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Covid 19, Fase 2: riaprono spiagge, piscine e palestre, e le discoteche? In ginocchio il settore

Mentre in Emilia Romagna l’apertura delle spiagge è stata anticipata a domani, sabato 23 maggio, anziché a lunedì prossimo 25, le discoteche o comunque ogni tipo di locale da ballo è in ginocchio. Ancora nessuna previsione sulle loro aperture. A parlarci della drammatica situazione in cui versa il settore, il presidente regionale Silb-Confcommercio l’Associazione Italiana imprese di intrattenimento, Gianni Indino

Noi siamo stati i primi a chiudere il 23 febbraio e saremo gli ultimi a riaprire, se riapriremo. Io ho già incontrato l’assessore regionale Andrea Corsini che ha anche la delega al Turismo, al quale ho fatto presente la grave situazione nella quale versa la nostra categoria. Sono 280 i locali presenti sul territorio Emiliano Romagnolo, di questi naturalmente nessuno lavora, migliaia di persone che ci lavora e che ancora non ha trovato ristoro di natura economica di nessun tipo.  La cassa integrazione tarda ad arrivare, per cui abbiamo veramente una situazione drammatica. Se poi ci mettiamo tutte le spese che naturalmente sono rimaste sulle nostre spalle, senza avere la possibilità in alcun modo di poterle, come dire, diluire, allungare, procrastinare, perché non esistono le condizioni in questo momento per soddisfare i pagamenti. Per cui le spese ci sono tutte, ma ci mancano gli incassi.. e non facendo cassa, non riusciamo a far fronte agli impegni che in qualche modo dobbiamo rispettare. Abbiamo chiesto al Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il quale si è fatto carico della questione, di un ristoro a fondo perduto per la nostra categoria. Siamo veramente alla frutta. Io dico ‘Dateci da bere oggi che abbiamo sete, per Fateci vivere oggi affinché si possa arrivare alla riapertura,  semmai ci arriveremo, vivi”

L’Emilia Romagna, tra l’altro, correggimi se sbaglio, è una Regione che ha fatto delle discoteche, dei locali da ballo, una vera eccellenza, un richiamo da tutto il mondo

E’ proprio come dici tu. Poi c’è anche da dire che questa amministrazione regionale ha messo, non dico al primo posto, l’elemento divertimento e intrattenimento della notte, però, sicuramente, ha riconosciuto un valore al nostro mondo, che arricchisce di fatto l’offerta turistica di un territorio. Per cui anche noi abbiamo il nostro peso specifico”

Il fatto è che, per le dinamiche con cui si diffonde generalmente il Covid 19 e l’assembramento è una delle cause principe, è proprio per questo, immagino, ipotizzare delle soluzioni alternative, modalità diverse con cui poter fruire di questo tipo di intrattenimento

C’è da dire che con il distanziamento sociale e la situazione che è in essere, facciamo fatica e nessuno ne parla, non c’è una presa di coscienza da parte del Governo dove dice ‘ci sono e sono gli ultimi, dobbiamo tenere conto anche degli ultimi in questo mondo, invece questo non avviene.  Noi si stiamo pensando a soluzioni alternative. Per esempio so di locali all’aperto che stanno pensando a ‘cene spettacolo’, si rimarrà seduti ai tavoli mentre verranno proposti spettacoli di musica dal vivo, con dj, etc.. Questo permetterà di passare una serata in allegria nel rispetto delle norme di sicurezza”

Secondo me c’è anche il pericolo di trasfigurare, di snaturare il profilo della vita notturna, del ballo, della musica. Come cambiare connotati, carta d’identità

No di fatto non le perdiamo, non si perderanno queste caratteristiche, cambieranno, muteranno. Oltre al fatto che tutto questo potrebbe innescare un mercato clandestino parallelo, quello di feste illegali in ville isolate o cascinali di campagna, si parla in questo caso di serate abusive. E poi tutto il mondo della notte, gli artisti, i cantanti i concerti, gli attrezzisti,.. questa gente qui è dimenticata. Non ci potranno essere più i concerti, o almeno non in tempi brevi,.. io sto provando nel mio piccolo ad incentivare la modalità della serata di musica d’ascolto anche per far suonare queste orchestre, questi gruppi, questi ragazzi, questi artisti, perché di questo si tratta perché non hanno uno sbocco lavorativo e vivono in condizione di grande pecarietà

Come dicevi della situazione del vostro settore si parla pochissimo. Come pensate di far sentire perciò anche la vostra voce?

Aspettiamo di leggere il nuovo DPCM da parte del Governo che dovrebbe arrivare con le riaperture del 3 giugno  e vediamo se siamo stati considerati

Noi abbiamo, come sindacato Nazionale, iniziative alle quali partecipo anch’io. Quindi, come dicevo, aspettiamo il 3 giugno  dopodiché è già all’ordine del giorno di un consiglio direttivo nazionale del Sindacato Italiano Locali da Ballo, una protesta davanti al Parlamento.  Con un sit in di centinaia di persone che dovrebbe manifestare e rimanere sul pezzo fino a quando non saremo ricevuti e non avremmo avuto risposte. Quella è la nostra intenzione ed è una manifestazione sicuramente pacifica all’insegna del distanziamento sociale.

Noi solleciteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione affinché le risposte vengano date e perché un intero comparto non sparisca dalla circolazione. Se queste imprese chiudono, chiudono tutte, non se ne salva una. Neanche una”

Patrizia Santini

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