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Draghi: “Per contrastare gli aumenti, stanziati 14 miliardi di euro. Bonus di 200 euro per redditi fino a 35mila euro”

È stato approvato ieri, lunedì 2 maggio, dal Consiglio dei Ministri il decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese che devono fare i conti con le conseguenze della guerra in Ucraina.
Il Governo ha previsto lo stanziamento di 14 miliardi di euro, senza scostamento di bilancio.
Con il decreto aiuti, a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con un reddito fino a 35 mila euro arriverà, tra giugno-luglio, un contributo una tantum da 200 euro.
Il pacchetto sarà finanziato portando al 25% la tassa sugli extraprofitti delle grandi aziende energetiche.

Come si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo ha “approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”.
Oltre alla conferma del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti, che durerà fino all’8 luglio e che si estende anche al metano, arriva poi uno sconto per gli abbonamenti ai trasporti, rivolto in particolare a studenti e lavoratori.
Per le famiglie diventa retroattivo il bonus sociale per le bollette: eventuali pagamenti di somme eccedenti sarà automaticamente compensato in bolletta una volta presentato l’Isee e arrivano anche aiuti per gli affitti (100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione).

Per le imprese ci sarà un’estensione del credito di imposta per le energivore ed arriva anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto alle aziende con forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia). Avranno una corsia rapida, grazie a una serie di semplificazioni, quelle che effettueranno investimenti oltre i 50 milioni di euro in produzioni strategiche. Il Governo interviene anche per far fronte alle difficoltà delle imprese che hanno preso appalti pubblici e che si trovano ad affrontare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici: vengono stanziati tre miliardi per il 2022.

Arriva inoltre un fondo da 600 milioni di euro per le grandi città a sostegno degli obiettivi del Pnrr. (fotografia dalla pagina Facebook Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri)

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