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Cosenza: una persona morta e 9 in ospedale per sospetta intossicazione alimentare da botulino

Un morto e 9 persone in ospedale. E’ pesantissimo il bilancio di una sospetta intossicazione alimentare per botulino.
Come riportato dalla stampa locale, tutti avrebbero iniziato a sentirsi male dopo aver mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa acquistato da un venditore ambulante di Diamante, in provincia di Cosenza.

La vittima è un uomo di 52 anni di Napoli che ha avvertito il malore nei pressi di Lagonegro: i suoi familiari hanno chiamato i soccorsi, ma l’uomo è morto poco prima di arrivare nell’ospedale San Giovanni. Sul corpo del 52enne sarà effettuata l’autopsia. Tra le 9 persone ricoverate in terapia intensiva anche due 17enni. Benché al momento non vi sarebbero conferme di un’intossicazione provocata da botulino, i medici avrebbero avviato i protocolli previsti in questi casi, sulla base dei sintomi dei pazienti e di quanto riportato dai familiari.
L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha subito avviato un’indagine epidemiologica.

Sul caso è intervenuto anche il Sindaco di Diamante, Achille Ordine: “Riguardo alle notizie diffusesi nelle scorse ore su presunti casi di intossicazione da botulino – scrive il primo cittadino sulla propria pagina Facebookche si sarebbero verificati a seguito di alimenti somministrati da un’attività ambulante nel territorio di Diamante, al fine di non alimentare allarmismi, allo stato, del tutto ingiustificati, si comunica che, al momento, non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità alla predetta attività della presunta intossicazione.
Sono in corso le attività di verifica da parte degli organi preposti che, dopo aver effettuato campioni sulle diverse matrici alimentari, in via cautelare e prudenziale, hanno sottoposto l’attività a blocco sanitario.
Nell’esprimere vicinanza alle persone attualmente ricoverate presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza e alle loro famiglie, formuliamo loro il più sentito augurio di una pronta e completa guarigione.
Monitoreremo costantemente l’evoluzione dei fatti al fine di poter fornire ulteriori tempestivi ragguagli sulla vicenda, mantenendo, tuttavia, nelle more, quella doverosa e ragionevole prudenza su quanto accaduto al fine di non alimentare frettolose ricostruzioni“. (fotografia generica di repertorio)

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