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Una giornata di salvataggi per il Pettirosso di Modena

Il primo caldo della stagione aveva fatto schiudere le uova dei piccoli anatroccoli, ma il loro nido era in mezzo alla separazione della tangenziale Nord di Modena. “Non appena nati – spiega Pietro Milani, Presidente del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena – la mamma anatra si è preoccupata di portarli in un corso d’acqua ma quella che le sembrava una bellissima zona si è trasformata in una trappola mortale: la mamma è morta investita e i piccoli le sono andati sopra nell’attesa e nella speranza che si muovesse, cosa che non è accaduta. Così gli anatroccoli si sono buttati in mezzo alla strada. Numerose le segnalazioni giunte al Pettirosso: i volontari si sono recati sul posto, coadiuvati dagli Agenti della Polizia Locale che hanno gestito il traffico, per recuperare i piccoli superstiti che una volta arrivati al Pettirosso sono stati affidati alle cure di una madre adottiva“.

Nella stessa giornata si è presentata un’altra emergenza, questa volta in montagna: la chiamata al centro è arrivata dai Vigili del Fuoco per un daino imprigionato in un bosco in una rete da rotoballe. L’animale, sedato col fucile narcotizzante, è stato infine liberato e, dopo essersi risvegliato, ha ripreso la strada di casa. Poco dopo un’altra chiamata ha portato i volontari del Pettirosso a Frassinoro dove un capriolo era stato investito.

Alla fine della giornata – conclude Milani –, il Pettirosso aveva ben 6 volontari impegnati in interventi sparsi per la provincia di Modena per recuperi d’emergenza. Gente, che uscita dal lavoro, corre, contribuendo nel proprio tempo libero a rendere migliore questo mondo, come fanno quotidianamente le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco che spesso ritroviamo al nostro fianco e di cui siamo orgogliosi“.

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