Alessia Pifferi, la 39enne condannata in primo grado all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlioletta di 18 mesi, avrebbe iniziato lo sciopero della fame. La notizia viene riportata da diversi media.
“Non ho più voglia di vivere“, così avrebbe motivato la sua decisione. Il suo legale ha detto che la Pifferi starebbe malissimo e già ieri, lunedì 20 maggio, ha iniziato il digiuno.
La donna , detenuta nel carcere milanese di San Vittore, è stata condannata dalla Corte di Assise di Milano per l’omicidio della figlia, morta di stenti dopo essere stata lasciata a casa da sola per sei giorni nel luglio del 2022.
Una perizia psichiatrica, eseguita durante il processo, ha stabilito che al momento dei fatti la donna era capace di intendere e volere, nonostante la difesa abbia sempre sostenuto che sia affetta da un “grave deficit cognitivo“. (fotografia di repertorio, generica di aula di tribunale)
