Home Magazine Coronavirus, lo studio del Sant’Orsola di Bologna: “Così possiamo dimezzare il...

Coronavirus, lo studio del Sant’Orsola di Bologna: “Così possiamo dimezzare il tasso di mortalità in terapia intensiva”

Uno studio italiano, condotto su 301 pazienti ricoverati nelle unità di terapia intensiva di diversi ospedali italiani, tra i quali il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, il Policlinico di Modena e l’Ospedale Maggiore, e pubblicato lo scorso 27 agosto su Lancet Respiratory Medicine, ha dimostrato come la compresenza di un danno alveolare e di uno capillare a livello polmonare si associno a una mortalità fino a 4 volte superiore (60% contro 15%) nei pazienti critici.

Il precoce riconoscimento di questi pazienti può portare a una riduzione della mortalità complessiva in terapia intensiva fino al 50%. Il doppio danno può presentarsi indipendentemente dall’età dei pazienti: in quelli più giovani è meno frequente ma, se presente, si associa a una mortalità significativamente più elevata. L’abbassamento dell’età media che attualmente si registra nelle terapie intensive ne sarebbe la dimostrazione. Sentiamo a proposito il coordinatore dello studio, il professor Marco Ranieri, direttore dell’Anestesia e Terapia Intensiva Polivalente del Policlinico Sant’Orsola.

 

Foto: pagina Facebook del Policlinico Sant’Orsola. Le foto della gallery sono state scattate da Paolo Righi nelle terapie intensive del Policlinico durante il periodo di massima emergenza covid tra marzo ed aprile.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here