L’Italia ripartirà con la fase 2 dal 4 maggio, molti torneranno al lavoro e utilizzeranno i mezzi pubblici, ma come cambieranno i nostri spostamenti rispettando le distanze sociali? Ecco quello che è previsto dal decreto Conte, dal documento tecnico Inail-Iss e dalle linee guida del Mit.
Sui bus e tram ci sarà l’obbligo di indossare le mascherine e mantenere un metro di distanza dalle altre persone, questo comporterà che la capienza dei mezzi sarà ridotta rispetto a prima (c’è chi calcola anche di un 50% in meno). Sui mezzi non verranno venduti i biglietti, quindi ci si dovrà attrezzare con ticket comprati online o nei soliti punti vendita. Verranno applicati dei marker sui sedili non utilizzabili. Per salire e scendere dai mezzi, si manterranno i flussi separati come sempre e il conducente potrebbe decidere di non effettuare alcune fermate, se non necessarie.
Per le metropolitane si avrà qualche problema in più, in quanto non si dovranno far incrociare i flussi di persone in ingresso e uscita dai treni e nei percorsi all’interno delle stazioni. Anche per le metropolitane è prevista una riduzione drastica dei posti, con un 25-30% dei posti disponibili rispetto al periodo pre pandemia, infatti verranno utilizzati la metà dei posti a sedere (segnalati da marker i sedili non utilizzabili) e i posti in piedi dipenderanno dalle distanze di sicurezza. Anche qui ci sarà l’obbligo di indossare delle mascherine.
Anche sui treni sono previste notevoli riduzioni, in quanto non si potrà viaggiare in piedi e verranno utilizzati solo il 50% dei posti a sedere, i sedili non utilizzabili verranno segnalati da speciali marker. I posti verranno prenotati online sui treni a lunga percorrenza e anche qui verranno diversificate le entrate e le uscite dai vagoni per non far incrociare i flussi di persone. I biglietti saranno nominativi, per identificare e gestire eventuali casi di positività al virus. Sarà sospesa la ristorazione a bordo e sarà obbligatorio l’uso delle mascherine. Probabilmente nelle stazioni verrà predisposto un gate di ingresso in cui gli operatori controlleranno la temperatura corporea dei passeggeri prima di salire sul treno, prevedendo la gestione di chi ha temperature maggiori di 37,5.