Home Cronaca Coronavirus: 6 i contagi in Lombardia. A Codogno scuole e locali chiusi

Coronavirus: 6 i contagi in Lombardia. A Codogno scuole e locali chiusi

Salgono a sei le persone infettate dal coronavirus: oltre alla moglie (insegnante che non sta lavorando perché incinta) e a un conoscente del 38enne di Castiglione d’Adda (Lodi), ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale di Codogno, sono altre tre le persone che risultano contagiate. Tra queste una donna di Piacenza, sintomatica, collega del 38enne all’ Unilever di Casalpusterlengo; la donna è stata ricoverata in isolamento, in attesa dell’esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola.

Il Ministero della Salute ha firmato un’ordinanza che prevede la quarantena obbligatoria “per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”.

Intanto sindaco di Codogno, Francesco Passerini, con due diverse ordinanze, ha disposto la chiusura delle scuole e, almeno fino a domenica, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. Una misura, come ha spiegato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Severino Giovannini, presa a scopo precauzionale.

A Castiglione d’Adda, il sindaco Costantino Pesatori, ha deciso di chiudere da domani gli uffici comunali e la biblioteca comunale. Già da oggi pomeriggio, inoltre, tutte le attività ricreative, sportive e non, sono interrotte. Chiuso anche il centro di raccolta rifiuti comunale.

Sul fronte sportivo, la Federcalcio, in contatto col Ministero della Salute, ha comunicato che al momento non vi sono elementi per rinviare le partite di calcio previste nel fine settimane in Lombardia, fatta eccezione per i comuni oggetto dell’ordinanza e per le squadre e i calciatori che vi abitano.

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