Sembra sempre una ragazzina col suo viso armonioso e i grandi occhi che sorridono, eppure l’artista australiana oggi, 4 febbraio, compie 56 anni.
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Dalle nostre parti, intendo in Italia, la ricordiamo particolarmente per un successo, quel “Torn” dal riff accattivante e facile da memorizzare
Un brano che tra l’altro non può considerarsi suo, bensì una cover. Fu quello comunque ad aprirle le porte delle major quando propose la sua versione per un provino. Andò tanto bene da essere messa subito sotto contratto e il rifacimento dell’originale (firmato da Scott Cutler, Anne Preven e Phil Thornalley nel 1993) fu inserito nel suo primo album “Left of the Middle” di cui rimase il brano di punta. Un debutto che le valse ben 4 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Ma la Imbruglia viveva già l’atmosfera dello spettacolo da molti anni prima, tanto che sin da giovanissima percorse parallelamente, a volte alternandole, la strada attoriale del cinema e della tv e quella della musica.
A conferma di ciò nel 2010 decise di silenziare, come si direbbe oggi, la sua carriera musicale, renderla dormiente, per dedicarsi a quella di attrice. La pausa durò relativamente poco, perché a distanza di 5 anni, anziché i canonici 4, pubblicò un nuovo album, quello che ad ora risulta essere l’ultimo “Male, album con caratteristiche specifiche. Infatti raccoglie tutti brani interpretati da uomini e che lei ha rivisitato. Il titolo è ovviamente rivelatore, “Male” cioè ‘maschio, maschile’. Uno degli estratti da questo album è “Instant Crash” dei Daft Punk.
Tornando a raccogliere i sassolini della sua storia, da piccolissima ha scoperto la passione per la danza, jazz, tip tap e balletto e ad appena 16 anni ha lasciato la scuola per trasferirsi a Sidney e cercare di sfondare nel mondo dello spettacolo. Non ha dovuto attendere molto per i primi passi, a partire da un noto spot tv per poi approdare, l’anno seguente, quindi a 17 anni, in una soap opera tra le più note “Neighbours”. Le riuscì talmente bene che il suo personaggio, inizialmente pensato per poche settimane, divenne poi uno dei più rilevanti tanti che fu Natalie a interrompere l’impegno televisivo dopo due anni. Sembra che in quell’occasione abbia detto: “Sono grata a quanti mi hanno consentito di fare l’attrice. Ho conosciuto tanta gente, ho potuto guadagnare molto e comprarmi i vestiti alla moda. Ma presto quel tipo di fama ha perduto il suo fascino. Due anni di quella vita e non mi riconoscevo più, ero diventata acida”
E’ allora che si imbarca su un volo per Londra, megalopoli da cui “spicca il volo” la sua carriera come interprete musicale.
Il primo album, come accennavo all’inizio, risale al 1997 “Left of the Middle” che includeva, appunto, “Torn”
4 anni dopo, nel 2001 arriva il secondo album “White Lilies Island” che ebbe una risonanza senza grandi picchi. Tra gli estratti “Wrong Impression”
Le è andata meglio col terzo album che ha pubblicato, con la solita cadenza di 4 anni in 4 anni, nel 2005, “Counting Down the Days”. Due i singoli estratti, ma il vero traino dell’album fu “Shiver”
Per non tradire la cadenza di produzione musicale, è nel 2009 che esce il 4 album “Come to Life” che porta con sé una grossa novità. Il disco lo produrrà lei stessa con l’etichetta da lei fondata dopo aver lasciato la major Sony. Molti dei pezzi inclusi nell’album sono firmati dal Chris Martin, il leader dei Coldplay. Ad arrivare in Italia ottenendo un gran successo fu il singolo “Want”
In conclusione si può dire abbia avuto sino ad ora un percorso professionale ben variegato, anche se di successi altalenanti. Nonostante questo, come spesso è capitato e capiterà ancora, centrando il successo internazionale anche solo con uno o due pezzi, si resta nella memoria del pubblico per sempre ed è sempre un piacere riascoltarli.
E’ stata sposata con il cantante dei Silverchair, Daniel Johns, dal 2003 al 2007. Nel 2019 è diventata mamma di un bel bimbo grazie alla fecondazione artificiale.
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Negli anni l’artista ha anche confessato periodi di forte depressione causati dal successo planetario che l’aveva travolta all’improvviso.
Patrizia Santini
