I fatti risalgono alla mattinata di ieri, martedì 12 settembre, quando i Carabinieri di Correggio, nel Reggiano, sono stati allertati telefonicamente dalla vittima, che riferiva che il marito stava picchiando sia lei che il suo bambino.
Giunti sul posto, i Militari hanno trovato i due, mamma e figlioletto, in strada, visibilmente impauriti con il bambino in lacrime, la t-shirt strappata, un livido rosso sul volto e sul collo ed ecchimosi anche sui polsi. La donna presentava evidenti segni di recenti percosse sul braccio destro, oltre che sul labbro, e cercava di proteggere il figlio dall’uomo, già noto ai Militari, che, visibilmente agitato, si trovava poco distante dalle vittime. Come accertato dai Carabinieri, la donna era appena rientrata dal Pronto Soccorso, in quanto le aggressioni erano iniziate intorno alle 6.00. Al rientro dall’ospedale l’uomo ha aggredito il bambino strattonandolo, facendolo rovinare a terra e colpendolo con calci e pugni, per poi scagliarsi nuovamente contro la donna che provava a difendere il figlio. Episodi di maltrattamento non isolati dal momento che già lo scorso 29 luglio la donna era ricorsa alle cure mediche, riportando 7 giorni di prognosi.
I Carabinieri, dopo aver garantito i soccorsi al minore (per lui 25 giorni di prognosi), hanno condotto l’uomo, un 27enne residente in un Comune della Bassa reggiana, in caserma. L’uomo è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia aggravati perché commessi in danno e alla presenza di minore e lesioni personali aggravate, a disposizione della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
