Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, mercoledì 30 luglio, in via definitiva i regolamenti che riformano il voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. Le misure saranno pienamente operative a partire dall’anno scolastico 2025/2026.
La riforma, si legge nel comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione, restituisce centralità al voto di condotta, che assume un valore formativo e non meramente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell’impegno verso la comunità scolastica. Il comportamento degli studenti sarà valutato lungo l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolare, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.
Con il 6 in condotta non si viene automaticamente bocciati, ma per essere ammessi all’anno successivo, occorre realizzare un “compito di cittadinanza“, vale a dire un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.
Si tratta di un’attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni individuati dalle scuole. (fotografia generica di repertorio)