Poco dopo le 7.00 della mattinata di oggi, lunedì 27 maggio, i Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la Strada Regionale 11, nei pressi dello svincolo per Rovizza, a Peschiera del Garda, nel Veronese, per un incidente frontale avvenuto, per cause in corso di accertamento, tra due mezzi pesanti e successivo incendio, che ha visto il coinvolgimento anche di un’auto: deceduti due autisti, ferite due donne.
Le squadre dei pompieri, arrivate da Bardolino e Verona, con tre automezzi e 12 operatori, hanno spento l’incendio che ha coinvolto uno dei due mezzi pesanti e l’auto e hanno estratto uno degli autisti dei camion, mentre l’altro è stato sbalzato fuori. Purtroppo, nonostante i soccorsi, il personale medico del Suem non ha potuto far altro che dichiarare la morte dei due autisti. Ferite in maniera non grave le due donne che viaggiavano a bordo dell’auto, uscite autonomamente dalla vettura e assistite dal personale sanitario accorso anche con l’eliambulanza.
Per effettuare i rilievi sono intervenuti i Carabinieri e della Polizia Locale per ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro.
EMPOLI(3-5-2) – 25 Caprile; 19 Bereszynski (dal 22′ st 9 Caputo), 34 Ismajli, 33 Luperto; 11 Gyasi (dal 1′ st 4 Walukiewicz), 30 Bastoni (dal 10′ st 21 Fazzini), 18 Marin, 29 Maleh (dal 32′ st 28 Cambiaghi), 13 Cacace; 23 Destro (dal 1′ st 10 Niang), 20 Cancellieri. A disp. 99 Berisha, 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 3 Pezzella, 8 Kovalenko, 27 Zurkowski, 7 Shpendi. All. Davide Nicola
ROMA(4-3-3) – 99 Svilar; 19 Celik, 23 Mancini, 5 Ndicka, 69 Angelino; 52 Bove, 4 Cristante, 22 Aouar (dal 25′ st Lo. Pellegrini); 21 Dybala (dal 43′ st 67 J. Costa), 9 Abraham (dal 25′ st 17 Azmoun), 59 Zalewski (dal 34′ st 92 El Shaarawy). A disp. 1 Rui Patricio, 63 Boer; 35 Baldanzi, 3 Huijsen, 2 Karsdorp, 43 Kristensen, 14 Llorente, 60 Pagano, 61 Pisilli, 6 Smalling. All. Daniele De Rossi
Arbitro: Sig. Davide Massa di Imperia (Tegoni-Rossi | IV Uff.le Rapuano – VAR Aureliano-Abisso)
Marcatori: al 13′ 20 Cancellieri (E), al 46′ 22 Aouar (R); al 48′ st 10 Niang (E).
NOTE: Angoli Empoli 4 Roma 5. Ammoniti: al 2′ 11 Gyasi (E), al 34′ 23 Destro (E); al 36′ st 18 Marin (E), al 45′ st 67 Costa J. (R), al 45′ st 10 Niang (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 5′ st. Spettatori: 15.200 (In tribuna presente il CT dell’Italia Luciano Spalletti, ex calciatore e allenatore dell’Empoli, ed ex allenatore della Roma)
All’ultimo tuffo, con il cuore strozzato in gola, con i secondi che sembravano sfilare via come sabbia tra le dita, con la Serie A che sembrava ancora una volta perduta nell’ultima curva: come del 2008, come nel 2017 e nel 2019. Invece questa volta è andata diversamente, dentro l’ultima curva è arrivata la sgassata vincente: il destro secco di Niang che supera Svilar, in pieno recupero, e che regala la salvezza all’Empoli.
La corsa di Cancellieri sulla destra, l’assist per il franco-senegalese, la battuta rasoterra, la palla che passa Svilar, la rete alle sue spalle che si gonfia, e l’apoteosi di un Carlo Castellani che pare davvero lasciarsi andare ad una festa incontrollata dopo una stagione sofferta, difficile, tribolata.
L’apoteosi per una salvezza che ad un certo punto della stagione, e questa partita ne è stata una sintesi incredibile, sembrava oramai insperata.
Le due squadre si presentano al Carlo Castellani con animi contrapposti: i toscani con il desiderio di conquistare i tre punti per conquistare una storica salvezza, questione di vita o di morte, non ci sono vie di mezzo. La Roma invece con la consapevolezza di aver dato tutto e di non poter osare oltre: con qualunque risultato non cambia niente, è sesta in egual modo. Così in settimana De Rossi ha cercato una motivazione: finire davanti alla Lazio, anche di un punto. Solo che in realtà il vero obiettivo è andare in Champions League da sesta in classifica: per farlo l’Atalanta non deve vincere più nelle sue ultime due partite. E invece, invece la partita inizia con una piccola delusione della Champions sfumata in casa giallorossa e la speranza di una salvezza al fotofinish per la squadra di Nicola. Differenza non da poco in situazioni come questa, perché l’adrenalina a volte gioca brutti scherzi: ed infatti l’inizio di partita offre spunti interessanti.
Nicola manda dentro Destro al posto di Niang dal primo minuto, deve fare a meno anche di Pezzella e Cambiaghi parte dalla panchina. Out Cerri, stagione finita come Ebuehi, e Grassi che sconta la prima di tre giornate di squalifica. De Rossi che deve fare a meno degli squalificati Paredes, un ex, e Lukaku, oltre all’infortunato Spinazzola, un altro ex, ripropone Dybala dal via dopo tre partite e in mezzo rilancia anche Aouar.
Alla vigilia l’ambiente empolese, conscio che tecnicamente e qualitativamente la Roma è nettamente più forte, si aggrappa con forza alle motivazioni. E sono queste a scavare il solco del vantaggio azzurro: perché al 13′ Angelino gioca distratto un pallone e serve su un piatto d’argento un buon pallone per Gyasi, il numero undici azzurro si porta all’altezza del lato corto e assiste Cancellieri in area di rigore che stoppa e supera l’incolpevole Svilar.
Nella prima mezzora si vede solo l’Empoli che crea e sciupa tutto: soprattutto con Destro che avrebbe addirittura tre palle-gol per segnare il raddoppio. Poi Cancellieri si fa murare da Svilar e al primo dei tre minuti di recupero per la squadra di Nicola, che nell’ultimo quarto d’ora aveva arretrato troppo il proprio baricentro, arriva anche la beffa: con Angelino che mette dentro un pallone delizioso quanto invitate per la deviazione vincente di Aouar.
Intervallo e tutti nel tunnel che conduce agli spogliatoi. Dal tunnel pochissimi minuti dopo spuntano fuori Niang e Walukiewicz, che si riversano in campo per un riscaldamento bello sostanzioso. Una decina di minuti più tardi dallo stesso tunnel rifanno il loro ingresso in campo i ventidue protagonisti, pardon venti perché Gyasi, ammonito e a rischio espulsione, e Destro, tra l’altro con una vistosa ferita al naso per effetto di uno scontro di gioco, restano negli spogliatoi. Primo doppio cambio dunque per Nicola, che sposta Bereszynski a quinto.
Ma è il portiere dell’Empoli Caprile subito impegnato, in una non semplice deviazione in angolo su una pericolosa deviazione del compagno Maleh. Poi un’altra colossale palla gol per l’Empoli con Niang che spreca da solo davanti a Svilar, mentre poco dopo Zalewski colpisce il palo esterno, e Marin invece una clamorosa traversa. Anche Cancellieri ha due belle chanches per siglare la doppietta personale, entrambe gettate alle ortiche, con due interventi di Svilar neanche troppo impegnativi. La traccia della partita è in pratica la stessa della prima frazione di gioco: Empoli con evidenti limiti tecnici ed incapace di segnare, Roma che controlla e quando può prova ad affondare. Nicola, tenta il tutto per tutto in un 4-2-4 piuttosto offensivo: Caputo e Cambiaghi al posto di Bereszynski e Maleh, che completano un reparto d’attacco che vede ancora Cancellieri in campo insieme a Niang. Da Frosinone intanto rimbalza il vantaggio dell’Udinese sui ciociari, ed in vantaggio ci andrebbero anche i giallorossi ad Empoli: fortuna per gli azzurri che El Shaarawy sia riuscito a segnare ma partendo da una posizione di fuorigioco. Cancellieri spreca ancora un occasione a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari, ma dentro al terzo dei cinque di recupero l’ex Hellas Verona e Lazio cosnegna a Niang la palla della salvezza con il francese che fa esplodere di gioia il Castellani. L’Empoli è salvo, inizia la festa con invasione, cori, abbracci e fuochi d’artificio.
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Mbaye Niang per il gol che consegna all’Empoli la salvezza (Credit Ph EFC 1920)
Allo stadio “Provinciale” Trapani e Follonica Gavorrano, hanno giocato la gara di andata della finale di Coppa Italia Serie D. I maremmani si sono imposti in trasferta per 1-0 grazie alla rete al 47′ di Regoli. Per l’assegnazione del trofeo resta comunque decisiva la finale di ritorno in programma in Toscana.
La Cremonese si impone per 4-1 sul Catanzaro e vola in finale playoff di Serie B. Le reti dei grigiorossi sono state segnate da Vázquez, Buonaiuto, Coda e Sernicola. Inutile il gol finale di Antonini per i calabresi.
I lombardi accedono quindi alla doppia finale con in palio la serie A contro il Venezia.
Alla vigilia dell’ultima decisiva partita di campionato dell’Empoli contro la Roma ha parlato il tecnico azzurro Davide Nicola. Prima delle domande dei giornalisti presenti in sala, per noi la voce azzurra Gabriele Guastella, il tecnico ha letto un messaggio dallo “spogliatoio”.
E’ il Venezia la prima finalista dei playoff di Serie B. Al Penzo i lagunari regolano 2-1 il Palermo, bissando la vittoria 0-1 dell’andata.
Pochi minuti dopo il via il Venezia passa: sventola di Tessmann all’incrocio dei pali. Al 43′ imbucata di Lella che coglie scoperta la retroguardia rosanero e trova Zampano, il cui assist è sfruttato a dovere da Candela, che firma il 2-0.
Nella ripresa il Palermo accorcia le distanze all’86’ grazie a uno sfortunato autogol di Svoboda, ma ormai è tardi per riaprire il discorso qualificazione. Finisce 2-1. Il Venezia vola in finale, il Palermo si ferma qui.
“50 Special” compie 25 anni! Per festeggiare l’anniversario dell’uscita del singolo d’esordio dei Lùnapop e di Cesare Cremonini, tutte le principali radio italiane e Radio Bruno suoneranno il brano tra le 10 e le 12 di lunedì 27 maggio.
“Lunedì 27 maggio 2024, in occasione del 25º anniversario dell’uscita di “50 Special”, tutti i principali network e le radio italiane vi daranno il buongiorno passando la canzone che coincide con il mio esordio, ma che in realtà appartiene a tutti e unisce più generazioni intorno alla musica da quel giovedì 27 maggio 1999 che non possiamo scordare, perché ci riporta a un’estate tra le più felici della nostra vita”, ha scritto Cesare Cremonini su Instagram per promuovere l’evento.
Ha poi continuato: “A tutte loro va il mio grazie (alle radio – ndr). Sarà una settimana di feste che comprenderà articoli di scrittori, giornalisti e musicisti… amici che erano con le orecchie aperte e la radio accesa in quel giorno così speciale per la mia storia e che hanno supportato quella canzone che, rifiutata da tutta la discografia italiana del tempo, uscì come brano indipendente, portato al successo dal pubblico. Ma non era un caso che parlasse di libertà, giovinezza, indipendenza. Buon compleanno 50 Special!”.
Il cantautore bolognese ha poi concluso: “Ho sempre pensato che il segreto della canzone si nascondesse nelle prime quattro parole. Nell’assenza dell’articolo a introdurle. “Vespe truccate/anni sessanta”. Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto, in volo fin dalla prima battuta, come accendere la telecamera in una scena già in movimento, una porta che si apre sulla pista piena di una festa. Per questo il pubblico ai concerti non la canta, la grida, facendo rimbalzare in bocca quelle parole che hanno il profumo del rock’n’roll della fine degli anni 50, la musica da cui proviene tutto. Jerry Lee Lewis era il mio idolo da ragazzino e “Great Balls of fire” è stata la prima canzone che ho adorato. La Vespa del video ovviamente è quella della canzone”.
A meno di due mesi dai concerti per i festeggiare i 30 anni di carriera, Andrea Bocelli annuncia nuovi grandi ospiti! Brian May dei Queen, Elisa ed Eros Ramazzotti si aggiungono al cast stellare che affiancherà il tenore il 15, 17 e 19 luglio al Teatro del Silenzio in Toscana. Insieme a loro anche Jannik Sinner per un momento speciale.
Il cast delle star internazionali ospiti di Andrea Bocelli continua a crescere, già ad aprile il tenore aveva annunciato artisti del calibro di Ed Sheeran, Giorgia, Russell Crowe, i figli Virginia e Matteo Bocelli, Laura Pausini, Jose Carreras, Placido Domingo, Tiziano Ferro, Zucchero Fornaciari e tanti altri.
“Fin da bambino ho imparato a sognare il mio futuro nel silenzio incantato di queste colline. Poi la vita ha realizzato quel sogno. Oggi, 30 anni dopo, posso solo immaginare di celebrare la mia carriera e la mia vita, la sua forza e la sua meravigliosa bellezza qui al Teatro del Silenzio, circondato da artisti e amici così meravigliosi. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aiutato i miei sogni d’infanzia a diventare realtà con un concerto indimenticabile”, aveva scritto l’artista sui social per presentare i concerti-evento.
“Andrea Bocelli 30 – The celebration” diventerà un film-concerto che sarà diretto da Sam Wrench e arriverà nelle sale di tutto il mondo. I concerti si preannunciano ricchissimi di emozioni per un artista amato in tutto il mondo, che vanta quasi 90 milioni di dischi venduti.
Poco dopo le 7.00 della mattinata di oggi, lunedì 27 maggio, i Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la Strada Regionale 11, nei pressi dello svincolo per Rovizza, a Peschiera del Garda, nel Veronese, per un incidente frontale avvenuto, per cause in corso di accertamento, tra due mezzi pesanti e successivo incendio, che ha visto il coinvolgimento anche di un’auto: deceduti due autisti, ferite due donne.
Le squadre dei pompieri, arrivate da Bardolino e Verona, con tre automezzi e 12 operatori, hanno spento l’incendio che ha coinvolto uno dei due mezzi pesanti e l’auto e hanno estratto uno degli autisti dei camion, mentre l’altro è stato sbalzato fuori. Purtroppo, nonostante i soccorsi, il personale medico del Suem non ha potuto far altro che dichiarare la morte dei due autisti. Ferite in maniera non grave le due donne che viaggiavano a bordo dell’auto, uscite autonomamente dalla vettura e assistite dal personale sanitario accorso anche con l’eliambulanza.
Per effettuare i rilievi sono intervenuti i Carabinieri e della Polizia Locale per ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro.
EMPOLI(3-5-2) – 25 Caprile; 19 Bereszynski (dal 22′ st 9 Caputo), 34 Ismajli, 33 Luperto; 11 Gyasi (dal 1′ st 4 Walukiewicz), 30 Bastoni (dal 10′ st 21 Fazzini), 18 Marin, 29 Maleh (dal 32′ st 28 Cambiaghi), 13 Cacace; 23 Destro (dal 1′ st 10 Niang), 20 Cancellieri. A disp. 99 Berisha, 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 3 Pezzella, 8 Kovalenko, 27 Zurkowski, 7 Shpendi. All. Davide Nicola
ROMA(4-3-3) – 99 Svilar; 19 Celik, 23 Mancini, 5 Ndicka, 69 Angelino; 52 Bove, 4 Cristante, 22 Aouar (dal 25′ st Lo. Pellegrini); 21 Dybala (dal 43′ st 67 J. Costa), 9 Abraham (dal 25′ st 17 Azmoun), 59 Zalewski (dal 34′ st 92 El Shaarawy). A disp. 1 Rui Patricio, 63 Boer; 35 Baldanzi, 3 Huijsen, 2 Karsdorp, 43 Kristensen, 14 Llorente, 60 Pagano, 61 Pisilli, 6 Smalling. All. Daniele De Rossi
Arbitro: Sig. Davide Massa di Imperia (Tegoni-Rossi | IV Uff.le Rapuano – VAR Aureliano-Abisso)
Marcatori: al 13′ 20 Cancellieri (E), al 46′ 22 Aouar (R); al 48′ st 10 Niang (E).
NOTE: Angoli Empoli 4 Roma 5. Ammoniti: al 2′ 11 Gyasi (E), al 34′ 23 Destro (E); al 36′ st 18 Marin (E), al 45′ st 67 Costa J. (R), al 45′ st 10 Niang (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 5′ st. Spettatori: 15.200 (In tribuna presente il CT dell’Italia Luciano Spalletti, ex calciatore e allenatore dell’Empoli, ed ex allenatore della Roma)
All’ultimo tuffo, con il cuore strozzato in gola, con i secondi che sembravano sfilare via come sabbia tra le dita, con la Serie A che sembrava ancora una volta perduta nell’ultima curva: come del 2008, come nel 2017 e nel 2019. Invece questa volta è andata diversamente, dentro l’ultima curva è arrivata la sgassata vincente: il destro secco di Niang che supera Svilar, in pieno recupero, e che regala la salvezza all’Empoli.
La corsa di Cancellieri sulla destra, l’assist per il franco-senegalese, la battuta rasoterra, la palla che passa Svilar, la rete alle sue spalle che si gonfia, e l’apoteosi di un Carlo Castellani che pare davvero lasciarsi andare ad una festa incontrollata dopo una stagione sofferta, difficile, tribolata.
L’apoteosi per una salvezza che ad un certo punto della stagione, e questa partita ne è stata una sintesi incredibile, sembrava oramai insperata.
Le due squadre si presentano al Carlo Castellani con animi contrapposti: i toscani con il desiderio di conquistare i tre punti per conquistare una storica salvezza, questione di vita o di morte, non ci sono vie di mezzo. La Roma invece con la consapevolezza di aver dato tutto e di non poter osare oltre: con qualunque risultato non cambia niente, è sesta in egual modo. Così in settimana De Rossi ha cercato una motivazione: finire davanti alla Lazio, anche di un punto. Solo che in realtà il vero obiettivo è andare in Champions League da sesta in classifica: per farlo l’Atalanta non deve vincere più nelle sue ultime due partite. E invece, invece la partita inizia con una piccola delusione della Champions sfumata in casa giallorossa e la speranza di una salvezza al fotofinish per la squadra di Nicola. Differenza non da poco in situazioni come questa, perché l’adrenalina a volte gioca brutti scherzi: ed infatti l’inizio di partita offre spunti interessanti.
Nicola manda dentro Destro al posto di Niang dal primo minuto, deve fare a meno anche di Pezzella e Cambiaghi parte dalla panchina. Out Cerri, stagione finita come Ebuehi, e Grassi che sconta la prima di tre giornate di squalifica. De Rossi che deve fare a meno degli squalificati Paredes, un ex, e Lukaku, oltre all’infortunato Spinazzola, un altro ex, ripropone Dybala dal via dopo tre partite e in mezzo rilancia anche Aouar.
Alla vigilia l’ambiente empolese, conscio che tecnicamente e qualitativamente la Roma è nettamente più forte, si aggrappa con forza alle motivazioni. E sono queste a scavare il solco del vantaggio azzurro: perché al 13′ Angelino gioca distratto un pallone e serve su un piatto d’argento un buon pallone per Gyasi, il numero undici azzurro si porta all’altezza del lato corto e assiste Cancellieri in area di rigore che stoppa e supera l’incolpevole Svilar.
Nella prima mezzora si vede solo l’Empoli che crea e sciupa tutto: soprattutto con Destro che avrebbe addirittura tre palle-gol per segnare il raddoppio. Poi Cancellieri si fa murare da Svilar e al primo dei tre minuti di recupero per la squadra di Nicola, che nell’ultimo quarto d’ora aveva arretrato troppo il proprio baricentro, arriva anche la beffa: con Angelino che mette dentro un pallone delizioso quanto invitate per la deviazione vincente di Aouar.
Intervallo e tutti nel tunnel che conduce agli spogliatoi. Dal tunnel pochissimi minuti dopo spuntano fuori Niang e Walukiewicz, che si riversano in campo per un riscaldamento bello sostanzioso. Una decina di minuti più tardi dallo stesso tunnel rifanno il loro ingresso in campo i ventidue protagonisti, pardon venti perché Gyasi, ammonito e a rischio espulsione, e Destro, tra l’altro con una vistosa ferita al naso per effetto di uno scontro di gioco, restano negli spogliatoi. Primo doppio cambio dunque per Nicola, che sposta Bereszynski a quinto.
Ma è il portiere dell’Empoli Caprile subito impegnato, in una non semplice deviazione in angolo su una pericolosa deviazione del compagno Maleh. Poi un’altra colossale palla gol per l’Empoli con Niang che spreca da solo davanti a Svilar, mentre poco dopo Zalewski colpisce il palo esterno, e Marin invece una clamorosa traversa. Anche Cancellieri ha due belle chanches per siglare la doppietta personale, entrambe gettate alle ortiche, con due interventi di Svilar neanche troppo impegnativi. La traccia della partita è in pratica la stessa della prima frazione di gioco: Empoli con evidenti limiti tecnici ed incapace di segnare, Roma che controlla e quando può prova ad affondare. Nicola, tenta il tutto per tutto in un 4-2-4 piuttosto offensivo: Caputo e Cambiaghi al posto di Bereszynski e Maleh, che completano un reparto d’attacco che vede ancora Cancellieri in campo insieme a Niang. Da Frosinone intanto rimbalza il vantaggio dell’Udinese sui ciociari, ed in vantaggio ci andrebbero anche i giallorossi ad Empoli: fortuna per gli azzurri che El Shaarawy sia riuscito a segnare ma partendo da una posizione di fuorigioco. Cancellieri spreca ancora un occasione a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari, ma dentro al terzo dei cinque di recupero l’ex Hellas Verona e Lazio cosnegna a Niang la palla della salvezza con il francese che fa esplodere di gioia il Castellani. L’Empoli è salvo, inizia la festa con invasione, cori, abbracci e fuochi d’artificio.
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Mbaye Niang per il gol che consegna all’Empoli la salvezza (Credit Ph EFC 1920)
Allo stadio “Provinciale” Trapani e Follonica Gavorrano, hanno giocato la gara di andata della finale di Coppa Italia Serie D. I maremmani si sono imposti in trasferta per 1-0 grazie alla rete al 47′ di Regoli. Per l’assegnazione del trofeo resta comunque decisiva la finale di ritorno in programma in Toscana.
La Cremonese si impone per 4-1 sul Catanzaro e vola in finale playoff di Serie B. Le reti dei grigiorossi sono state segnate da Vázquez, Buonaiuto, Coda e Sernicola. Inutile il gol finale di Antonini per i calabresi.
I lombardi accedono quindi alla doppia finale con in palio la serie A contro il Venezia.
Alla vigilia dell’ultima decisiva partita di campionato dell’Empoli contro la Roma ha parlato il tecnico azzurro Davide Nicola. Prima delle domande dei giornalisti presenti in sala, per noi la voce azzurra Gabriele Guastella, il tecnico ha letto un messaggio dallo “spogliatoio”.
E’ il Venezia la prima finalista dei playoff di Serie B. Al Penzo i lagunari regolano 2-1 il Palermo, bissando la vittoria 0-1 dell’andata.
Pochi minuti dopo il via il Venezia passa: sventola di Tessmann all’incrocio dei pali. Al 43′ imbucata di Lella che coglie scoperta la retroguardia rosanero e trova Zampano, il cui assist è sfruttato a dovere da Candela, che firma il 2-0.
Nella ripresa il Palermo accorcia le distanze all’86’ grazie a uno sfortunato autogol di Svoboda, ma ormai è tardi per riaprire il discorso qualificazione. Finisce 2-1. Il Venezia vola in finale, il Palermo si ferma qui.
“50 Special” compie 25 anni! Per festeggiare l’anniversario dell’uscita del singolo d’esordio dei Lùnapop e di Cesare Cremonini, tutte le principali radio italiane e Radio Bruno suoneranno il brano tra le 10 e le 12 di lunedì 27 maggio.
“Lunedì 27 maggio 2024, in occasione del 25º anniversario dell’uscita di “50 Special”, tutti i principali network e le radio italiane vi daranno il buongiorno passando la canzone che coincide con il mio esordio, ma che in realtà appartiene a tutti e unisce più generazioni intorno alla musica da quel giovedì 27 maggio 1999 che non possiamo scordare, perché ci riporta a un’estate tra le più felici della nostra vita”, ha scritto Cesare Cremonini su Instagram per promuovere l’evento.
Ha poi continuato: “A tutte loro va il mio grazie (alle radio – ndr). Sarà una settimana di feste che comprenderà articoli di scrittori, giornalisti e musicisti… amici che erano con le orecchie aperte e la radio accesa in quel giorno così speciale per la mia storia e che hanno supportato quella canzone che, rifiutata da tutta la discografia italiana del tempo, uscì come brano indipendente, portato al successo dal pubblico. Ma non era un caso che parlasse di libertà, giovinezza, indipendenza. Buon compleanno 50 Special!”.
Il cantautore bolognese ha poi concluso: “Ho sempre pensato che il segreto della canzone si nascondesse nelle prime quattro parole. Nell’assenza dell’articolo a introdurle. “Vespe truccate/anni sessanta”. Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto, in volo fin dalla prima battuta, come accendere la telecamera in una scena già in movimento, una porta che si apre sulla pista piena di una festa. Per questo il pubblico ai concerti non la canta, la grida, facendo rimbalzare in bocca quelle parole che hanno il profumo del rock’n’roll della fine degli anni 50, la musica da cui proviene tutto. Jerry Lee Lewis era il mio idolo da ragazzino e “Great Balls of fire” è stata la prima canzone che ho adorato. La Vespa del video ovviamente è quella della canzone”.
A meno di due mesi dai concerti per i festeggiare i 30 anni di carriera, Andrea Bocelli annuncia nuovi grandi ospiti! Brian May dei Queen, Elisa ed Eros Ramazzotti si aggiungono al cast stellare che affiancherà il tenore il 15, 17 e 19 luglio al Teatro del Silenzio in Toscana. Insieme a loro anche Jannik Sinner per un momento speciale.
Il cast delle star internazionali ospiti di Andrea Bocelli continua a crescere, già ad aprile il tenore aveva annunciato artisti del calibro di Ed Sheeran, Giorgia, Russell Crowe, i figli Virginia e Matteo Bocelli, Laura Pausini, Jose Carreras, Placido Domingo, Tiziano Ferro, Zucchero Fornaciari e tanti altri.
“Fin da bambino ho imparato a sognare il mio futuro nel silenzio incantato di queste colline. Poi la vita ha realizzato quel sogno. Oggi, 30 anni dopo, posso solo immaginare di celebrare la mia carriera e la mia vita, la sua forza e la sua meravigliosa bellezza qui al Teatro del Silenzio, circondato da artisti e amici così meravigliosi. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aiutato i miei sogni d’infanzia a diventare realtà con un concerto indimenticabile”, aveva scritto l’artista sui social per presentare i concerti-evento.
“Andrea Bocelli 30 – The celebration” diventerà un film-concerto che sarà diretto da Sam Wrench e arriverà nelle sale di tutto il mondo. I concerti si preannunciano ricchissimi di emozioni per un artista amato in tutto il mondo, che vanta quasi 90 milioni di dischi venduti.