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La scelta del Pontedera ricade su Leonardo Menichini, sarà lui a guidare i granata

Leonardo Menichini è stato presentato nella giornata odierna dal Pontedera come successore di Alessandro Agostini, esonerato a seguito della sconfitta rimediata in terra Emiliana a Carpi.

Menichini, classe 1953, ex calciatore di ruolo difensore con 202 presenze in Serie A e 31 in Serie B (le sue stagioni più significative alla Roma, al Catanzaro e all’Ascoli), conta una ultratrentennale carriera da allenatore, iniziata come vice di Carlo Mazzone e proseguita da “titolare” della panchina in numerose squadre di Serie B e Serie C (tra le altre Crotone, Salernitana e Reggiana). Nell’ultima annata è subentrato alla guida della Turris, portando la compagine campana al raggiungimento della salvezza nel girone C.

L’US Città di Pontedera rivolge a mister Leonardo Menichini che si lega al club Granata fino al 30 Giugno 2025 un caloroso benvenuto e gli augura buon lavoro.

Simply Red, annunciato il tour per i 40 anni di carriera!

I Simply Red hanno hanno annunciato il loro ’40th Anniversary Tour 2025′.

Il frontman della storica band inglese Mick Hucknall presenta così i prossimi live: “I Simply Red compiono 40 anni! Non vediamo l’ora di segnare questo traguardo speciale con tutti voi durante il nostro tour del 2025. I fan possono aspettarsi di ascoltare tutti i loro brani preferiti dei Simply Red dal 1985 a oggi, e godere di una serata memorabile per celebrare l’incredibile viaggio che abbiamo fatto insieme negli ultimi quattro decenni”.

Il “40th Anniversary Tour 2025” prevede tre concerti in Italia: il 7 novembre alla Kioene Arena di Padova, l’8 novembre all’Unipol Forum di Assago (MI) e il 9 novembre al Mandela Forum di Firenze.

 

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Un post condiviso da Simply Red HQ (@simplyredofficial)

I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 10:00 di mercoledì 9 ottobre mentre la vendita generale sarà aperta dalle 10.00 di venerdì 11 ottobre.

Luca Barbarossa presenta il tour “Cento storie per cento canzoni”

Sabato 12 ottobre parte dal Teatro Duse di Bologna il tour di Luca Barbarossa “Cento storie per cento canzoni”. Un libro che diventa spettacolo, tra concerto e racconto.

Le parole del cantautore, al microfono di Alessio Aymone:

Incidente in moto: morto un ragazzo di 23 anni

Si chiamava Lorenzo Casali il 23enne deceduto nella serata di ieri, poco dopo le 19.00, a seguito di un tragico incidente stradale, accaduto a Bore, nella Valle del Ceno, nel Parmense.  Il giovane, originario di Parma, era residente a Morfasso, nel Piacentino.

Come riportato dalla stampa locale, Lorenzo Casali stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo, finendo la sua corsa contro il muro di una casa. Per il 23enne non c’è stato purtroppo nulla da fare, nonostante il personale sanitario del 118, intervenuto sul posto con l’elicottero, abbia cercato di rianimarlo.

Da ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, al vaglio dei Carabinieri di Salsomaggiore e di Pellegrino Parmense.

Cerca di aggredire un infermiere: 27enne bloccato dalla Polizia

Nella notte tra ieri, domenica 6, e oggi, lunedì 7 ottobre, gli Agenti della Squadra Volanti sono intervenuti all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per una persona molesta, in stato di escandescenza.

Giunti sul posto, i Poliziotti hanno rintracciato subito l’uomo, un 27enne reggiano che, alla vista degli operatori intervenuti, è immediatamente ritornato alla calma.
Secondo quanto ricostruito, grazie alle dichiarazioni fornite dal personale sanitario, il 27enne, in palese stato di alterazione, presumibilmente a causa dell’abuso di sostanze alcoliche, avrebbe iniziato ad aggredire verbalmente alcuni operatori sanitari lì presenti per poi scagliarsi fisicamente contro un infermiere.
Proprio in quel momento, il tempestivo intervento degli uomini delle Volanti ha consentito di bloccare il ragazzo ed evitare che la situazione degenerasse con più gravi conseguenze.

Il 27enne è stato denunciato in stato di libertà per l’ipotesi di lesioni personali aggravate mentre l’infermiere, che presentava solo lievi escoriazioni e arrossamenti, ha ricevuto le cure del caso direttamente sul posto. (fotografia di repertorio)

Psicoterapeuta trovata morta: nella notte fermata una persona

Psicoterapeuta romana trovata con la testa fracassata nella notte tra sabato e ieri, domenica 6 ottobre, in un campo nella tenuta di proprietà della donna e del marito a Poggi Grassi di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.

La donna, Letizia Girolami di 72 anni, sabato scorso non era rientrata per la cena e il marito preoccupato aveva avvisato la figlia che abita all’estero, in Spagna. Proprio da lei, che ha chiamato il 112, è partito l’allarme e hanno preso il via le ricerche sino a quando, poco prima di mezzanotte, i Vigili del Fuoco hanno trovato Letizia Girolami senza vita, con una profonda ferita alla testa.

Come riportato dalla stampa locale, nella notte di oggi, lunedì 7 ottobre, i Carabinieri avrebbero fermato una persona con l’accusa di omicidio. (fotografia di repertorio)

La Fiorentina brilla e batte il Milan: decisivo un leggendario De Gea

Nel primo tempo si assiste a forti ritmi, in cui si sono alternate le parate del portiere del Milan e di De Gea entrambe su rigore (Kean e Hernandez) avversario.
La partita la sblocca Adli che al minuto 35′, dopo aver ricevuto la sponda da Gosens, insacca alle spalle di Maignan.

Ripresa che risulta essere ancora più entusiasmante dei primi 45′ di gioco, al minuto 56′ è infatti il solito David De Gea a mandare il Franchi in visibilio: Kean procura il penalty su Gabbia, dal dischetto va Abraham ma anche in questa occasione il portiere spagnolo apre i guantoni e devia in corner; le sorprese non cessano di manifestarsi, al minuto 60′ Theo Hernandez scaglia un preciso traversone su cui si avventa Pulisic che, con un bel gesto tecnico, batte De Gea. Fiorentina che reagisce, al minuto 73′ Albert Gudmundsson, sfruttando il suggerimento di Kean, calcia in porta sul palo lontano difeso da Maignan, battendo l’estremo francese.

Nel finale, partita segnata da numerosi contrasti e cartellini, tra cui spiccano i rossi diretti per Palladino e per Hernandez, espulso a fine partita per proteste. Si chiude al minuto 96′ questa intensissima gara, risultato finale che sorride alla Viola.

Serie C: vince l’Arezzo mentre crolla la Lucchese

Serie C, i risultati di domenica 6 ottobre: ottava giornata

Pineto – Gubbio 1-2

Torres – Arezzo 0-2

Perugia – Lucchese 4-0

Entella – Legnago 3-1

Ascoli – Pescara 1-2

Serie A: fermate sul pari Juventus e Roma

Ecco i risultati di Serie A di domenica 6 ottobre, settima giornata:

Juventus – Cagliari 1-1

Bologna – Parma 0-0

Lazio – Empoli 2-1

Monza – Roma 1-1

SERIE A – 7a Giornata | L’Empoli mette paura anche alla Lazio. Poi l’arbitro “allunga” il recupero e i biancocelesti pareggiano. Solo una prodezza di Pedro nel finale condanna gli azzurri alla prima sconfitta stagionale.

LAZIO (4-2-3-1) – 94 Provedel; 29 Lazzari (dal 38′ 77 Marusic), 34 Gila, 13 Romagnoli, 30 Tavares (dal 41′ st Pellegrini); 8 Guendouzi, 6 Rovella; 18 Isaksen (dal 28′ st 9 Pedro), 19 Dia (dal 41′ st 22 Castrovilli), 10 Zaccagni (dal 41′ st 14 Noslin); 11 Castellanos. A disp. 55 Furlanetto, 35 Mandas; 7 Dele-Bashiru, 2 Gigot, 4 Patric, 20 Tchaouna. All. Marco Baroni

EMPOLI (3-5-2) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 10 Fazzini (dal 20′ st 6 Henderson), 5 Grassi, 8 Anjorin (dal 20′ st 19 Ekong), 3 Pezzella (dal 8′ st 13 Cacace); 99 Esposito (dal 38′ st 22 De Sciglio), 17 Solbakken (dal 38′ st 24 Colombo). A disp. 12 Seghetti, 98 Brancolini; 7 Sambia, 31 Tosto, 35 Marianucci, 32 Haas, 9 Pellegri, 90 Konate. All. Roberto D’Aversa

Arbitro: Sig. Giovanni Ayroldi di Molfetta (Mondin-Cortese | IV Uff.le Rutella – VAR Ghersini-Di Paolo)

Marcatori: al 8′ 99 Esposito (E), al 49′ 10 Zaccagni (L); al 39′ st 9 Pedro (L).

Note: Angoli Lazio 5 Empoli 3. Ammoniti: al 29′ 3 Pezzella (E), al 31′ 20 Fazzini (E), al 50′ 6 Rovella (L); al 8′ st 11 Castellanos (L), al 33′ st 11 Gyasi (E), al 37′ st 5 Grassi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 2’+3′ pt, 6′ st. Spettatori: 40mila.

 

L’Empoli torna all’Olimpico di Roma, quello che poco più di un mese fa fu teatro del primo storico successo degli azzurri sui giallorossi. Questa volta l’avversario è la Lazio di Marco Baroni, e ancora una volta ci sarebbe da sfatare un tabù: l’Empoli non è mai riuscito a vincere in casa della Lazio in Serie A.

La squadra di Roberto D’Aversa arriva a questa sfida con dieci punti in classifica, gli stessi dei biancocelesti, con la seconda miglior difesa del campionato (appena due reti subite, ndr) e con l’etichetta di squadra imbattuta: in Europa si ritrova in compagnia di Juventus, Arsenal, Manchester City e Monaco, le uniche a non aver mai perso in gare ufficiali.

Una provinciale qualsiasi perderebbe la testa, ma l’Empoli non è una provinciale qualsiasi, l’Empoli è la “Regina” delle provinciali: il club azzurro ha fatto storia, fa storia, e continuerà a fare storia, almeno finché si comporterà così con umiltà e con quella profonda e seria devozione al lavoro, al sacrificio e al ricordare sempre il proprio punto di partenza.

Con queste armi l’Empoli scende in campo senza paura anche contro la Lazio, anche sul terreno dove osano volare le aquile; e gli azzurri la spaventano subito, al primo affondo, all’ottavo giro di lancette: cross da sinistra di Pezzella e zuccata vincente di Esposito che vola ad esultare sotto lo spicchio dei tifosi empolesi.

L’Olimpico si gela, l’entusiasmo è smorzato, la Lazio in campo è ferita e prova a reagire, ma sbatte insistentemente sul muro difensivo eretto da D’Aversa, con gli esterni Gyasi e Pezzella che si trasformano in attaccanti in fase offensiva e nei quinti di difesa quando c’è da difendere. E’ un dispendio di energie enorme, ma anche efficace. Così per mezzora la Lazio fa la partita ma l’Empoli quando decide di ripartire fa male, e un tiro “effettato” di Anjorin che lascia fermo Provedel terminando di poco sul fondo lo ricorda bene a tutti i presenti. Qualcosa nell’equilibrio della partita muta al 29′, quando Pezzella rimedia un giallo per un intervento su Guendouzi, ed espone al rischio l’esterno che deve duellare in velocità con Isaksen. Ed, infatti, da quel momento il danese gode di maggior libertà e non a caso poco dopo manca il bersaglio con un diagonale che termina di poco sul fondo.

Tuttavia l’Empoli controlla la partita, la Lazio corre, costruisce ma non concretizza finendo con l’innervosirsi minuto dopo minuto. L’arbitro Ayroldi assegna due minuti di recupero, poi mentre scorre il primo ci ripensa e ne assegna un altro. Quell’ulteriore minuto (molto contestato nel dopogara da mister D’Aversa, ndr), sarà fatale per l’Empoli, perché dentro a quei sessanta secondi concessi in aggiunta Tavares pennella l’ultimo cross della prima frazione e Zaccagni di testa indovina l’angolo più lontano dove Vasquez non può arrivare.

L’Olimpico si rianima proprio per l’intervallo, mentre per l’Empoli è una doccia gelata che condizionerà il secondo tempo. La squadra toscana, infatti, rientra in campo più nervosa del solito, lo confermerà lo stesso D’Aversa nel dopogara, appare meno lucida e meno brillante e a tratti fa fatica a contenere la Lazio, che però continua a sbattere sul muro difensivo e su Vasquez. Sbatte su Vasquez anche dal dischetto in avvio ripresa quando Ayroldi punisce l’intervento di Pezzella su Dia (in realtà è Dia che si allarga per prendere la gamba di Pezzella, ndr), e Castellanos si fa ipnotizzare dal portiere azzurro che para il rigore.

Dopo l’esultanza quasi come un gol segnato D’Aversa toglie Pezzella, a rischio secondo giallo e rosso, mandando in campo Cacace, la Lazio alza ritmi e toni agonistici e D’Aversa con i cambi cerca di tenere equilibrato il centrocampo con forze fresche, in tal senso gli innesti di Henderson ed Ekong.

Baroni poco prima della mezzora tenta la carta Pedro per Isaksen, e lo spagnolo ripaga l’ex tecnico dell’Hellas Verona con la prodezza decisiva proprio nel momento in cui sembrava che l’Empoli avesse trovato l’equilibrio giusto per difendere il pareggio fino alla fine (in questa direzione gli innesti di De Sciglio e Colombo per Solbakken ed Esposito, ndr). Lo spagnolo, dicevamo, scappa via sul filo del fuorigioco a Viti, e infila Vasquez con una staffilata che sbatte sulla faccia interna della traversa e termina la corsa in fondo al sacco. L’Olimpico, che nel corso del secondo tempo era man mano “scaduto” nel torpore da salotto, si rianima improvvisamente e fa festa.

L’unico neo, sottolineato sarcasticamente sempre nel dopogara dal tecnico azzurro, è la smodata quanto inopportuna esultanza della Lazio davanti alla panchina dell’Empoli, con tanto di gesti poco ortodossi di Rovella, non nuovo a questi episodi, che infatti viene anche ammonito.

Nel finale la Lazio ne cambia tre, l’Empoli invece con cuore e generosità si riversa in avanti, rischiando sì di subire il tris biancoceleste (Vasquez mostruoso su Castellanos, ndr) ma mostrando il carattere che contraddistingue questo gruppo, andando con voglia e determinazione alla caccia di un pareggio e di una imbattibilità che, invece, sfila via in questa prima domenica di calcio d’ottobre.

Ora la sosta, e alla ripresa una nuova affascinante quanto complicata sfida ad una grande della Serie A: al Castellani arriverà il Napoli, la capolista, a conferma di un calendario tossico per l’Empoli. Con una certezza, non ritroveremo più tutti questi discorsi sull’imbattibilità, ed una speranza, la voglia di tornare a sorprendere segnando la prima rete in questo campionato che al Castellani manca dal maggio scorso, quel gol che fu determinante proprio per giocarci il campionato che stiamo vivendo.

Fonte: gabrieleguastella.it

La scelta del Pontedera ricade su Leonardo Menichini, sarà lui a guidare i granata

Leonardo Menichini è stato presentato nella giornata odierna dal Pontedera come successore di Alessandro Agostini, esonerato a seguito della sconfitta rimediata in terra Emiliana a Carpi.

Menichini, classe 1953, ex calciatore di ruolo difensore con 202 presenze in Serie A e 31 in Serie B (le sue stagioni più significative alla Roma, al Catanzaro e all’Ascoli), conta una ultratrentennale carriera da allenatore, iniziata come vice di Carlo Mazzone e proseguita da “titolare” della panchina in numerose squadre di Serie B e Serie C (tra le altre Crotone, Salernitana e Reggiana). Nell’ultima annata è subentrato alla guida della Turris, portando la compagine campana al raggiungimento della salvezza nel girone C.

L’US Città di Pontedera rivolge a mister Leonardo Menichini che si lega al club Granata fino al 30 Giugno 2025 un caloroso benvenuto e gli augura buon lavoro.

Simply Red, annunciato il tour per i 40 anni di carriera!

I Simply Red hanno hanno annunciato il loro ’40th Anniversary Tour 2025′.

Il frontman della storica band inglese Mick Hucknall presenta così i prossimi live: “I Simply Red compiono 40 anni! Non vediamo l’ora di segnare questo traguardo speciale con tutti voi durante il nostro tour del 2025. I fan possono aspettarsi di ascoltare tutti i loro brani preferiti dei Simply Red dal 1985 a oggi, e godere di una serata memorabile per celebrare l’incredibile viaggio che abbiamo fatto insieme negli ultimi quattro decenni”.

Il “40th Anniversary Tour 2025” prevede tre concerti in Italia: il 7 novembre alla Kioene Arena di Padova, l’8 novembre all’Unipol Forum di Assago (MI) e il 9 novembre al Mandela Forum di Firenze.

 

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I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 10:00 di mercoledì 9 ottobre mentre la vendita generale sarà aperta dalle 10.00 di venerdì 11 ottobre.

Luca Barbarossa presenta il tour “Cento storie per cento canzoni”

Sabato 12 ottobre parte dal Teatro Duse di Bologna il tour di Luca Barbarossa “Cento storie per cento canzoni”. Un libro che diventa spettacolo, tra concerto e racconto.

Le parole del cantautore, al microfono di Alessio Aymone:

Incidente in moto: morto un ragazzo di 23 anni

Si chiamava Lorenzo Casali il 23enne deceduto nella serata di ieri, poco dopo le 19.00, a seguito di un tragico incidente stradale, accaduto a Bore, nella Valle del Ceno, nel Parmense.  Il giovane, originario di Parma, era residente a Morfasso, nel Piacentino.

Come riportato dalla stampa locale, Lorenzo Casali stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo, finendo la sua corsa contro il muro di una casa. Per il 23enne non c’è stato purtroppo nulla da fare, nonostante il personale sanitario del 118, intervenuto sul posto con l’elicottero, abbia cercato di rianimarlo.

Da ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, al vaglio dei Carabinieri di Salsomaggiore e di Pellegrino Parmense.

Cerca di aggredire un infermiere: 27enne bloccato dalla Polizia

Nella notte tra ieri, domenica 6, e oggi, lunedì 7 ottobre, gli Agenti della Squadra Volanti sono intervenuti all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per una persona molesta, in stato di escandescenza.

Giunti sul posto, i Poliziotti hanno rintracciato subito l’uomo, un 27enne reggiano che, alla vista degli operatori intervenuti, è immediatamente ritornato alla calma.
Secondo quanto ricostruito, grazie alle dichiarazioni fornite dal personale sanitario, il 27enne, in palese stato di alterazione, presumibilmente a causa dell’abuso di sostanze alcoliche, avrebbe iniziato ad aggredire verbalmente alcuni operatori sanitari lì presenti per poi scagliarsi fisicamente contro un infermiere.
Proprio in quel momento, il tempestivo intervento degli uomini delle Volanti ha consentito di bloccare il ragazzo ed evitare che la situazione degenerasse con più gravi conseguenze.

Il 27enne è stato denunciato in stato di libertà per l’ipotesi di lesioni personali aggravate mentre l’infermiere, che presentava solo lievi escoriazioni e arrossamenti, ha ricevuto le cure del caso direttamente sul posto. (fotografia di repertorio)

Psicoterapeuta trovata morta: nella notte fermata una persona

Psicoterapeuta romana trovata con la testa fracassata nella notte tra sabato e ieri, domenica 6 ottobre, in un campo nella tenuta di proprietà della donna e del marito a Poggi Grassi di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.

La donna, Letizia Girolami di 72 anni, sabato scorso non era rientrata per la cena e il marito preoccupato aveva avvisato la figlia che abita all’estero, in Spagna. Proprio da lei, che ha chiamato il 112, è partito l’allarme e hanno preso il via le ricerche sino a quando, poco prima di mezzanotte, i Vigili del Fuoco hanno trovato Letizia Girolami senza vita, con una profonda ferita alla testa.

Come riportato dalla stampa locale, nella notte di oggi, lunedì 7 ottobre, i Carabinieri avrebbero fermato una persona con l’accusa di omicidio. (fotografia di repertorio)

La Fiorentina brilla e batte il Milan: decisivo un leggendario De Gea

Nel primo tempo si assiste a forti ritmi, in cui si sono alternate le parate del portiere del Milan e di De Gea entrambe su rigore (Kean e Hernandez) avversario.
La partita la sblocca Adli che al minuto 35′, dopo aver ricevuto la sponda da Gosens, insacca alle spalle di Maignan.

Ripresa che risulta essere ancora più entusiasmante dei primi 45′ di gioco, al minuto 56′ è infatti il solito David De Gea a mandare il Franchi in visibilio: Kean procura il penalty su Gabbia, dal dischetto va Abraham ma anche in questa occasione il portiere spagnolo apre i guantoni e devia in corner; le sorprese non cessano di manifestarsi, al minuto 60′ Theo Hernandez scaglia un preciso traversone su cui si avventa Pulisic che, con un bel gesto tecnico, batte De Gea. Fiorentina che reagisce, al minuto 73′ Albert Gudmundsson, sfruttando il suggerimento di Kean, calcia in porta sul palo lontano difeso da Maignan, battendo l’estremo francese.

Nel finale, partita segnata da numerosi contrasti e cartellini, tra cui spiccano i rossi diretti per Palladino e per Hernandez, espulso a fine partita per proteste. Si chiude al minuto 96′ questa intensissima gara, risultato finale che sorride alla Viola.

Serie C: vince l’Arezzo mentre crolla la Lucchese

Serie C, i risultati di domenica 6 ottobre: ottava giornata

Pineto – Gubbio 1-2

Torres – Arezzo 0-2

Perugia – Lucchese 4-0

Entella – Legnago 3-1

Ascoli – Pescara 1-2

Serie A: fermate sul pari Juventus e Roma

Ecco i risultati di Serie A di domenica 6 ottobre, settima giornata:

Juventus – Cagliari 1-1

Bologna – Parma 0-0

Lazio – Empoli 2-1

Monza – Roma 1-1

SERIE A – 7a Giornata | L’Empoli mette paura anche alla Lazio. Poi l’arbitro “allunga” il recupero e i biancocelesti pareggiano. Solo una prodezza di Pedro nel finale condanna gli azzurri alla prima sconfitta stagionale.

LAZIO (4-2-3-1) – 94 Provedel; 29 Lazzari (dal 38′ 77 Marusic), 34 Gila, 13 Romagnoli, 30 Tavares (dal 41′ st Pellegrini); 8 Guendouzi, 6 Rovella; 18 Isaksen (dal 28′ st 9 Pedro), 19 Dia (dal 41′ st 22 Castrovilli), 10 Zaccagni (dal 41′ st 14 Noslin); 11 Castellanos. A disp. 55 Furlanetto, 35 Mandas; 7 Dele-Bashiru, 2 Gigot, 4 Patric, 20 Tchaouna. All. Marco Baroni

EMPOLI (3-5-2) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 10 Fazzini (dal 20′ st 6 Henderson), 5 Grassi, 8 Anjorin (dal 20′ st 19 Ekong), 3 Pezzella (dal 8′ st 13 Cacace); 99 Esposito (dal 38′ st 22 De Sciglio), 17 Solbakken (dal 38′ st 24 Colombo). A disp. 12 Seghetti, 98 Brancolini; 7 Sambia, 31 Tosto, 35 Marianucci, 32 Haas, 9 Pellegri, 90 Konate. All. Roberto D’Aversa

Arbitro: Sig. Giovanni Ayroldi di Molfetta (Mondin-Cortese | IV Uff.le Rutella – VAR Ghersini-Di Paolo)

Marcatori: al 8′ 99 Esposito (E), al 49′ 10 Zaccagni (L); al 39′ st 9 Pedro (L).

Note: Angoli Lazio 5 Empoli 3. Ammoniti: al 29′ 3 Pezzella (E), al 31′ 20 Fazzini (E), al 50′ 6 Rovella (L); al 8′ st 11 Castellanos (L), al 33′ st 11 Gyasi (E), al 37′ st 5 Grassi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 2’+3′ pt, 6′ st. Spettatori: 40mila.

 

L’Empoli torna all’Olimpico di Roma, quello che poco più di un mese fa fu teatro del primo storico successo degli azzurri sui giallorossi. Questa volta l’avversario è la Lazio di Marco Baroni, e ancora una volta ci sarebbe da sfatare un tabù: l’Empoli non è mai riuscito a vincere in casa della Lazio in Serie A.

La squadra di Roberto D’Aversa arriva a questa sfida con dieci punti in classifica, gli stessi dei biancocelesti, con la seconda miglior difesa del campionato (appena due reti subite, ndr) e con l’etichetta di squadra imbattuta: in Europa si ritrova in compagnia di Juventus, Arsenal, Manchester City e Monaco, le uniche a non aver mai perso in gare ufficiali.

Una provinciale qualsiasi perderebbe la testa, ma l’Empoli non è una provinciale qualsiasi, l’Empoli è la “Regina” delle provinciali: il club azzurro ha fatto storia, fa storia, e continuerà a fare storia, almeno finché si comporterà così con umiltà e con quella profonda e seria devozione al lavoro, al sacrificio e al ricordare sempre il proprio punto di partenza.

Con queste armi l’Empoli scende in campo senza paura anche contro la Lazio, anche sul terreno dove osano volare le aquile; e gli azzurri la spaventano subito, al primo affondo, all’ottavo giro di lancette: cross da sinistra di Pezzella e zuccata vincente di Esposito che vola ad esultare sotto lo spicchio dei tifosi empolesi.

L’Olimpico si gela, l’entusiasmo è smorzato, la Lazio in campo è ferita e prova a reagire, ma sbatte insistentemente sul muro difensivo eretto da D’Aversa, con gli esterni Gyasi e Pezzella che si trasformano in attaccanti in fase offensiva e nei quinti di difesa quando c’è da difendere. E’ un dispendio di energie enorme, ma anche efficace. Così per mezzora la Lazio fa la partita ma l’Empoli quando decide di ripartire fa male, e un tiro “effettato” di Anjorin che lascia fermo Provedel terminando di poco sul fondo lo ricorda bene a tutti i presenti. Qualcosa nell’equilibrio della partita muta al 29′, quando Pezzella rimedia un giallo per un intervento su Guendouzi, ed espone al rischio l’esterno che deve duellare in velocità con Isaksen. Ed, infatti, da quel momento il danese gode di maggior libertà e non a caso poco dopo manca il bersaglio con un diagonale che termina di poco sul fondo.

Tuttavia l’Empoli controlla la partita, la Lazio corre, costruisce ma non concretizza finendo con l’innervosirsi minuto dopo minuto. L’arbitro Ayroldi assegna due minuti di recupero, poi mentre scorre il primo ci ripensa e ne assegna un altro. Quell’ulteriore minuto (molto contestato nel dopogara da mister D’Aversa, ndr), sarà fatale per l’Empoli, perché dentro a quei sessanta secondi concessi in aggiunta Tavares pennella l’ultimo cross della prima frazione e Zaccagni di testa indovina l’angolo più lontano dove Vasquez non può arrivare.

L’Olimpico si rianima proprio per l’intervallo, mentre per l’Empoli è una doccia gelata che condizionerà il secondo tempo. La squadra toscana, infatti, rientra in campo più nervosa del solito, lo confermerà lo stesso D’Aversa nel dopogara, appare meno lucida e meno brillante e a tratti fa fatica a contenere la Lazio, che però continua a sbattere sul muro difensivo e su Vasquez. Sbatte su Vasquez anche dal dischetto in avvio ripresa quando Ayroldi punisce l’intervento di Pezzella su Dia (in realtà è Dia che si allarga per prendere la gamba di Pezzella, ndr), e Castellanos si fa ipnotizzare dal portiere azzurro che para il rigore.

Dopo l’esultanza quasi come un gol segnato D’Aversa toglie Pezzella, a rischio secondo giallo e rosso, mandando in campo Cacace, la Lazio alza ritmi e toni agonistici e D’Aversa con i cambi cerca di tenere equilibrato il centrocampo con forze fresche, in tal senso gli innesti di Henderson ed Ekong.

Baroni poco prima della mezzora tenta la carta Pedro per Isaksen, e lo spagnolo ripaga l’ex tecnico dell’Hellas Verona con la prodezza decisiva proprio nel momento in cui sembrava che l’Empoli avesse trovato l’equilibrio giusto per difendere il pareggio fino alla fine (in questa direzione gli innesti di De Sciglio e Colombo per Solbakken ed Esposito, ndr). Lo spagnolo, dicevamo, scappa via sul filo del fuorigioco a Viti, e infila Vasquez con una staffilata che sbatte sulla faccia interna della traversa e termina la corsa in fondo al sacco. L’Olimpico, che nel corso del secondo tempo era man mano “scaduto” nel torpore da salotto, si rianima improvvisamente e fa festa.

L’unico neo, sottolineato sarcasticamente sempre nel dopogara dal tecnico azzurro, è la smodata quanto inopportuna esultanza della Lazio davanti alla panchina dell’Empoli, con tanto di gesti poco ortodossi di Rovella, non nuovo a questi episodi, che infatti viene anche ammonito.

Nel finale la Lazio ne cambia tre, l’Empoli invece con cuore e generosità si riversa in avanti, rischiando sì di subire il tris biancoceleste (Vasquez mostruoso su Castellanos, ndr) ma mostrando il carattere che contraddistingue questo gruppo, andando con voglia e determinazione alla caccia di un pareggio e di una imbattibilità che, invece, sfila via in questa prima domenica di calcio d’ottobre.

Ora la sosta, e alla ripresa una nuova affascinante quanto complicata sfida ad una grande della Serie A: al Castellani arriverà il Napoli, la capolista, a conferma di un calendario tossico per l’Empoli. Con una certezza, non ritroveremo più tutti questi discorsi sull’imbattibilità, ed una speranza, la voglia di tornare a sorprendere segnando la prima rete in questo campionato che al Castellani manca dal maggio scorso, quel gol che fu determinante proprio per giocarci il campionato che stiamo vivendo.

Fonte: gabrieleguastella.it

Cadavere di una 90enne nel garage: lo avrebbe nascosto il figlio...

Una macabra vicenda arriva da Scortichino, frazione di Bondeno, Comune in provincia di Ferrara. Il cadavere di una donna di 90 anni è stato...