aperitivo, fino alla cena con l’autore: la letteratura incontra la convivialità nel cuore di Verona. In novembre debutta la prima tappa di un viaggio triennale, tra narrativa e gusto
C’è un tempo in cui le storie vogliono uscire dalle pagine, camminare tra la gente, respirare il profumo del caffè e mescolarsi al tintinnio dei bicchieri. Quel tempo è novembre, quel luogo è Verona, e quell’occasione è Bookwalk, il primo festival letterario conviviale diffuso nei locali della città.
Dal 12 al 18 novembre, i libri non resteranno sugli scaffali: entreranno nei caffè, nei ristoranti e nei locali storici di Verona per incontrare le persone là dove la vita accade, attorno a un tavolo.
Un modo nuovo di vivere la letteratura: intimo, urbano, autentico. È la prima volta in Italia.
Bookwalk, il cui fil rouge di questo primo anno è il tema “senza radici non si vola”, unisce cultura e convivialità, radici e visione. Sette giorni di appuntamenti e trenta scrittori per riscoprire il piacere di leggere e di ascoltare, in un ritmo slow, tra caffè struggenti, tea royal, cene con l’autore, aperitivi letterari, brunch e reading party, fino a un convegno sull’editoria e un laboratorio di scrittura sensoriale.
Anna Martellato, ideatrice e direttrice artistica del Festival:
Michael Cortelletti, Food Democracy, co-organizzatore di Bookwalk:
Ideazione e sostenitori
Bookwalk nasce da un’idea della giornalista e scrittrice Anna Martellato, ed è realtà grazie al sostegno e alla collaborazione di Food Democracy, che ne è anche l’organizzatore, il gruppo di ristorazione guidato da Michael Cortelletti, da sempre promotore di cultura, convivialità e valorizzazione dei talenti e dei luoghi di Verona.
Il festival è possibile grazie al sostegno di AGSM AIM, main partner dell’iniziativa, che condivide la visione di un’energia capace di illuminare anche le parole.
Accanto a loro, Inlingua Verona, sponsor dell’intero festival, e una rete di partner di viaggio – artigiani, librerie e realtà locali – che con cura e passione contribuiscono a rendere unico ogni appuntamento.
Le parole e i luoghi
Casa Mazzanti Caffè in Piazza Erbe, la Sala Futurista del ristorante Olivo1939 e locali storici come Impero, La Costa in Bra, Altro Impero e il suggestivo Re Teodorico diventeranno scenari vivi, dove le storie e gli autori incontrano i lettori e si intrecciano con i profumi e le atmosfere di Verona.
Un festival, tante voci
Trenta autori in sette giorni: dai nomi noti della narrativa come Wanda Marasco, vincitrice del Premio Campiello, Antonio Caprarica, Cristina Caboni, Paola Calvetti, Simone Tempia, Silvia Montemurro, Elisa Motterle, Romina Casagrande e, in arrivo dagli USA, David Blixt, fino alle nuove firme della narrativa italiana.
Accanto a loro, giornalisti, editor, docenti e talent scout nel convegno “La qualità della leggerezza: informazione ed editoria tra marketing e contenuti”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona e accreditato come corso di formazione all’Ordine dei Giornalisti.
Un cammino triennale
Bookwalk è un progetto triennale (2025–2027) che parte dalle radici per arrivare al volo.
Il tema di questa prima edizione, “Senza radici non si vola”, celebra l’appartenenza, la memoria e la forza delle parole.
Il simbolo scelto è il punto e virgola: segno di riflessione, pausa e rinascita. Come le storie e, in fondo, anche la vita.
Tutte le informazioni e il programma completo su bookwalk.it

Dichiarazioni.
Federico Testa, presidente AGSM AIM, main sponsor di Bookwalk: “Sostenere Bookwalk è per AGSM AIM motivo di orgoglio poiché significa credere in un progetto che mette al centro la cultura e la sua energia, che illumina e crea legami. Il tema di quest’anno, “Senza radici non si vola”, è a noi particolarmente caro poiché rappresenta l’importanza e la forza delle origini, e la consapevolezza che il futuro del Gruppo nasce dal rispetto e dalla valorizzazione di queste”.
Richard Collins, direttore Inlingua Institute e Presidente Dual Diploma Italy USA, sponsor di Bookwalk: “Come scuola, crediamo che la cultura non sia un ornamento, ma un modo concreto di creare comunità, di avvicinare le persone, di ampliare lo sguardo sul mondo. Bookwalk porta la letteratura fuori dai luoghi tradizionali, la fa vivere nei caffè, nei ristoranti, nelle piazze: la riporta tra la gente, dove può davvero generare incontro, dialogo e cambiamento. Per questo abbiamo deciso di esserci. Crediamo profondamente in una Verona che coltiva la curiosità e l’ascolto, e Bookwalk è un progetto che incarna esattamente questo spirito. È un festival che non solo si guarda, ma si vive.”
Michael Cortelletti, Food Democracy e organizzatore della rassegna: “Abbiamo scelto di aprire le nostre porte alla letteratura perché crediamo in un festival democratico, accessibile, che si vive davvero: seduti a un tavolo, condividendo un piatto, un bicchiere, una storia.
Verona ha una tradizione di ospitalità e di socialità che è parte della sua identità più profonda; con Bookwalk questa identità si rinnova, si espande e si contamina di storie.
Per noi è un impegno concreto, ma anche un entusiasmo sincero: quando la cultura si intreccia alla vita quotidiana, succede qualcosa di bello. E noi siamo qui per farlo accadere.”
Andrea Faltracco, Ad di Neri Pozza, casa editrice partner di Bookwalk: “Siamo orgogliosi di partecipare a questa nuova iniziativa come casa editrice ospite. Ogni nuovo progetto che abbia come protagonista il libro è degno di attenzione e sostegno ma il progetto Bookwalk lo è ancora di più dal momento che porta il libro, la lettura, nelle strade, nelle piazze, nei caffè, nel cuore di Verona. La casa editrice Neri Pozza ne è pienamente convinta in quanto crede fermamente che la cultura si formi dall’incontro delle persone in uno spazio fisico. Il luogo è uno spazio fisico e relazionale che contribuisce a definire la cultura e l’identità di una comunità, mentre la cultura si esprime e si trasmette attraverso gli spazi che le persone occupano e “abitano”. Un evento itinerante, diffuso, condiviso come questo è per questi motivi un evento altamente culturale e merita il sostegno delle istituzioni, degli operatori del mercato librario e degli stessi lettori. Neri Pozza, uno dei principali editori di narrativa e saggistica letteraria, crede fermamente nell’importanza degli spazi e della comunità per creare e veicolare cultura: appena due anni fa ha rilevato la storica libreria indipendente milanese Il Trittico di via san Vittore, ristrutturandola e rilanciandola. Inoltre a breve verrà aperto, a fianco della libreria in un ex negozio di frutta e verdura, un centro multifunzionale dedicato alla letteratura: spazio per presentazioni di libri, spazio didattico per insegnare i mestieri del librario e di editore, spazio per conferenze, sala riunioni della nostra casa editrice. Neri Pozza è pertanto felice ed entusiasta nel partecipare a questa importante iniziativa che ha l’obiettivo di creare tanti “luoghi” ove possa essere vissuta la letteratura, alimentando una comunità viva, animata, che possa “vivere” il libro e contribuire alla rinascita culturale che parta da spazi e persone.
Federica Formiga, referente della rettrice per la formazione continua e il post lauream: “L’incontro inserito nel festival Bookwalk è stato patrocinato dal dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona, attento alle trasformazioni del mondo editoriale. Il dipartimento offre il corso di laurea magistrale in Editoria e Giornalismo e il master in Editoria da me diretto, nella convinzione che la formazione debba essere continua e capace di accompagnare i cambiamenti del settore.
Il convegno, accreditato dall’Ordine dei Giornalisti come evento formativo grazie al riconoscimento dell’Ateneo quale ente terzo formatore, conferma l’impegno dell’Università di Verona nella crescita professionale e culturale. I percorsi proposti rispecchiano quanto emerso nel dibattito: i contenuti hanno bisogno non di rumore, ma di consapevolezza e di quella leggerezza profonda e rigorosa che sola può dare senso alla comunicazione.”
Anna Martellato, direttrice artistica e ideatrice Bookwalk: “Portiamo la letteratura dove la vita accade — nei caffè, nei locali, nei ristoranti, ai tavoli dove le persone si incontrano davvero. Vi invito a venire a vedere cosa succede quando mettiamo uno scrittore e un lettore alla stessa altezza, senza palchi, senza distanza: succede qualcosa di vivo.
Senza radici non si vola è il filo conduttore di questa prima di tre edizioni: celebriamo le nostre storie come radici vive. Non celebriamo i libri: li viviamo. Ecco perché chi viene, non assiste, ma partecipa.”











