Home Cronaca Gatto brutalmente ucciso a calci: fermato il presunto responsabile

Gatto brutalmente ucciso a calci: fermato il presunto responsabile

Ha provocato profonda indignazione il video che ha fatto il giro del web e che ha immortalato, nel centro storico di Lecce, l’uccisione di Pierluigi, il gatto di quartiere. È accaduto la scorsa domenica, 13 marzo. Il felino non apparteneva a nessuno e per questo era di tutti. La scena raccapricciante è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza e si vede un uomo, prima stanare l’animale sotto una macchina, poi sferrargli botte e calci senza pietà, fino ad ucciderlo.
Per Pierluigi non c’è stato nulla da fare: le ferite lo hanno portato alla morte.

Anche il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, è intervenuto sul gravissimo episodio: prima ha pubblicato un post su Facebook con il quale ha condannato l’accaduto: “Sono come tutti impressionato, sdegnato, avvilito dalla violenza delle immagini di videosorveglianza che mostrano l’uccisione gratuita, immotivata, crudele, di un gatto nel nostro centro storico.
Atti così brutali non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell’ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio.
La polizia locale, incaricata delle indagini, proprio grazie a quelle immagini potrà presto identificare l’autore di questo inqualificabile atto e fare in modo che possa essere chiamato alle sue responsabilità”.

Poi ha aggiornato sulle indagini: “Gli agenti della Polizia Locale hanno fermato nel pomeriggio il presunto responsabile dell’uccisione del gatto nel centro storico, il quale ha ammesso le proprie responsabilità.
Si tratta di un uomo senza fissa dimora. In accordo con il magistrato di turno, valutate le condizioni di evidente instabilità del soggetto, la polizia locale ha richiesto la valutazione di un eventuale trattamento sanitario obbligatorio.
Ringrazio il Comando di Polizia Locale e gli agenti che hanno effettuato le indagini per la celerità con cui hanno risolto il caso che ha impressionato e indignato tutta la città”.

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