di Patrizia Santini
Saranno effettuati degli scavi dove ieri l’elettromagnetometro ha individuato delle anomalie nel terreno analizzato. Ieri infatti è stato il primo giorno di utilizzo del sofisticato strumento che permette di rilevare oggetti, corpi o resti umani sino a 5 metri sotto terra.. Lo strumento è stato installato su un drone per sorvolare e analizzare gli ettari di terreno intorno all’azienda agricola per la quale il padre della 18enne, Shabbar Abbas lavora da tempo e dove risiede anche la famiglia.
Ricordiamo che per il presunto omicidio di Saman sono state indagate 5 persone, i genitori ora in Pakistan, lo zio ritenuto l’esecutore materiale tutt’ora latitante e due cugini della 18enne, uno dei quali è stato arrestato in Francia, e che dopo il via libera delle autorità francesi all’estradizione, da ieri è a disposizione delle autorità italiane. Ad arrestarlo il 29 maggio scorso a Nimes, la Polizia francese su mandato di arresto europeo.
Alla criminologa Roberta Bruzzone ho chiesto un commento proprio sugli esiti ancora negativi delle ricerche
Ora c’è anche l’ultima telefonata che Saman ha fatto al suo fidanzato in cui la giovane gli dimostrava tutta la sua preoccupazione in funzione anche dei discorsi ascoltati furtivamente in casa.
E come potrebbero averla convinta i genitori a seguirla quella sera?
Come mai il fidanzato, pur essendo lui stesso un giovane pakistano, quindi ben consapevole delle tradizioni d’origine, non si sia allarmato soprattutto dopo l’ultima telefonata ricevuta da Saman, in cui lei gli confessava tutti i timori di una possibile tragica fine?
In tutto questo è inquietante la figura della madre. Che ruolo ha avuto in questa tragica vicenda?
