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Anziani nel mirino di malviventi con la truffa del falso avvocato e del falso maresciallo dei Carabinieri

Ancora in azione nel Reggiano i malviventi che, utilizzando la truffa del falso avvocato e del falso maresciallo, riescono a raggirare e derubare persone anziane. “Sono l’avvocato di sua figlia che è rimasta coinvolta in un incidente stradale per cui servono i soldi per pagare la multa, la macchina non era assicurata”.

È con questa espressione che il malvivente si è rivolto alla propria vittima, poi, per essere più convincente, il falso avvocato ha passato il telefono al complice che, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri, ha confermato la circostanza. Poco dopo alla porta dell’abitazione dell’anziana si è presentato uno dei due malviventi fingendosi l’assistente dell’avvocato, chiedendo e ottenendo soldi, 2300 euro in contanti, e monili in oro dall’anziana. E’ questo l’ultimo colpo, in ordine di tempo, messo a segno nel pomeriggio di ieri, giovedì 17 febbraio, a Cavriago, ai danni di una 70enne reggiana. Solo successivamente l’anziana vittima si è resa conto di essere stata raggirata e ha dato l’allarme ai Carabinieri di Cavriago.

I Militari del Comando Provinciale di Reggio Emilia rinnovano l’invito, rivolto a tutti gli anziani, a diffidare degli estranei, rilanciando la campagna denominata “Non aprite quella porta”, con consigli utili ad evitare di cadere in simili trappole. Ecco le raccomandazioni dei Carabinieri riportate in un comunicato stampa:
non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
non mandare i bambini ad aprire la porta;
prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto, aprire con la catenella attaccata;
in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta”. (fotografia di repertorio)

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