“Grande commozione – si legge in un comunicato stampa di Antropozoa – per la notizia della morte di Muffin, il meticcio di barboncino dell’associazione Antropozoa impegnato negli interventi assistiti con gli animali – (IAA o pet therapy). Da tempo “lavorava” nei reparti del Meyer di Firenze, donando sorrisi e benessere ai piccoli ricoverati.
Muffin era più di un semplice cane: con il suo carattere affabile, il morbido pelo che invitava alle coccole e un’innata empatia, era un operatore a tutti gli effetti, impegnato a portare conforto e gioia in contesti spesso difficili.
Ha lavorato molto – continua la nota – con i bambini ricoverati in ospedale, offrendo momenti di leggerezza e serenità. Nei corridoi, vicino ai letti o negli ambulatori, ovunque ci fosse bisogno di un sorriso, non si tirava mai indietro. Ma il suo contributo andava oltre: al centro socioterapeutico di Antropozoa nel Valdarno, ha accolto centinaia di bambini e le loro famiglie, diventando per loro una presenza insostituibile.
La mole di messaggi che in queste ore stanno raggiungendo Antropozoa e i suoi operatori umani, dimostra ancora una volta come la scomparsa di un animale che ha un “compito” sociale, va oltre la relazione diretta: il suo lavoro e la sua capacità di creare connessioni che superano barriere come malattia, paura e solitudine, coinvolgono non solo chi vive e lavora con questi preziosi animali, non solo chi li ha conosciuti da vicino come medici, infermieri, pazienti e loro familiari, ma anche chi ne ha seguito le “gesta”, ne ha sentito parlare, li ha visti in fotografia o semplicemente sa quanto bene questi cani hanno portato con la loro vita e la loro fedeltà“.
“Quando un animale che ha un compito importante come Muffin viene a mancare – spiega la psicologa ed esperta internazionale di IAA Francesca Mugnai (che è anche presidente di Antropozoa) -, il dolore supera i confini personali per toccare chiunque abbia beneficiato, anche solo indirettamente, della sua presenza. È un lutto collettivo che invita a riflettere sull’importanza degli animali nella nostra società, non solo come compagni, ma come esseri capaci di svolgere ruoli pubblici e sociali di straordinaria rilevanza”.