Aggressione al capotreno avvenuta nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, sul treno regionale 17690 “Porretta Terme-Pianoro”, nel Bolognese: individuato il presunto responsabile. Si tratta di un 15enne straniero, identificato dai Carabinieri della Stazione di Vergato.
Il capotreno, un 53enne italiano, stava controllando i titoli di viaggio dei passeggeri, quando, alla richiesta di esibire il biglietto, un giovane passeggero, alto, pantaloni bianchi e giubbotto nero, si è arrabbiato e, dopo averlo insultato, gli è saltato addosso, atterrandolo sui sedili e prendendolo a pugni in faccia. Aiutato dai viaggiatori che avevano assistito alla scena, il capotreno si è rialzato, rendendosi conto di essere seriamente ferito; l’aggressore è sceso alla stazione di Vergato. Nonostante le ferite, il capotreno ha seguito la procedura prevista informando le varie autorità, tra cui i Carabinieri.
Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato all’Ospedale di Porretta Terme, dove è stato visitato, medicato e dimesso con una prognosi di 14 giorni. Le indagini dei Militari di Vergato, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, hanno portato all’identificazione del presunto responsabile. I Carabinieri hanno comunicato la notizia di reato (resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. (fotografia: Carabinieri Vergato)
E’ giallo a Lucca dove un uomo di 62 anni è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo essere stato aggredito a pochi passi dalla porta di casa. Come riportato dalla stampa locale, è accaduto nella tarda serata di ieri, lunedì 25 novembre, nella frazione di Massa Pisana. Sarebbe stato lui a chiamare i soccorsi spiegando di essere stato accoltellato.
In base a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe sentito dei rumori provenire dal giardino di casa ed è uscito per controllare. Una volta fuori, avrebbe sorpreso e ripreso due giovani che pare stessero commettendo atti vandalici a una recinzione: i due lo avrebbero così colpito con un’arma da taglio all’altezza dell’addome. Il 62enne è subito rientrato in casa, lanciando l’allarme e chiedendo aiuto. Soccorso dal personale sanitario del 118, è stato trasportato all’Ospedale San Luca di Lucca in condizioni gravi. L’uomo sarebbe stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Sull’accaduto indagano i Carabinieri, che hanno fatto i rilievi in casa e stanno verificando quanto raccontato dall’uomo. Una delle ipotesi è che possa essersi trattato di un tentativo di rapina. (fotografia di repertorio)
Arbitro: Sig. Livio Marinelli di Tivoli (Lo Cicero-Cortese | IV Uff.le Perri – VAR Fabbri-Maresca)
Marcatori: al 23′ 9 Pellegri (E); al 31′ st 9 Davis.
Note: Angoli Empoli 1 Udinese 8. Ammoniti: al 8′ 11 Kamara (U), al 27′ 29 Bijol (U), al 37′ 6 Henderson; al 40′ st 19 Ekong (E), al 46′ st 8 Anjorin (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.500.
“Quando pareggi la partita dopo essere stato in vantaggio, e per giunta vieni raggiunto a meno di un quarto d’ora dal fischio finale, a caldo nel dopogara prevale un leggero senso di amarezza”. Sono le parole di Roberto D’Aversa, che in realtà riporta in sala stampa le sensazioni e gli umori dello spogliatoio e dei suoi ragazzi. “I miei ragazzi – prosegue il tecnico – li ho visti rientrare nello spogliatoio un po’ amareggiati, e questo significa che anche loro si sono resi conto che ci è sfuggito di mano il risultato. Come allenatore non posso che rincuorarli e ringraziarli per quello che stanno facendo, perché stiamo vivendo una situazione d’emergenza forse senza precedenti”.
E, andando a memoria, una situazione del genere ad Empoli non si era mai vissuta. Partiti la scorsa estate scommettendo sui recuperi di Belardinelli e Zurkowski, su quelli di De Sciglio e Solbakken, e a pieno regime di Pellegri e Haas, dovendo fare a meno per molti mesi ancora di Ebuehi, il club di Monteboro era andato a pescare Sazonov come centrale in sostituzione di Walukiewicz, quest’ultimo “sacrificato” per ragioni di mercato e bilancio.
Tutto sembrava filare liscio fino a quando improvvisamente il ginocchio di Sazonov non ha fatto crack e, dopo l’infortunio di Perisan sostituito velocemente con Brancolini che ora è infortunato anche lui, di colpo l’Empoli si è trovato con una difesa più corta. Tra una partita con l’Empoli e qualche altra in nazionale D’Aversa ha poi perso pezzi anche sulla mediana ed in attacco: out Esposito e Fazzini, quindi Grassi, poi Maleh e poi Anjorin, per finire a Pezzella e De Sciglio, fino ad un altro crack. Una vera e propria batosta l’infortunio al crociato di Haas: l’ennesimo infortunio di un ragazzo sfortunato. Nel frattempo Zurkowski e Belardinelli allungano i tempi di recupero e la lista degli indisponibili è paurosamente cresciuta.
In pratica gli azzurri arrivano ad un momento cruciale della stagione, con tre scontri diretti in meno di un mese, in piena emergenza. Con il Como D’Aversa lancia Pellegri che lo ripaga con la prima rete in azzurro, un gol decisivo quanto pesante perché dona tre punti essenziali per la classifica; in casa del Lecce, con ulteriori defezioni, il tecnico dei toscani disegna un altro Empoli con la coppia Colombo-Pellegri che sorprende i salentini: va in vantaggio manca il 2-0 e quando i pugliesi cambiano passo con alcune sostituzioni non può contenere più di tanto rischiando il tracollo nel finale, riuscendo però a strappare un prezioso pari e sfiorando addirittura la vittoria bn oltre il novantesimo. Si va alla sosta, si spera in qualche recupero importante, invece D’Aversa perde definitivamente anche Haas, ma ritrova Goglichidze, Pezzella, Esposito ed Anjorin, seppur non al top della condizione.
Così, con una panchina cortissima e poche scelte a disposizione, D’Aversa è costretto a disegnare per l’ennesima volta un altro Empoli per cercare di frenare l’impeto degli avversari di turno: l’Udinese, squadra sarcigna e fisica, e apparsa anche in forma, a dispetto dei risultati degli ultimi tempi. Il tecnico si inventa Cacace sulla mediana come interno sinistro a fianco di Pezzella, si affida alla coppia Maleh-Henderson come frangiflutti, e da fiducia a Colombo e Pellegri coppia offensiva, mentre il jolly Gyasi si occupa della corsia destra. L’Udinese, come dicevamo, non ha grossi problemi, tanto che alla vigilia il loro tecnico Runjaic sventola la bandierina della felicità con un eloquente “ho tutti a disposizione e possiamo fare quello che vogliamo…”. In effetti i friulani visti a Bergamo hanno anche ben impressionato: sconfitti sì, ma a testa alta, anzi altissima, e tra l’altro beffati nei quattro minuti di follia poco prima della fine della prima frazione.
Così, con questi pensieri in testa, alle 18:30 Empoli e Udinese si affrontano sul tappeto verde del Carlo Castellani Computer Gross Arena, sotto un cielo azzurro macchiato di grigio e con oltre 8mila anime sugli spalti. L’Empoli è tenacie, sorprende e scalda i cuori del popolo empolese. Ci mette l’anima la squadra di D’Aversa che serra i ritmi, non fa ragionare gli ospiti, punzecchia la traversa con un tiro-cross di Colombo e passa in vantaggio al 23′ con una bordata da fuori di Pellegri che buca Okoye e mette a segno la terza segnatura consecutiva della propria stagione. L’Empoli si autorigenera, accelera, verticalizza, fa impazzire l’Udinese che a tratti sembra davvero non trovare il bandolo della matassa. La prima frazione sfumacchia via senza grossi sussulti, a parte una fiammata friulana sulla linea del traguardo del primo tempo con Vasquez chiamato ad opporsi per sventare la minaccia.
Negli spogliatoi (a proposito in quello dell’Udinese si parla solo in inglese, ndr) il tecnico degli ospiti ridisegna tutto: dentro Lucca e Zemura per Giannetti e Kamara. In poche parole altri centimetri e ulteriore maggior fisicità, lanci lunghi e cross in area per cercare di abbattere il muro empolese. L’Empoli regge l’ora di gioco, poi con il passare dei minuti l’Udinese si allunga come un polpo nella metà campo dei toscani; D’Aversa si affida ai cambi cercando di mantenere più equilibrata possibile la propria squadra, ma i subentrati Solbakken, Anjorin ed Esposito non possono molto in un contesto in cui l’Udinese mette in campo lo scontro fisico. Così l’epilogo arriva al settimo tentativo dalla bandierina, minuto trentuno, cross in area e colpo di testa prorompente di Davis su cui Vasquez nulla può.
L’Udinese agguantato il pari vorrebbe l’intera posta in palio, preme, quasi schiaccia l’Empoli a ridosso della propria area di rigore. I toscani con coraggio e determinazione si aggrappano alla partita, vacillano un po’ e poi provano con orgoglio a graffiare gli ospiti apparsi nel finale un po’ troppo sbilanciati e forse anche poco equilibrati ed ordinati in campo. Meglio così per l’Empoli, perché la sensazione è che vista la situazione del momento sia stato fatto il massimo. Riuscire a muovere la classifica, specialmente in situazioni come queste, non è mai da disdegnare, anzi…
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Pietro Pellegri per il gol del momentaneo 1-0 e la dedica allo sfortunato compagno di squadra Nicolas Haas (Credit Ph EFC 1920)
È una della Compagnie di nouveau cirque tra le più apprezzate a livello internazionale, con più di 3.000 spettacoli realizzati e 70 artisti che ne hanno fatto parte, provenienti da tutto il mondo, tra acrobati, coreografi, scenografi e ballerini. È Les Farfadais, fondata nel 1999 dai fratelli Stéphane e Alexandre Haffner e in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna con Éveil domenica 1° dicembre alle ore 21.00.
Lo spettacolo, dopo aver registrato in Francia oltre cento sold out in un solo anno e con oltre 10.000 presenze al tour italiano della scorsa estate, torna in Italia in una veste rinnovata e arricchita.
Sentiamo il Direttore artistico Alexandre Haffner, al microfono di Alessio Aymone:
Prima hanno fatto esplodere il bancomat con la cosiddetta tecnica della marmotta, poi si sono dati alla fuga con il bottino. Alle prime luci dell’alba della mattinata di oggi, lunedì 25 novembre, alcuni malviventi hanno fatto saltare il Postamat di Sant’Agostino, frazione di Terre del Reno, nel Ferrarese, situato nel centro del paese.
I ladri sono entrati in azione intorno alle 4.00 del mattino: il boato è stato ovviamente avvertito dai residenti della zona ma il colpo è durato pochi minuti e, quando i Carabinieri sono giunti sul posto, i malviventi avevano già fatto perdere le tracce con tanto di refurtiva al seguito.
Oltre ai rilievi, i Militari, che stanno indagando sull’accaduto, passeranno al setaccio anche le immagini delle videocamere di sorveglianza per cercare particolari che possano essere utili nella ricostruzione della dinamica dell’accaduto e nell’individuazione dei responsabili. Il bottino non è ancora stato quantificato. (fotografia di repertorio)
Femminicidio di Giulia Tramontano: Alessandro Impagnatiello, l’ex barman che il 27 maggio 2023 a Senago, nel Milanese, uccise la compagna con 37 coltellate, è stato condannato all’ergastolo. Giulia, 29 anni, era incinta al settimo mese.
Lo ha deciso oggi la Corte di Assise al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
La sentenza, in primo grado e pronunciata dalla Corte d’Assise di Milano, è stata letta durante l’udienza, nella tarda mattinata di oggi, lunedì 25 novembre. Per l’ex barista anche l’isolamento diurno per tre mesi.
Intanto per il femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa tra il 10 e l’11 novembre dello scorso anno, il pm di Venezia, Andrea Petroni, ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, al termine della requisitoria del processo per l’omicidio dell’ex fidanzata, davanti alla Corte d’Assise. Consegnando una memoria scritta, il pm in due ore e mezzo ha ricostruito prima la cronologia dei fatti, negando i possibili elementi difensivi.
Max Pezzali ha voluto rassicurare i fan dopo le ultime vicende che vedono come protagonisti lo stesso cantante, Mauro Repetto e il Comune di Pavia. Tutto è iniziato con la candidatura di Repetto al sansirino, il premio che la città di Pavia dedica ai suoi cittadini illustri, che già in passato era stato attribuito anche a Pezzali. Gli avvocati di Max hanno inviato una lettera di diffida al sindaco della città lombarda e alla giunta per chiedere di non attribuire il riconoscimento all’ex 883, alla cerimonia che tradizionalmente si terrà il 9 dicembre, giorno del patrono cittadino.
Max Pezzali però ha tenuto a specificare che si tratta di una questione prettamente legale e che non ha nulla a che vedere con il rapporto d’amicizia con Mauro: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”, ha scritto su Instagram.
Sensibilizzare su un tema sempre più caro alle persone, quello del rispetto e dell’amore per gli animali, e aiutare il Canile e il Gattile di Carpi, comune in cui si trova la sede centrale di Radio Bruno, a incentivare le adozioni dei tanti trovatelli che vi sono ospitati. Questo l’obiettivo del calendario 2025 della radio che vedrà protagonisti, accanto agli speaker, cani e gatti in cerca di famiglia.
Per realizzarlo, le “voci” di Radio Bruno si sono recate presso le due strutture: non solo hanno scattato le foto insieme ai padroni di casa a quattro zampe, ma è stata anche l’occasione per conoscere da vicino e toccare con mano due realtà molto importanti del nostro territorio che si reggono sull’impegno delle volontarie e dei volontari. Sono sempre troppe purtroppo le difficoltà con le quali queste strutture devono fare i conti, tra cui quella di riuscire a garantire ai cani e ai felini adozioni responsabili.
Perché quando si decide di fare entrare un animale nella propria famiglia bisogna farlo nella piena consapevolezza che si sta prendendo un impegno per sempre, estati comprese, che bisogna affrontare delle spese ed essere disposti anche a dei sacrifici. Se si accetta tutto questo, si è ufficialmente pronti a farsi migliorare la vita da quella dolcezza, affetto e fedeltà che solo un animale può dare. (fotografie di Giulia Mantovani)
La grande voce di Pino Daniele torna con il brano inedito “Again”, che da venerdì 29 novembre potrete ascoltare anche su Radio Bruno e in digitale. Il singolo è stato anticipato da un video teaser, realizzato da DAZN in collaborazione con Warner Music, che raccoglie immagini dei luoghi simbolici di Napoli e che termina allo Stadio Maradona, accompagnato dalle voci del pubblico che chiama il nome del cantautore.
Il brano è stato presentato in anteprima allo Stadio Armando Maradona di Napoli prima della partita Napoli – Roma.
“Again” trasporta chi lo ascolta in un viaggio emozionante alla riscoperta della profonda anima artistica che ha reso immortale le canzoni di Pino Daniele. Scritto nel 2009, questo brano intimo e autentico riflette l’approccio autobiografico dell’artista, capace di trasformare emozioni e sentimenti in musica e parole, fondendo le sue radici partenopee, il blues e la world music in un linguaggio universale.
Prodotto e arrangiato dallo stesso Pino Daniele, autore del testo e della musica, “Again” è stato registrato tra il suo studio di Roma, il Blue Drag Studio, ed il Forward Studios di Grottaferrata (Roma), missato da Tommy Vicari nel 2009 e masterizzato nel 2024 da Pino “Pinaxa” Pischetola nel Pinaxa Studio di Milano.
La sua pubblicazione celebra l’avvicinarsi di due ricorrenze speciali, i 10 anni dalla scomparsa e i 70 dalla nascita di Pino Daniele, ed è per questo che “Again” porta il sigillo del “70/10 Anniversary”, il marchio distintivo che garantisce l’autenticità e l’ufficialità delle iniziative dedicate a Pino Daniele.
Aggressione al capotreno avvenuta nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, sul treno regionale 17690 “Porretta Terme-Pianoro”, nel Bolognese: individuato il presunto responsabile. Si tratta di un 15enne straniero, identificato dai Carabinieri della Stazione di Vergato.
Il capotreno, un 53enne italiano, stava controllando i titoli di viaggio dei passeggeri, quando, alla richiesta di esibire il biglietto, un giovane passeggero, alto, pantaloni bianchi e giubbotto nero, si è arrabbiato e, dopo averlo insultato, gli è saltato addosso, atterrandolo sui sedili e prendendolo a pugni in faccia. Aiutato dai viaggiatori che avevano assistito alla scena, il capotreno si è rialzato, rendendosi conto di essere seriamente ferito; l’aggressore è sceso alla stazione di Vergato. Nonostante le ferite, il capotreno ha seguito la procedura prevista informando le varie autorità, tra cui i Carabinieri.
Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato all’Ospedale di Porretta Terme, dove è stato visitato, medicato e dimesso con una prognosi di 14 giorni. Le indagini dei Militari di Vergato, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, hanno portato all’identificazione del presunto responsabile. I Carabinieri hanno comunicato la notizia di reato (resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. (fotografia: Carabinieri Vergato)
E’ giallo a Lucca dove un uomo di 62 anni è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo essere stato aggredito a pochi passi dalla porta di casa. Come riportato dalla stampa locale, è accaduto nella tarda serata di ieri, lunedì 25 novembre, nella frazione di Massa Pisana. Sarebbe stato lui a chiamare i soccorsi spiegando di essere stato accoltellato.
In base a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe sentito dei rumori provenire dal giardino di casa ed è uscito per controllare. Una volta fuori, avrebbe sorpreso e ripreso due giovani che pare stessero commettendo atti vandalici a una recinzione: i due lo avrebbero così colpito con un’arma da taglio all’altezza dell’addome. Il 62enne è subito rientrato in casa, lanciando l’allarme e chiedendo aiuto. Soccorso dal personale sanitario del 118, è stato trasportato all’Ospedale San Luca di Lucca in condizioni gravi. L’uomo sarebbe stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Sull’accaduto indagano i Carabinieri, che hanno fatto i rilievi in casa e stanno verificando quanto raccontato dall’uomo. Una delle ipotesi è che possa essersi trattato di un tentativo di rapina. (fotografia di repertorio)
Arbitro: Sig. Livio Marinelli di Tivoli (Lo Cicero-Cortese | IV Uff.le Perri – VAR Fabbri-Maresca)
Marcatori: al 23′ 9 Pellegri (E); al 31′ st 9 Davis.
Note: Angoli Empoli 1 Udinese 8. Ammoniti: al 8′ 11 Kamara (U), al 27′ 29 Bijol (U), al 37′ 6 Henderson; al 40′ st 19 Ekong (E), al 46′ st 8 Anjorin (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.500.
“Quando pareggi la partita dopo essere stato in vantaggio, e per giunta vieni raggiunto a meno di un quarto d’ora dal fischio finale, a caldo nel dopogara prevale un leggero senso di amarezza”. Sono le parole di Roberto D’Aversa, che in realtà riporta in sala stampa le sensazioni e gli umori dello spogliatoio e dei suoi ragazzi. “I miei ragazzi – prosegue il tecnico – li ho visti rientrare nello spogliatoio un po’ amareggiati, e questo significa che anche loro si sono resi conto che ci è sfuggito di mano il risultato. Come allenatore non posso che rincuorarli e ringraziarli per quello che stanno facendo, perché stiamo vivendo una situazione d’emergenza forse senza precedenti”.
E, andando a memoria, una situazione del genere ad Empoli non si era mai vissuta. Partiti la scorsa estate scommettendo sui recuperi di Belardinelli e Zurkowski, su quelli di De Sciglio e Solbakken, e a pieno regime di Pellegri e Haas, dovendo fare a meno per molti mesi ancora di Ebuehi, il club di Monteboro era andato a pescare Sazonov come centrale in sostituzione di Walukiewicz, quest’ultimo “sacrificato” per ragioni di mercato e bilancio.
Tutto sembrava filare liscio fino a quando improvvisamente il ginocchio di Sazonov non ha fatto crack e, dopo l’infortunio di Perisan sostituito velocemente con Brancolini che ora è infortunato anche lui, di colpo l’Empoli si è trovato con una difesa più corta. Tra una partita con l’Empoli e qualche altra in nazionale D’Aversa ha poi perso pezzi anche sulla mediana ed in attacco: out Esposito e Fazzini, quindi Grassi, poi Maleh e poi Anjorin, per finire a Pezzella e De Sciglio, fino ad un altro crack. Una vera e propria batosta l’infortunio al crociato di Haas: l’ennesimo infortunio di un ragazzo sfortunato. Nel frattempo Zurkowski e Belardinelli allungano i tempi di recupero e la lista degli indisponibili è paurosamente cresciuta.
In pratica gli azzurri arrivano ad un momento cruciale della stagione, con tre scontri diretti in meno di un mese, in piena emergenza. Con il Como D’Aversa lancia Pellegri che lo ripaga con la prima rete in azzurro, un gol decisivo quanto pesante perché dona tre punti essenziali per la classifica; in casa del Lecce, con ulteriori defezioni, il tecnico dei toscani disegna un altro Empoli con la coppia Colombo-Pellegri che sorprende i salentini: va in vantaggio manca il 2-0 e quando i pugliesi cambiano passo con alcune sostituzioni non può contenere più di tanto rischiando il tracollo nel finale, riuscendo però a strappare un prezioso pari e sfiorando addirittura la vittoria bn oltre il novantesimo. Si va alla sosta, si spera in qualche recupero importante, invece D’Aversa perde definitivamente anche Haas, ma ritrova Goglichidze, Pezzella, Esposito ed Anjorin, seppur non al top della condizione.
Così, con una panchina cortissima e poche scelte a disposizione, D’Aversa è costretto a disegnare per l’ennesima volta un altro Empoli per cercare di frenare l’impeto degli avversari di turno: l’Udinese, squadra sarcigna e fisica, e apparsa anche in forma, a dispetto dei risultati degli ultimi tempi. Il tecnico si inventa Cacace sulla mediana come interno sinistro a fianco di Pezzella, si affida alla coppia Maleh-Henderson come frangiflutti, e da fiducia a Colombo e Pellegri coppia offensiva, mentre il jolly Gyasi si occupa della corsia destra. L’Udinese, come dicevamo, non ha grossi problemi, tanto che alla vigilia il loro tecnico Runjaic sventola la bandierina della felicità con un eloquente “ho tutti a disposizione e possiamo fare quello che vogliamo…”. In effetti i friulani visti a Bergamo hanno anche ben impressionato: sconfitti sì, ma a testa alta, anzi altissima, e tra l’altro beffati nei quattro minuti di follia poco prima della fine della prima frazione.
Così, con questi pensieri in testa, alle 18:30 Empoli e Udinese si affrontano sul tappeto verde del Carlo Castellani Computer Gross Arena, sotto un cielo azzurro macchiato di grigio e con oltre 8mila anime sugli spalti. L’Empoli è tenacie, sorprende e scalda i cuori del popolo empolese. Ci mette l’anima la squadra di D’Aversa che serra i ritmi, non fa ragionare gli ospiti, punzecchia la traversa con un tiro-cross di Colombo e passa in vantaggio al 23′ con una bordata da fuori di Pellegri che buca Okoye e mette a segno la terza segnatura consecutiva della propria stagione. L’Empoli si autorigenera, accelera, verticalizza, fa impazzire l’Udinese che a tratti sembra davvero non trovare il bandolo della matassa. La prima frazione sfumacchia via senza grossi sussulti, a parte una fiammata friulana sulla linea del traguardo del primo tempo con Vasquez chiamato ad opporsi per sventare la minaccia.
Negli spogliatoi (a proposito in quello dell’Udinese si parla solo in inglese, ndr) il tecnico degli ospiti ridisegna tutto: dentro Lucca e Zemura per Giannetti e Kamara. In poche parole altri centimetri e ulteriore maggior fisicità, lanci lunghi e cross in area per cercare di abbattere il muro empolese. L’Empoli regge l’ora di gioco, poi con il passare dei minuti l’Udinese si allunga come un polpo nella metà campo dei toscani; D’Aversa si affida ai cambi cercando di mantenere più equilibrata possibile la propria squadra, ma i subentrati Solbakken, Anjorin ed Esposito non possono molto in un contesto in cui l’Udinese mette in campo lo scontro fisico. Così l’epilogo arriva al settimo tentativo dalla bandierina, minuto trentuno, cross in area e colpo di testa prorompente di Davis su cui Vasquez nulla può.
L’Udinese agguantato il pari vorrebbe l’intera posta in palio, preme, quasi schiaccia l’Empoli a ridosso della propria area di rigore. I toscani con coraggio e determinazione si aggrappano alla partita, vacillano un po’ e poi provano con orgoglio a graffiare gli ospiti apparsi nel finale un po’ troppo sbilanciati e forse anche poco equilibrati ed ordinati in campo. Meglio così per l’Empoli, perché la sensazione è che vista la situazione del momento sia stato fatto il massimo. Riuscire a muovere la classifica, specialmente in situazioni come queste, non è mai da disdegnare, anzi…
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Pietro Pellegri per il gol del momentaneo 1-0 e la dedica allo sfortunato compagno di squadra Nicolas Haas (Credit Ph EFC 1920)
È una della Compagnie di nouveau cirque tra le più apprezzate a livello internazionale, con più di 3.000 spettacoli realizzati e 70 artisti che ne hanno fatto parte, provenienti da tutto il mondo, tra acrobati, coreografi, scenografi e ballerini. È Les Farfadais, fondata nel 1999 dai fratelli Stéphane e Alexandre Haffner e in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna con Éveil domenica 1° dicembre alle ore 21.00.
Lo spettacolo, dopo aver registrato in Francia oltre cento sold out in un solo anno e con oltre 10.000 presenze al tour italiano della scorsa estate, torna in Italia in una veste rinnovata e arricchita.
Sentiamo il Direttore artistico Alexandre Haffner, al microfono di Alessio Aymone:
Prima hanno fatto esplodere il bancomat con la cosiddetta tecnica della marmotta, poi si sono dati alla fuga con il bottino. Alle prime luci dell’alba della mattinata di oggi, lunedì 25 novembre, alcuni malviventi hanno fatto saltare il Postamat di Sant’Agostino, frazione di Terre del Reno, nel Ferrarese, situato nel centro del paese.
I ladri sono entrati in azione intorno alle 4.00 del mattino: il boato è stato ovviamente avvertito dai residenti della zona ma il colpo è durato pochi minuti e, quando i Carabinieri sono giunti sul posto, i malviventi avevano già fatto perdere le tracce con tanto di refurtiva al seguito.
Oltre ai rilievi, i Militari, che stanno indagando sull’accaduto, passeranno al setaccio anche le immagini delle videocamere di sorveglianza per cercare particolari che possano essere utili nella ricostruzione della dinamica dell’accaduto e nell’individuazione dei responsabili. Il bottino non è ancora stato quantificato. (fotografia di repertorio)
Femminicidio di Giulia Tramontano: Alessandro Impagnatiello, l’ex barman che il 27 maggio 2023 a Senago, nel Milanese, uccise la compagna con 37 coltellate, è stato condannato all’ergastolo. Giulia, 29 anni, era incinta al settimo mese.
Lo ha deciso oggi la Corte di Assise al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
La sentenza, in primo grado e pronunciata dalla Corte d’Assise di Milano, è stata letta durante l’udienza, nella tarda mattinata di oggi, lunedì 25 novembre. Per l’ex barista anche l’isolamento diurno per tre mesi.
Intanto per il femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa tra il 10 e l’11 novembre dello scorso anno, il pm di Venezia, Andrea Petroni, ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, al termine della requisitoria del processo per l’omicidio dell’ex fidanzata, davanti alla Corte d’Assise. Consegnando una memoria scritta, il pm in due ore e mezzo ha ricostruito prima la cronologia dei fatti, negando i possibili elementi difensivi.
Max Pezzali ha voluto rassicurare i fan dopo le ultime vicende che vedono come protagonisti lo stesso cantante, Mauro Repetto e il Comune di Pavia. Tutto è iniziato con la candidatura di Repetto al sansirino, il premio che la città di Pavia dedica ai suoi cittadini illustri, che già in passato era stato attribuito anche a Pezzali. Gli avvocati di Max hanno inviato una lettera di diffida al sindaco della città lombarda e alla giunta per chiedere di non attribuire il riconoscimento all’ex 883, alla cerimonia che tradizionalmente si terrà il 9 dicembre, giorno del patrono cittadino.
Max Pezzali però ha tenuto a specificare che si tratta di una questione prettamente legale e che non ha nulla a che vedere con il rapporto d’amicizia con Mauro: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”, ha scritto su Instagram.
Sensibilizzare su un tema sempre più caro alle persone, quello del rispetto e dell’amore per gli animali, e aiutare il Canile e il Gattile di Carpi, comune in cui si trova la sede centrale di Radio Bruno, a incentivare le adozioni dei tanti trovatelli che vi sono ospitati. Questo l’obiettivo del calendario 2025 della radio che vedrà protagonisti, accanto agli speaker, cani e gatti in cerca di famiglia.
Per realizzarlo, le “voci” di Radio Bruno si sono recate presso le due strutture: non solo hanno scattato le foto insieme ai padroni di casa a quattro zampe, ma è stata anche l’occasione per conoscere da vicino e toccare con mano due realtà molto importanti del nostro territorio che si reggono sull’impegno delle volontarie e dei volontari. Sono sempre troppe purtroppo le difficoltà con le quali queste strutture devono fare i conti, tra cui quella di riuscire a garantire ai cani e ai felini adozioni responsabili.
Perché quando si decide di fare entrare un animale nella propria famiglia bisogna farlo nella piena consapevolezza che si sta prendendo un impegno per sempre, estati comprese, che bisogna affrontare delle spese ed essere disposti anche a dei sacrifici. Se si accetta tutto questo, si è ufficialmente pronti a farsi migliorare la vita da quella dolcezza, affetto e fedeltà che solo un animale può dare. (fotografie di Giulia Mantovani)
La grande voce di Pino Daniele torna con il brano inedito “Again”, che da venerdì 29 novembre potrete ascoltare anche su Radio Bruno e in digitale. Il singolo è stato anticipato da un video teaser, realizzato da DAZN in collaborazione con Warner Music, che raccoglie immagini dei luoghi simbolici di Napoli e che termina allo Stadio Maradona, accompagnato dalle voci del pubblico che chiama il nome del cantautore.
Il brano è stato presentato in anteprima allo Stadio Armando Maradona di Napoli prima della partita Napoli – Roma.
“Again” trasporta chi lo ascolta in un viaggio emozionante alla riscoperta della profonda anima artistica che ha reso immortale le canzoni di Pino Daniele. Scritto nel 2009, questo brano intimo e autentico riflette l’approccio autobiografico dell’artista, capace di trasformare emozioni e sentimenti in musica e parole, fondendo le sue radici partenopee, il blues e la world music in un linguaggio universale.
Prodotto e arrangiato dallo stesso Pino Daniele, autore del testo e della musica, “Again” è stato registrato tra il suo studio di Roma, il Blue Drag Studio, ed il Forward Studios di Grottaferrata (Roma), missato da Tommy Vicari nel 2009 e masterizzato nel 2024 da Pino “Pinaxa” Pischetola nel Pinaxa Studio di Milano.
La sua pubblicazione celebra l’avvicinarsi di due ricorrenze speciali, i 10 anni dalla scomparsa e i 70 dalla nascita di Pino Daniele, ed è per questo che “Again” porta il sigillo del “70/10 Anniversary”, il marchio distintivo che garantisce l’autenticità e l’ufficialità delle iniziative dedicate a Pino Daniele.
5 settembre 2025
PERSA DIANA, Breton, collare celeste con cell 3333882393.
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