Home Magazine Firenze, concorso canoro tra gli anziani delle Rsa

Firenze, concorso canoro tra gli anziani delle Rsa

Gli anziani di quattro Rsa compongono canzoni per parlare della loro vita o, semplicemente, per allietare le loro giornate e superare momenti difficili e di fragilità. Cercano le parole, trovano rime, intonano motivetti, suonano gli strumenti musicali, coordinati nel lavoro da animatori, educatori, musicisti e musicoterapisti che operano in queste strutture. Non solo.

E’ previsto anche un concorso canoro in virtù del quale, come se fosse una specie di Festival di Sanremo delle residenze sanitarie per anziani, ci sarà in estate la proclamazione delle canzoni che sono risultate più gradite. È il progetto “Pensieri e Memorie in Canto”, ideato dall’animatore e musicista Nicola Corti all’interno dell’Rsa San Giuseppe del Consorzio Zenit, che dal 1981 opera a Firenze al servizio delle persone più vulnerabili, promuovendo numerosi progetti per la socializzazione come questo. Il festival si sta svolgendo nelle Rsa fiorentine San Giuseppe, Gignoro, Paolo VI e Delfino, oltre che al Centro di salute mentale del Quartiere 2 e all’RSP Madre Fernanda.
I testi composti dagli anziani sono perlopiù simpatici, ma a volte anche dolorosi.
Il progetto si è sviluppato a partire da iniziative di musicoterapia per pazienti psichiatrici nel quale si cantavano canzoni famose. “Da subito però fu evidente – ha spiegato Nicola Corti, musicoterapista coordinatore dei gruppi – che potevamo andare oltre, così insieme a Paolo Pizziolo decidemmo di provare a far comporre le canzoni direttamente ai pazienti, e abbiamo realizzato che in questo modo erano molto più coinvolti e interessati, riuscivano a trasmettere le loro emozioni più profonde trasformandole in canzoni molto poetiche“.

Nel comporre queste canzoni gli ospiti delle nostre Rsa sperimentano nuove modalità di stare insieme formando una nuova famiglia con gli operatori, i volontari, i musicoterapeuti e gli altri ospiti – ha detto Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit – Con le loro parole e le loro musiche gli anziani ci mandano un messaggio molto importante, quello secondo cui la fragilità non ci deve spaventare, ma deve essere accolta come parte delle nostre vite, l’importante è riuscire a saperla vivere nel modo più giusto, con l’intento di gestire e arginare il dolore attraverso la sensibilità della comunità che sta attorno alle persone più vulnerabili”.
Ad accompagnare le canzoni c’è spesso il coro “Liete dissonanze” (progetto più che ventennale in seno al Centro di salute mentale del quartiere 2) composto da: Nicola Corti, musicoterapista, chitarrista e cantante; Paolo Pizziolo, musicoterapista, bassista e cantante; Alessandro Garsia, educatore e chitarrista; Martina Rodolfi e Annalisa Fubiani, infermiera, coordinatrice e cantante.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here