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Buon Compleanno Vinicio Capossela

A me piace lavorare sulle cose, mi piace prendere una materia e cercare di andarci a fondo anche con linguaggi diversi” Capossela

Di anni, il poliedrico artista (residente a Scandiano, comune di Reggio Emilia, ma nato ad Hannover in Germania da genitori originari dell’Irpinia), ne compie oggi, 14 dicembre, 59 di anni e di cose da dire e raccontare ancora tante.

Una carriera iniziata nel ’90 con il disco “All’una e trentacinque circa” che lo premia già da subito con la Targa Tenco

La Targa Tenco, un premio che gli è stato poi attribuito più volte. In senso cronologico, l’ultima appena un mese fa, il 17 novembre a Sanremo, nella categoria “Miglior disco in assoluto” per il suo ultimo, undicesimo album, “Ballate per uomini e bestie”

Infatti in questo 2019 ha pubblicato il suo 11esimo album. Il primo risale al 1998, intitolato “Liveinvolvo

Vinicio Capossela, cantautore, poeta, scrittore, intrattenitore, artista insomma a tutto tondo, negli anni ha davvero attraversato tante modalità e tanti registri. Oltre alla musica ha firmato anche 4 libri, “Non si muore tutte le mattine”, “In clandestinità”, “Il saggiatore”, “Il paese dei coppoloni” candidato al Premio Strega.

Il testo di “In clandestinità” scritto con l’amico-poeta Vincenzo Costantino “Cinaski” uscito nel 2009 si è trasformato in un reading. Come sempre suggestivo, ambientato su un ring

Prima però di tornare sulla sua nuova produzione e su una pubblicazione speciale, torno ad una mia intervista a Capossela in cui si è raccontato e ci ha descritto la sua forma d’arte

Quanto incide oggi nel panorama italiano della musica essere un artista completo come lo sei tu       Detta solo confusione, di solito le cose semplici sono le più chiare, sono quelle che arrivano meglio, la complessità e l’abbondanza, richiedono più attenzione. L’abbondanza è anche una ricchezza, ma poi bisogna avere la disponibilità a farsela, quella ‘mangiata’. I miei sono prodotti in realtà abbondanti, nel senso che ci sono veramente tante cose. A me piace lavorare sulle cose, mi piace prendere una materia e cercare di andarci a fondo anche con linguaggi diversi che possono essere la scrittura oppure il racconto orale, perché moltissima di questa materia viene dall’oralità. Bisogna conquistarsi la fiducia del pubblico in modo che siano disposti a seguirti anche in territori non consueti. E’ questo che ho cercato di fare in tutti questi anni. Che sia una ricetta che funzioni non so dirlo, non è certo una ricetta universale, ogni artista ha una sua peculiarità. Per esempio ad un nostro Sponz Festival (di cui Capossela è direttore artistico, n.d.r.) è stato nostro ospite Gianni Morandi ed è stata una sorpresa meravigliosa, anche la sua dimensione di uomo che coincide con quella dell’artista “Io sono cresciuto in un’epoca – mi spiegava – in cui il rapporto col pubblico era così” e io sono rimasto colpito dalla sua enorme disponibilità verso la gente in generale e anche dalla popolarità delle sue canzoni tanto che mi sono chiesto: ‘..ma la musica popolare è quella che cerco di fare io che mi avvalgo di esperti come ad esempio anche di Giovanna Marini, una specie di totem della ricerca fatta nel campo della musica popolare o è la musica che han fatto artisti come Gianni Morandi le cui canzoni sono conosciute ovunque?’.

Dico che ogni artista ha un suo modo, non c’è una ricetta che vada bene per tutti ed è molto pericoloso cercare di fare in modo che il prodotto vada bene a tutti. Il rischio è quello di fare cose in serie, che non si distinguono nemmeno una dall’altra. Le strade richiedono tempo e dedizione

Anche la tua ricerca di compagni di viaggio, ho notato, è sempre una ricerca, mi sembra che sia sempre il prodotto          “Ah sì, certo. E’ molto importante cogliere dei segnali. Quando ci si mette a cercare una cosa, ci si mette in cammino, allora si fa caso ai segnali che arrivano e allora si cercano le collaborazioni adatte a quel progetto. Ad esempio in “Canzoni della cupa” ci sono collaborazioni molto belle, che mi hanno rivelato artisti straordinari. Per esempio Antonio Infantino oppure la grande Giovanna Marini, ma anche musicisti giovani che però si confrontano con strumenti che hanno tutta una loro storia di tradizione come per esempio Francesco Loccisano e la chitarra battente, oppure Flaco Jimenez, i Calexico, e altri ancora. Sono collaborazioni che non si cercano sulla carta per il nome, ma per una concreta affinità al progetto. Vinicius de Moraes, il grande poeta brasiliano, diceva una frase che mi è sempre rimasta scolpita nella mente “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”. L’incontro è effettivamente un’arte, nel senso che non c’è niente di preconfezionato, un incontro è una possibilità e coglierla sta nella nostra capacità

Anche tutto il tuo trascorso è bellissimo, è come un’onda armonica che unisce tanti tratti, tanti percorsi e soprattutto tante arti. Come reagiscono le persone a tanti aspetti che tu stimoli?        “Come dicevo prima è più semplice occuparsi di un solo aspetto, ma le cose non sono mai una cosa sola, c’è sempre il rovescio della medaglia, un altro aspetto, la dualità è proprio l’essenza del cosmo, della vita e dunque spesso ci confrontiamo con qualcosa e il suo opposto, la luce col buio, il silenzio col suono, la vita con la morte,..”

E arriviamo al suo ultimo lavoro “Ballata per uomini e bestie”, dove a questo proposito si può leggere un’ennesima dualità. Lo stesso Vinicio lo ha definito “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”

A sostegno e promozione di questo album, l’artista ha promosso un tour che si concluderà a breve, mancano infatti appena tre date:

il 15 dicembre a Venezia, il 27 e il 28 a Taneto di Gattatico in provincia di Reggio Emilia.

E ciliegina sulla torta LA Warner Music Italy ha deciso di pubblicare per la prima volta su vinile, in versione rimasterizzata i tre album cosiddetti ‘storici’ nella produzione di Capossela ovvero “Il ballo di San Vito” del 1996, “Canzoni a manovella” del 2000 e “Ovunque proteggi” del 2006.

In questo modo tutta la discografia di Vinicio, sino al suo 11esimo album, sarà disponibile su vinile. Un bel colpo, non c’è che dire, per gli appassionati, una vera leccornìa.

Patrizia Santini

https://www.youtube.com/watch?v=8yPxQnzjr-U

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