Home Magazine Disneyland: è polemica per il bacio non consensuale nell’attrazione di Biancaneve

Disneyland: è polemica per il bacio non consensuale nell’attrazione di Biancaneve

Continuano le polemiche in casa Disney e questa volta è collegata all’attrazione di Biancaneve a Disneyland. Come riporta Entertainment Weekly, a finire sotto i riflettori è la ride del celebre film d’animazione una volta conosciuta come “Snow White’s Scary Adventure”, attualmente rinominata come “Snow White’s Enchanted Wish”. Dalla riapertura del parco a tema californiano la giostra ha ricevuto molti elogi per tutte le implementazioni ricevute dalla chiusura, come il nuovo audio e le nuove tecnologie visuali con proiezioni laser e luci LED, ma non sono mancate le polemiche: il passaggio dedicato al gran finale non è piaciuto a tutti. Si tratta infatti del momento in cui il principe Azzurro sveglia Biancaneve dall’incantesimo con un bacio di vero amore.

Il momento del bacio è andato a sostituire quello della morte della Regina Grimilde, ma molti si sono lamentati per la presenza di un “bacio non consensuale” dato alla principessa dormiente. Se n’era parlato a inizio marzo anche in un editoriale sul The San Francisco Gate: “Non siamo già d’accordo sul fatto che il consenso nei primi film Disney sia una questione importante? Che insegnare ai bambini a baciarsi, quando non è stato stabilito se entrambe le parti sono disposte a impegnarsi, non va bene?. È difficile capire perché la Disneyland del 2021 scelga di aggiungere una scena con idee così antiquate su ciò che un uomo può fare a una donna, soprattutto considerando l’attuale enfasi della società sulla rimozione di scene problematiche da giostre come Jungle Cruise e Splash Montagna. Perché non reimmaginare un finale in linea con lo spirito del film e il posto di Biancaneve nel canone Disney, ma questo evita questo problema?”.

Questa però non è l’unica attrazione ad aver attirato polemiche, che “The Jungle Cruise”, come riporta Entertainment Weekly, a inizio anno aveva suscitato polemiche per le raffigurazioni negative di popolazioni indigene. Mentre anche “Splash Mountain” aveva sollevato un vespaio per il legame con il film “Song of the South” del 1946.

Photo by Kon Karampelas on Unsplash

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