Home Magazine Buon Compleanno Vip Buon Compleanno Bryan Adams

Buon Compleanno Bryan Adams

“Non sono mai stato innamorato dell’idea di essere una celebrità”

Così descriveva se stesso il nostro rocker canadese di nascita, ma da genitori inglesi, che oggi, 5 novembre, festeggia i suoi 60 anni che porta egregiamente in piena attività.

E’ infatti anche questo 2019 pieno di impegni e novità ad iniziare dal suo nuovo album “Shine a Light” uscito il 1° marzo dopo ben 4 anni di assenza. L’ultimo lavoro “Get Up” risale al 2015.

A sostegno della sua ultima fatica il rocker canadese, nei primi mesi dell’anno, ha dato il là ad un tour mondiale che lo porterà anche in Italia. Dopo le tappe dell’anno scorso a Padova e Montichiari nel bresciano, il 14 dicembre si esibirà all’Unipol Arena di Bologna e la sera dopo al Forum Assago di Milano.

Tornando invece alla citazione di apertura, nonostante il pensiero maturato sull’essere o meno una celebrità, bisogna riconoscere (sono dati di fatto) che Bryan non solo è riuscito ad ottenere un gran successo, ma il suo è stato un travolgente successo, tanto esteso nel mondo da accompagnarlo ancora oggi. Il 2017 per esempio è stato molto intenso per lui, impegnato appunto in un ennesimo tour mondiale. E a settembre sempre del 2017 ha comunicato tramite social (che ve lo sto a dire) la pubblicazione di una nuova compilation, ‘Ultimate’ contenente 19 grandi successi e due inediti.

Una performance che ricorda molto Bruce Springsteen, un piacere che, navigando nel web, è stato confermato in una esibizione che ha permesso ai due rocker di esibirsi insieme. Un vero spettacolo

A maggio dello scorso anno  invece è stata la guest star al matrimonio dell’anno, quello tra il Principe Harry e Meghan Markle.

Leggendo note su di lui ci sono cose davvero curiose, come quella del tutto musicale che lo avrebbe visto batterista. Il suo sogno infatti era afferrare le bacchette e battere il tempo. La retromarcia sullo strumento fu causata dal regalo di poca qualità dei genitori. La batteria infatti che gli arrivò col fiocco sopra, in pochissimo tempo si ruppe. E lui tornò alla chitarra. La sua prima gli fu regalata dallo zio a 10 anni, ma a proposito di questo strumento che ancora lo accompagna, disse

«Ci sono molte ragioni per cui ho voluto comprare una chitarra: una di queste era l’album Machine Head dei Deep Purple

Le casualità nella vita di Adams sono numerose e tutte hanno prodotto passi avanti.

Come ad esempio quando a 14 anni si presentò alla sua prima audizione per entrare nella band di un compagno di scuola, David Taylor. L’audizione non andò bene, ma il compagno di scuola molti anni dopo entrerà a far parte della band di Bryan come bassista.

E ancora, fu casuale, grazie ad un’amica comune,  l’incontro nel 1978 con Jim Vallance col quale inizierà a collaborare scrivendo moltissime canzoni.

Ma torniamo alla carriera del nostro festeggiato molto ben nutrita di soddisfazioni:

Tutto ha inizio nel ’91 quando il suo singolo “Everything I Do it for You” rimane per 16 settimane consecutive al top della classifica dei singoli in Gran Bretagna.

Il suo successo discografico raggiunge gli apici in molti Paesi nel Mondo e in oltre 35 anni di carriera ha venduto più di 100 milioni di dischi. Con Vallance ha firmato brani per i più grandi artisti suoi colleghi come i Kiss, Tina Turner, i Motley Crue, Joe Cocker, Céline Dion, Rod Stewart, Bonnie Tyler, solo per citarne alcuni.

Svariati sono i riconoscimenti e nomination che ha ricevuto per il suo impegno nella musica. Tre volte addirittura è stato candidato al Premio Oscar. Senza dimenticare il suo impegno sociale: nel 2004 ha fondato la Bryan Adams Foundation che ha l’obbiettivo di aiutare a migliorare l’educazione per le persone di tutto il mondo.

Accanto a lui in questa bella e impegnativa avventura c’è Alicia Grimaldi, sua compagna oltre che sua assistente personale e curatrice della Fondazione. Da lei ha avuto i suoi due figli, nel 2011 è nata Mirabelle Bunny e nel 2013 Lula Rosylea.

Un altro importante ambito nel quale si muove da anni e con grande successo è quello della fotografia che lo ha portato a collaborare con le più importanti riviste, a firmare campagne pubblicitarie, fotografare grandi personaggi. Una tra tutti, la Regina Elisabetta II°

Infine è possibile riconoscere due respiri musicali nei quali ha preferito muoversi in tutti questi anni. Il ciclo degli anni ’80 infatti si è chiuso su un rock più spensierato e più ‘hard’, e ha lasciato spazio ad un pop rock che spesso si è trasformato in ballate soft-rock.

Chiudiamo con una chicca presente nell’ultimo album “That’s How Strong Our Love Is” che lo vede duettare con l’indiscussa star del pop latino, Jennifer Lopez

Patrizia Santini

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here