Home Magazine Giorni di vinile 12 giugno 1987, esce in Italia il film di Prince “Purple Rain”

12 giugno 1987, esce in Italia il film di Prince “Purple Rain”

In effetti il film negli Stati Uniti è uscito nel 1984, mentre in Italia è approdato tre anni dopo, nel 1987, per l’appunto, un anno che per Prince, si è rivelato davvero straordinario.

Il film diretto da Albert Magnoli che lo ha scritto insieme a William Blinn, ha come protagonista lo stesse Prince  che impersona “The Kid” “un giovane cantante di colore che si esibisce in un night club in competizione con altre due band. Ad affiancarlo la sua band “The Revolution”. A fare da contraltare alla sua vita da artista, quella più privata, quella familiare e dal litigioso e violento rapporto dei suoi genitori.

Altra protagonista della pellicola la cantante Apollonia con qui “The Kid” intreccia una relazione. A complicare le cose il fatto che la giovane artista gli confessa di volersi esibire con un gruppo funk rivale, capeggiato da Morris, il quale ostenta in maniera sprezzante e provocatoria la propria volontà di distruggere Kid nel successo e nell’amore. In un passaggio tanto delicato nella vita del protagonista del film, a determinare l’evento che cambierà le cose, il tentato suicidio del padre a seguito di un’ennesima lite con la moglie. Questo permette a The Kid di considerare una cosa che in un altro momento non sarebbe stato possibile accettare, un un pezzo scritto dalle ragazze della sua band, che porterà alla composizione della mitica Purple Rain, restituendogli successo, stima e amore

https://www.youtube.com/watch?v=TvnYmWpD_T8

La pellicola è stata interamente girata a Minneapolis, la città di Prince e la straordinaria colonna sonora firmata dallo stesso Prince e dalla sua The Revolution band gli ha permesso di ricevere nel 1985 il Premio Oscar. Grande il successo anche di pubblico: il film incassò all’uscita negli Stati Uniti circa 68 milioni e mezzo di dollari. Nel 1990 è uscito il sequel “Graffiti Bridge”

In Italia, come sottolineato in apertura è uscito nel 1987, un anno pieno di successi per il ‘Folletto di Minneapolis’ e anche cinematograficamente parlando perché è l’anno in cui esce il film “Sign o’ the times”, riproposto poi nelle sale il 21 e il 22 novembre 2017 ad un anno dalla sua morte, versione restaurata digitalmente

La pellicola è il sunto di tutta la sua carriera, della sua creatività, dei suoi colori e delle sue ombre ed è caratterizzata da una carica vitale inconfondibile, forza d’impatto e carisma. Accanto a lui in questa occasione, tre anni dopo ‘Purple Rain’, una band nuovissima. Prince esce da questa produzione cinematografica ampiamente soddisfatto visto che è stato riconosciuto come uno dei più grandi musicisti e compositori di tutti i tempi. Il film infatti lo ha impegnato fortemente  sia sotto l’aspetto della scrittura dei testi che in quello delle performance.

Ma il film arriva dopo l’album omonimo, che a sua volta Prince ha prodotto a seguito dio un periodo fortemente prolifico. Mentre ‘Purple Rain’ uscì nel 1984, nel 1985 è la volta del suo album più colorato, così è stato definito “Around the world in a day”, mentre nel 1986 ha concluso la trilogia dei Revolution con “Parade”

E non è finita qui perché, tornando al fortunatissimo 1987, è l’anno in cui l’artista ha deciso di venire a suonare per la prima volta in Italia. E’ accaduto il 7,8,9 giugno al Palatrussardi di Milano. Il tour di “Sign o’ the times”, come leggo, aveva un dresscode preciso: “Vestitevi tutti color pesca o nero!”. Detto,Fatto! Il pubblico non se lo fece ripetere una seconda volta!

Patrizia Santini