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Concentrico Festival

Concentrico Festival

Quando

07/06/2025 - 14/06/2025    
Tutto il giorno

Dove

centro storico
centro storico, Carpi, Modena, 41012

Tipologia evento

Il palcoscenico più grande d’Italia, di nuovo in centro.

Al via la decima edizione di Concentrico Festival: un festival transdisciplinare, intergenerazionale, diffuso e site-specific, che dal 7 al 14 giugno 2025 trasformerà il centro storico di Carpi (MO) nel palcoscenico più grande d’Italia.

In nove edizioni, Concentrico Festival ha registrato la presenza di 97.000 spettatori, 266 spettacoli, 101 compagnie teatrali nazionali e internazionali con la partecipazione di 587 artiste e artisti, 15 prime nazionali, abbracciando il teatro a 360° (dalla prosa al circo contemporaneo, passando per spettacoli di piazza, teatro ragazzi e danza urbana) e aprendo una finestra sul mondo musicale e sulla sperimentazione artistica contemporanea. Nato nel 2015 come festival di teatro all’aperto, Concentrico si propone di abbattere ogni barriera materiale e sociale per favorire una maggiore fruizione dell’arte e della cultura. Il festival porta la cultura verso gli spettatori per creare un punto di incontro e scoperta, fra le persone, gli artisti e la città che lo ospita; un confronto tra il pubblico e il territorio che permetta di vivere un’esperienza sociale, e non solo di intrattenimento.

La X edizione sarà diffusa nel centro storico della città di Carpi e avrà 3 luoghi di riferimento: Piazza Martiri sarà il palcoscenico per gli spettacoli tout public; i Giardini del Teatro Comunale ospiteranno lo chapiteau e Concentrico Junior, l’area dedicata ai più piccoli e in Piazza Re Astolfo sorgerà l’Arena interamente progettata e costruita per il decennale del Festival dove andranno in scena spettacoli teatrali, danza e concerti. Anche quest’anno non mancherà il servizio food & drink che troverà la sua collocazione all’interno del Cortile di Levante dove prenderà spazio Concentrico Plus con musica e performance e il cortile d’Onore di Palazzo Pio farà da cornice a una prima nazionale. Il Festival inoltre presenterà una particolare attenzione nei confronti di diversi progetti sociali che verranno ospitati durante la manifestazione.  

“Concentrico compie dieci anni e non ci sembra vero. Una storia che in questi dieci anni è diventata parte del nostro vissuto personale e in parte anche del racconto del nostro territorio. Ed è proprio da qui che vogliamo partire: dalle storie, dall’incontro e l’intersezione con le vite degli altri – spiega Maddalena Caliumi, presidentessa dell’associazione culturale AppenAppena Aps – Il programma della decima edizione ci porterà a scoprire e affrontare molteplici vite. Ci condurrà attraverso storie personali e storia collettiva, verso paesaggi, luoghi e suoni senza confini. Non ci sono regole per conoscere e riflettere, non c’è una linea netta che porta al futuro ma un percorso fatto delle storie di ogni giorno. Questi sono i nostri primi dieci anni vissuti intensamente, questa la nostra storia.”

La grande novità del decennale sarà l’Arena Aimag che verrà costruita in Piazza Re Astolfo, la cui programmazione e realizzazione è sostenuta dai main sponsor e sostenitori storici della manifestazione Aimag Spa e Sinergas Spa, che proporrà ogni sera un evento diverso.
Aprirà la rassegna la  Compagnia Licia Lanera – sabato 7 giugno – con Altri Libertini: tre racconti tratti dall’omonimo libro di Pier Vittorio Tondelli che diventano una sola voce scenica, in un viaggio teatrale tra rabbia, solitudine e desiderio. I corpi degli attori abitano la scrittura con autenticità feroce, confondendo biografia e finzione, evocando un’epoca e insieme un disagio generazionale eterno. Un atto vivo, politico ed emotivo. Dalla morte di Tondelli, per la prima volta in Italia, Licia Lanera ha ottenuto i diritti per la messa in scena dell’opera. Altri Libertini, nonostante la censura, ottenne un grande successo in Italia e all’estero per la sua trasgressione e attualità con protagonisti giovani emiliani degli anni ‘70 desiderosi di libertà, incompresi, rifiutati dal contesto sociale e politico. Lanera crea una messa in scena a quattro corpi e quattro voci: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani e la stessa Licia Lanera. Compagnia Licia Lanera nasce nel 2006, opera nel teatro sperimentale e nel teatro di prosa. Sono quindici gli spettacoli prodotti e portati in tournée dal 2006 ad oggi.

Si continua domenica 8 giugno con LAPOCALISSE. Valerio Aprea porta in scena una serie di monologhi scritti per lui da Marco D’Ambrosio in arte Makkox, in un assolo iperbolico intorno al concetto di cambiamento in cui comicità e assurdo divengono strumenti affilati per scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse. Valerio Aprea ha iniziato la carriera da attore a teatro e dagli anni 2000 è presente anche sul piccolo e grande schermo in numerose pellicole. Nel 2020 inizia una collaborazione con il programma televisivo Propaganda Live dove ha inizio la collaborazione con Marco Dambrosio. Makkox  fumettista, disegnatore, vignettista e autore televisivo italiano, collabora attualmente con L’Espresso, Il Foglio e Il Post.

Lunedì 9 giugno due dei più talentuosi giovani autori del panorama italiano, Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi saranno in scena con la nuova produzione Uno spettacolo italiano. Due artisti di teatro si trovano a vivere in un’Italia in cui non c’è più spazio per i loro spettacoli di sinistra. La storica egemonia culturale è terminata quindi devono diventare artisti di destra. Il problema è che loro, la destra, non la conoscono bene e fare teatro è l’unica cosa che sanno fare. Cercano allora di capire come si faccia, uno spettacolo così. Si domandano cosa sia, la destra, che confini abbia. Studiano, si informano, immaginano, fantasticano. Ci provano. Niccolò Fettarappa, nato nel 1996, è autore e attore di diversi spettacoli di successo che trattano temi legati al mondo dei giovani e del lavoro. I suoi testi sono pubblicati dalla casa editrice Ronzani. Nicola Borghesi, classe 1986, è un autore, regista, docente e attore di Bologna. Nel 2014 fonda Kepler-452, compagnia specializzata in teatro documentario. Dal 2018 è prodotto da ERT- Emilia Romagna Teatro, per cui scrive e co-dirige tre spettacoli di teatro documentario.
L’autrice e interprete Roberta Biagiarelli, dopo la longeva testimonianza teatrale sul genocidio di Srebrenica, prosegue nel suo impegno mettendo al centro del nuovo progetto l’assedio della città simbolo di Sarajevo. In Pazi Snajper (che significa attenzione cecchino) è affiancata da Sandro Fabiani per la regia di Luca Bollero. Un testo originale creato con le testimonianze dirette di chi ha vissuto l’assedio e che restituisce un catalogo di metodi di sopravvivenza escogitati dalle persone che da un giorno all’altro si ritrovano aggredite nella loro intimità, strette nella morsa crudele della violenza da qualche parte nel mondo. La scena è ambientata in due situazioni parallele: l’abitazione di una coppia che resiste alla barbarie della guerra e la postazione di un cecchino. Due mondi destinati ad incrociarsi attraverso il mirino di un fucile di precisione. Il tutto ci suggerisce una riflessione profondamente contemporanea, quella di un’attesa immobile dove nulla è assurdo e tutto invece è terribilmente reale, come il tempo di guerra che ci troviamo a vivere. Roberta Biagiarelli è attrice, autrice, documentarista. Nel 2002 fonda l’associazione “Babelia & C. progetti culturali” dedicandosi con maggior slancio alla ricerca, produzione e interpretazione di temi sociali, storici e politici.
L’Arena Aimag mercoledì 12 giugno ospiterà una tra le compagnie più innovative del panorama del teatro fisico e della danza: Balletto Civile con Maurizio Camilli e Osayi Osawaru in Davidson liberamente tratto dalla sceneggiatura Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini. La storia di Davidson, un ragazzo nero, sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista, tormentato e anticolonialista. Uno scritto breve ed intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica. Il cuore dello spettacolo è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro da sé. Una messa in scena danzata, in una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico. Il lavoro di ricerca di Maurizio Camilli con Michela Lucenti sfocia dal 2003 nella creazione della compagnia Balletto Civile, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica.
Giovedì 13 giugno si torna alla parola con in scena la Lectio erotica & Sentimenti di e con
 Maura Gancitano e Andrea Colamedici, filosofi, scrittori, ideatori del progetto Tlon scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. Erotica & Sentimenti è un viaggio intimo e collettivo nell’educazione emotiva e relazionale, lontano da norme e galatei. Uno spettacolo che decostruisce i condizionamenti e invita a riconoscere desideri, pulsioni e sentimenti come motori autentici dell’identità. Un’esperienza di cura, consapevolezza e libertà emotiva, per imparare a stare al mondo senza tradire se stessi. Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno scritto insieme diversi libri, tra cui “Ma chi me lo fa fare?” (HarperCollins, 2023), “Prendila con Filosofia” (HarperCollins, 2021) e “L’alba dei nuovi dèi” (Mondadori, 2021). Conducono vari podcast, tra cui “Scuola di Filosofie” per Audible. Sono gli ideatori della Festa della Filosofia di Milano e Roma e della maratona online Prendiamola con Filosofia. Da aprile 2022 dirigono e conducono Il pod – Italian Podcast Awards.
Il weekend comincia con le performance A/V con musica elettronica e visual (venerdì 13 giugno): Femina di Riccardo Giovinetto e Does It still Matter di Noemi Büchi (Svizzera / Francia) sempre all’interno dell’Arena Aimag. Riccardo Giovinetto (OZMOTIC), sovrappone reminiscenze di cori polifonici alla composizione originale di musica elettronica e decostruisce frammenti di dipinti rinascimentali, trasformandoli in un flusso dinamico di immagini che reagiscono al suono. Il progetto esplora il concetto di grazia e lo sguardo che lo definisce durante il Rinascimento, ovvero quello dei pittori, che lo attribuivano per eccellenza alla figura femminile. Può questo elusivo ideale di bellezza-in-movimento acquisire nuovi significati nell’ambito digitale? Noémi Büchi crea elettronica e massimalismo sinfonico con una delicata sintesi di ritmi testuali e di astrazione elettroacustica e orchestrale. Esplora il potenziale di consonanza e dissonanza, contrasta la fisicità ritmica con l’interruzione. Enfatizza in modo giocoso le irregolarità, creando un’esperienza espansiva caratterizzata da dettagli ed elevazione.
La rassegna si concluderà sabato 14 giugno con il ritorno a Concentrico di Ascanio Celestini con il nuovo spettacolo: Poveri Cristi. Un racconto teatrale che dà voce a chi voce non ha: ultimi, dimenticati, invisibili. Ascanio Celestini intreccia testimonianze raccolte negli anni a una narrazione viva, intima e collettiva, tra parola e musica, tra gesto e suono. Ogni sera è diversa, come un’improvvisazione jazz. I “poveri cristi” diventano santi laici, capaci ogni giorno del miracolo di restare al mondo. Non è vero che la Storia la scrivono i vincitori. La Storia la scrive chi la sa raccontare. Perciò è compito nostro, di noi scrittori, di noi autori, scrivere la storia di tutti. Qui c’è la vera contaminazione culturale, quella tra lo scrittore e l’elettricista, tra l’autore e i facchini eritrei, tra il musicista e il becchino del cimitero di Lampedusa. Poveri Cristi è anche un romanzo che sarà pubblicato nel 2025 con Einaudi. Ascanio Celestini è nato a Roma nel 1972. I suoi testi sono legati a un lavoro di ricerca sul campo e indagano nella memoria di eventi e questioni relative alla storia recente e all’immaginario collettivo. Tra i suoi ultimi spettacoli teatrali, Laika (2015), Pueblo (2017) e Rumba (2023) fanno parte della trilogia che è all’origine di Poveri cristi.

Il Festival proporrà al pubblico anche una performance in prima nazionale con il ritorno del Teatro Tascabile di Bergamo con LA LUCE DEL NERO all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo Pio venerdì 13 giugno. Una danza notturna per spazi aperti, in cui otto attori sui trampoli tracciano “una danza della luce” con movimenti rituali sulle note del Boléro di Ravel. A ispirare il lavoro sono stati stimoli apparentemente lontanissimi: le forme concentriche dei mandala e degli uroboro orientali, le danze dei dervisci tourneur, le pratiche dei dhikr islamici e del candomblé brasiliano. Tradizioni religiose le cui preghiere sono dette con tutto il corpo. La nostra è una preghiera a-religiosa sul dolore del mondo, una invocazione alla luce quando anche la luce sembra mancare, espressa attraverso il corpo e la tecnica. Il Teatro tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche nel 2023 ha compiuto cinquant`anni di attività. I suoi due nomi rispecchiano i due volti del TTB: da una parte gli spettacoli e l’impegno sul territorio, dall’altra la pedagogia e la ricerca sulle molteplici tecniche dell’arte dell’attore.

Anche quest’anno non mancherà il circo contemporaneo. La compagnia svizzera Théâtre Circulaire proporrà sotto il suo chapiteau nei Giardini del Teatro Comunale lo spettacolo per tutti PORTE-À-FAUX (in replica dal 7 al 10 giugno), un’opera per due clown, un musicista e parecchie porte. Attraverso il circo, il teatro e la musica dal vivo questo spettacolo gioca con le porte e le metafore che esse ispirano. Uno spettacolo comico, imprevedibilmente clownesco, con un tocco di poesia. Il susseguirsi incessante di problemi alimenta l’azione con soluzioni improbabili. Din, Drück e Misette non parlano la stessa lingua, ma sono complici, uniti dalla stessa esperienza che sfida l’immaginazione del pubblico. La mission della compagnia è uscire per incontrare il pubblico. Fare il primo passo e invitare le persone nel proprio mondo sono le ragioni per cui hanno creato un teatro itinerante: una piccola tenda bianca per mantenere viva questa tradizione.

Presso i Giardini del Teatro Comunale, inoltre, verrà allestita l’area dedicata ai più piccoli: Concentrico Junior, con il sostegno speciale di Coop Alleanza 3.0 da lunedì 9 a venerdì 13 giugno. Uno spazio a libero accesso per tutta la durata del festival a cura della Cooperativa la Giravolta di Carpi, dove ogni giorno verranno proposti laboratori e attività per bambini e bambine: giochi con materiali naturali, circo e creatività e attività sui temi di ecologia e sostenibilità. Ogni giorno proposte di espressività libera, laboratori manuali e laboratori motori. Un’area per creare situazioni immaginifiche, facendo riferimento al mondo del circo e allo scenario teatrale dove tutto è possibile. La Cooperativa Giravolta progetta e realizza servizi educativi con attenzione alle tematiche dello sviluppo sostenibile, del riciclo e della cittadinanza attiva, oltre alla creatività e libero pensiero.
Sabato 14 giugno come evento speciale, sempre ai Giardini, la compagnia Molino Rosenkranz proporrà due installazioni gratuite per i più piccoli in replica durante la giornata. Con Bambino Orso a piccoli passi si entrerà dentro una tenda dove una sciamana ci farà viaggiare nella tundra siberiana raccontando la storia di un’orsa che aveva perso i suoi cuccioli a causa degli uomini, i quali per placare la sua collera le affidano il bambino più piccolo della tribù, Yan. L’Orsa, così, lo cresce con cura insegnandogli tutto ciò che un cucciolo d’orso deve sapere… La seconda installazione Forma Elastica vede due attori che raccontano una storia per immagini utilizzando uno schermo elastico come oggetto espressivo. Lo spettacolo dinamico, fatto di ritmo e immagini plastiche, lascia spazio alla libera interpretazione. Il gioco stimola la creatività e l’uso del corpo. Il pubblico diventa protagonista di un’interazione dinamica con il telo, attraverso un percorso tattile e visivo, accompagnato da suoni che seguono l’azione e la indirizzano. Molino Rosenkranz si occupa di teatro per adulti e ragazzi. La produzione di parate e di spettacoli con elementi gonfiabili giganti è un tratto caratterizzante che ha ottenuto riconoscimenti su tutto il territorio nazionale e che porta il pubblico ad essere protagonista e pienamente coinvolto.

Il primo weekend del Festival Piazza Martiri diventerà un magnifico palcoscenico per il circo contemporaneo. Si comincia sabato 7 giugno con Circo Zoé compagnia italo-francese e il grande spettacolo di piazza Naufragata: un viaggio poetico e visionario che racconta l’arte come moto perpetuo e il circo come condizione dell’anima. Una compagnia errante rifiuta l’approdo, trasformando il naufragio in rinascita. Lo spettacolo è rito collettivo, sogno, resistenza. È corpo e musica, energia e fragilità, un continuo ripartire per restare vivi. La compagnia Circo Zoé nasce dalla volontà di dar vita a un’avventura. Amanti del circo e della musica come forme d’arte popolare ma non commerciale, come spazio itinerante e luogo d’incontro, dalla natura organizzata ma ribelle. La compagnia non è formata solo dal nucleo portante ma da tutte quelle persone che credono e sostengono il progetto. Naufragata è stata creata in continuo crescere dialetticamente con il pubblico con l’obiettivo di raccontare una comunità itinerante fatta di incontri, scontri, amore, rabbia, desideri e delusioni ma senza dover narrare. Una comunità che resiste e che si fa portatrice di valori nella semplicità di un momento festivo.
Domenica 8 giugno in Piazza Martiri arriva La Dyane della compagnia belga Sitting Duck: un’avventura surreale e poetica tra realtà e immaginazione. Tre clown in panne con la loro auto affrontano un viaggio grottesco e incerto, sospesi tra attese beckettiane e tempeste interiori. Una favola dell’assurdo, comica e umanissima, che racconta l’arte di restare curiosi anche quando tutto sembra sfuggire. Un’esplorazione clownesca del destino, dell’erranza e dell’essere umano.
Tornano in piazza, sabato 14 giugno, anche Gli Omini con la rivisitazione di uno spettacolo storico della compagnia, La coppa del santo. Se non sapete più a che santo votarvi, venite a votare i santi. Con la Coppa del Santo saranno gli spettatori a decidere quale Santo vincerà il sacro torneo, per eleggere ed invocare un unico patrono della serata. 32 santi gareggeranno tra loro sfoderando poteri sovrannaturali finché ne rimarrà uno solo, il pubblico ascolterà le straordinarie storie di vita dei Santi e verrà chiamato in causa per stabilire il vincitore di ogni sfida. Chi vincerà la Coppa? Gli Omini sono una compagnia teatrale nata nel 2006, per volontà di tre ragazzi di fare del teatro il proprio mestiere, uniti da una natura comica e malinconica e dalla curiosità per la gente. Da sempre Gli Omini tentano di spostare il teatro. Lo portano nelle stazioni e nei boschi, lo trasformano in sala da ballo, lo spingono in periferia e lo travestano da bisca per giocare con i Santi.

L’area Concentrico Plus, la sezione sperimentale del festival, dedicata alla musica e alle contaminazioni del mondo artistico troverà la sua collocazione nel Cortile di Levante a cominciare da sabato 7 giugno con il dj set del collettivo locale River Gabelo. Tre ragazzi, un’idea semplice: vivere le proprie passioni. Così nasce River Gabelo, prima come progetto sportivo, poi come spazio per eventi e incontri. Una realtà giovane e cresciuta negli anni, dove l’energia ricreativa si trasforma in legami. Tra partite e serate trascorse sotto la consolle dei dj, River Gabelo continua a organizzare eventi con l’obiettivo di creare momenti di svago e di divertimento. Domenica 8 giugno sarà il momento per il concerto di Petit Solo Diabaté & E-Wired Empathy: un incontro tra le radici dell’Africa occidentale e la frontiera della musica contemporanea. Una performance che unisce la tradizione griot del Burkina Faso con l’elettronica analogica, il jazz globale e l’improvvisazione istantanea. Petit Souleyman Diabaté (Burkina Faso), maestro di balafon, kora, djembé e voce; ha condiviso il palco con nomi come Toumani Diabaté e Cheick Tidiane Seck, fondando anche la Sabwana Orchestra. Accanto a lui sul palco, gli E-Wired Empathy, collettivo fondato da Giovanni Amighetti (produttore e compositore, già con Realworld) e Luca Nobis (chitarrista e direttore didattico del CPM di Milano). A seguire il dj set di Cosmos Project un progetto che si muove tra rave e ricerca, fondendo sonorità house, ambient, noise e tekno con suggestioni anni ’90. Un viaggio mistico nell’elettronica, tra selezioni underground e vibrazioni cosmiche.
Ancora musica martedì 10 giugno con la storica band modenese Zambramora che spazia nella ricerca musicale dalla musica balcanica, a influenze mediorientali fino allo swing manouche, proponendo sia una rilettura di brani tradizionali di questi stili che composizioni originali ad essi ispirati.
Mercoledì 11 giugno anche a Concentrico plus arriva il circo con la compagnia italo-francese Madame Rebiné nel Giro della Piazza: un percorso ciclistico insidioso che negli anni ha visto lo sbocciare di atleti quali Bartali, Coppi e Pantani e che oggi vedrà in pista tre promesse del ciclismo italiano. Chi vincerà? Andrea Brunello, il ciclista veloce e snello ma soprattutto bello o Tommaso, il ciclista dal grande naso? Per scoprirlo non resta che scendere in piazza e fare il tifo per il vostro preferito. Questo progetto nasce dal desiderio di celebrare il ciclismo nei suoi aspetti più rilevanti, quello della re-sistenza fisica e del coinvolgimento del pubblico. Per studiare l’argomento, la compagnia ha partecipato al 101° e 105° Giro d’Italia e ha sperimentato il rapporto molto ravvicinato che il ciclismo ha con le città e con i suoi abitanti. Il risultato è uno spettacolo molto coinvolgente, dal ritmo serrato in cui gli attori sono chiamati a una prova di resistenza al limite della performance. Madame Rebiné è una compagnia nata nel 2011 a Toulouse (Francia) maturando un progetto iniziato a Torino dall’incontro di Andrea Brunetto, Massimo Pederzoli e Alessio Pollutri presso la scuola di circo Flic. Un impegno particolare è rivolto al teatro di strada, affinché il pubblico occasionale possa imbattersi in spettacoli di qualità che non si limitino all’intrattenimento.
Sarà di scena la magia giovedì 12 giugno con WO.OW. Street magic & comedy show del Mago Mpare. Uno spettacolo di magia dove il cabaret e il close up (micromagia) si mescolano in un unico ingrediente. Una saccoccia legata alla vita e un Mago Mpare coinvolgeranno grandi e piccoli in un susseguirsi di giochi dove il vero protagonista sarà il pubblico. Lorenzo Lucenti in arte Mago Mpare, gioco di parole creato da un modo di dire siciliano (”Ma cu mpari” – ”Mio compare”) è appassionato di magia fin da bambino e nel 2016 armato di coppola e valigia emigra a Torino dove scopre il mondo del teatro. Studia teatro presso l’Atelier Fisico Philip Radice e frequenta diversi workshop di Magia al Circolo Amici della Magia.
L’ultimo weekend di Concentrico Plus si chiude con la musica. Venerdì 13 giugno il live di RYF, progetto solista di Francesca Morello, cantautrice e chitarrista ravennate. Attraverso un mix di electro-punk, darkwave e attivismo queer, RYF dà voce a diversità e identità non conformi. Nel 2024 ha pubblicato Deep Dark Blue (Bronson Recordings), un album nato da un’esperienza personale di dolore e rinascita, con collaborazioni di rilievo come Moor Mother e Skin. Sabato 14 giugno grande festa per la chiusura del Festival con il dj set di Teo Borghi: dj freelance da quasi trent’anni, torna a far ballare Carpi dopo quasi dieci anni di assenza. Niente limiti di genere: dalla dance anni ’90 al trash italiano, dal rap alle hit più fresche. L’unica regola? Niente anni ’80. Tutto il resto è musica, energia, e voglia di far festa.

Il Cortile di Levante sarà dedicato anche al servizio food & beverage che vede la consolidata collaborazione con Nonno Pep, aperto tutti i giorni della manifestazione: non solo birra artigianale ma anche cocktail e ristorazione con le proprie proposte di alta qualità.

Un’altra novità dell’edizione 2025 è la presentazione di una tappa del progetto T.S.O. – Teatro Sanitario Obbligatorio con l’esito del laboratorio teatrale Punto Fermo svolto in collaborazione con Cooperativa Aliante, Social Point e Ushac che andrà in scena lunedì 9 giugno nella cornice di Concentrico Plus. Il pubblico sarà invitato a seguire CircOnirico. Un gruppo di sognatori si confronta con il circo della vita ma non smette di sognare. Per essere liberi, per sentirsi vivi, perchè i sogni resistono anche alla vita che non li avvera. Il progetto T.S.O. a cura di Associazione culturale Appenappena -Asp è volto a favorire l’inclusione sociale e combattere lo stigma e la distanza che spesso accompagnano la malattia mentale e la disabilità.
A seguire ci sarà presentazione del progetto “Velo Modena” con Ampia APS e Amazzonia Sviluppo ODV che accompagneranno tutta la manifestazione con il proprio stand di cargo bike. Ampia APS è un’associazione inclusiva che opera a favore di persone di ogni fascia d’età, dall’infanzia alla terza età, fornendo interventi di supporto educativo ad individui con disturbi del neurosviluppo, neurodivergenze e patologie neurocognitive, con l’obiettivo di promuovere qualità di vita, autonomia, integrazione sociale e lavorativa.

Concentrico Festival, la cui direzione artistica è affidata sin dalla prima edizione ad Andrea Rostovi e Maddalena Caliumi e che vede Chiara Pattacini come direttrice di produzione e curatrice della parte musicale, è ideato e organizzato dall’Associazione culturale AppenAppena – Aps, con il patrocinio del Comune di Carpi e Regione Emilia Romagna, il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il sostegno di Aimag Spa, Sinergas, Radio Bruno, Coop alleanza 3.0, CMB, Conad Nordovest, Hotel Touring Carpi, Garc Spa, Cantina Sociale di Carpi e Sorbara, Opas Coop, Banca Centro Emilia,  Rotary Club Carpi.  Con la collaborazione di: Nonno Pep Beer&Food, Cooperativa La Giravolta, Nazareno Cfp, Ampia Aps.

Concentrico Festival prevede sia spettacoli a pagamento che eventi a ingresso gratuito. I biglietti si potranno acquistare presso l’Infopoint in Piazza Martiri a Carpi (dal 3 maggio al 2 giugno, il giovedì dalle 10:00 alle 13:30; il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 13 e dalle 17 alle 21), presso l’infopoint in Piazza Re Astolfo durante la manifestazione, oppure online su www.concentricofestival.it e attraverso la piattaforma Dice (https://dice.fm).
Per informazioni e prenotazioni: T. +39 338 2923478 (WhatsApp), info@concentricofestival.itwww.concentricofestival.it.